Un altro avvistamento di un delfino è avvenuto nelle acque del Mar Tirreno, stavolta con un epilogo tragico. A farne le spese è stato un esemplare della specie tursiope, il quale si è spiaggiato già morto lungo il tratto del bagno ‘Misericordia’ a Torre di Lago, nel primo pomeriggio di domenica 4 giugno. La carcassa presentava già segni di un avanzato stato di decomposizione, segno che il decesso dell’animale è avvenuto già da alcuni giorni, ed all’interno della sua bocca sono stati trovati dei pezzi di una rete da pesca, che con tutta probabilità devono aver contribuito a portare il delfino verso la fine.
Il mammifero era un maschio dalla considerevole lunghezza di 2 metri e 70 centimetri e la Capitaneria di Porto di Viareggio è subito accorsa sul posto assieme al personale del centro ‘Cetus’, che ha provveduto a rimuovere non senza alcune difficoltà il corpo. I titolari dello stabilimento balneare hanno offerto massima collaborazione, mettendo a disposizione per la raccolta del cadavere del povero delfino un trattore di loro proprietà.
Già nel 2017 in altre ben 15 circostanze dei delfini tursiopi si erano spiaggiati lungo le coste della Toscana, in larga parte a causa di una epidemia di morbillo, come stabilito dai relativi esami autoptici portati avanti dall’Istituto Zooprofilattico. Non si esclude che la malattia possa essere risultata letale anche questa volta, con l’ingestione della rete ad aggravare ulteriormente la situazione del cetaceo. E pensare che un delfino era stata l’attrazione principale di un party studentesco in Irlanda pochi giorni fa, con i giovani scalmanati coinvolti nella vicenda che hanno attuato qualcosa di decisamente terribile.