L’incredibile viaggio per la sopravvivenza di quindici nandù di Darwin che dall’Argentina hanno raggiunto il Cile.

Dall’Argentina al Cile in un viaggio senza precedenti. Questo l’incredibile spostamento di quindici esemplari di nandù, specie prossima all’estinzione. Il viaggio per la sopravvivenza della popolazione di questa specie in via di estinzione nel Cile patagonico è avvenuto su camion in casse di legno e ha coperto 1.000 chilometri dal Parco Patagonia argentino alla regione cilena di Aysén.
Dall’Argentina al Cile per sopravvivere: l’emozionante viaggio di quindici nandù di Darwin
Il viaggio dei nandù rappresenta il primo caso di translocazione internazionale di fauna selvatica in America Latina. Dopo averli portato in Cile, i 15 esemplari verranno liberati in natura in modo da poter ripopolare un habitat in cui un tempo erano molto diffusi. Sono state organizzazioni come Rewilding Argentina, Rewilding Chile e Tompkins Conservation a collaborare per rendere possibile lo spostamento, supportate da enti locali di foresta e agricoltura. Si spera che tale cooperazione possa diventare un modello per future iniziative di conservazione transfrontaliera.

I nandù svolgono un ruolo essenziale nella salute delle praterie patagoniche. Purtroppo, però, questa specie è considerata prossima alla minaccia secondo la IUCN. Fattori che ne determinano la scomparsa sono l’aumento della caccia e la conversione delle praterie sudamericane centrali in terreni agricoli e ranch. Ad essere maggiormente colpite da questi fattori sono le popolazioni di Argentina e Uruguay. Gli agricoltori di queste terre considerano i nandù un pericolo per i loro raccolti, dato che si nutrono di piante a foglia larga e distruggono spesso i raccolti.
Nonostante possano rappresentare un problema per le colture, il declino della specie avrà ripercussioni negative sull’ecosistema. Per ristabilire l’equilibrio ambientale le associazioni stanno cercando di reintrodurre gli esemplari della specie. Lo sforzo congiunto delle diverse associazioni permetterà ai nandù di tornare a popolare le vaste distese della Patagonia cilena. I quindici esemplari che verranno portati in Cile hanno subito controlli veterinari e sono stati tenuti in quarantena sia nel Paese da cui sono partiti sia nel Paese in cui verranno trasferiti. Tramite sistemi GPS, i ricercatori seguiranno gli spostamenti degli esemplari, così da studiarne l’adattamento e l’impatto sull’habitat anche dopo la reintroduzione i n natura.

Kris Tompkins, presidente di Tompkins Conservation, ha dichiarato che questo trasferimento segna un traguardo storico per il rewilding: “Se vogliamo contrastare la crisi dell’estinzione, la cooperazione tra paesi sarà essenziale”. Il ministro dell’agricoltura cileno, Esteban Valenzuela, ha definito questa operazione un esempio di cooperazione internazionale per la protezione delle specie minacciate.
Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Una piccola formica sta per cambiare l’ecosistema dei leoni: una ricerca scientifica lo dimostra
Informazioni sui nandù
Il nandù è una specie del genere Rhea, facente parte della famiglia Rheidae. ll nandù comune è il più grande uccello del Sud America, con un peso medio che non supera i trenta chilogrammi e con un’altezza di un metro e quaranta. I nandù comuni si distinguono da quelli di Darwin per le dimensioni maggiori. Questi animali sono originari dell’Argentina, della Bolivia, del Brasile, del Paraguay e dell’Uruguay. L’areale di distribuzione è compreso nelle zone attorno ai fiumi, ai laghi o alle paludi. In genere vivono in gruppi di venti, ma anche trenta, esemplari. La specie è elencata come prossima alla minaccia dalla IUCN.

Secondo le ultime ricerche apparse sulla pubblicazione scientifica statunitense, la «Science Advances», il pianeta Terra «potrebbe perdere più di un decimo delle sue specie vegetali e animali entro la fine del secolo». Gli scienziati affermano infatti che una specie su dieci si estinguerà per i cambiamenti climatici nei prossimi decenni.
Scopri di più in questi articoli selezionati per te:
- Polizia costretta a inseguire il grosso uccello: il finale è tutto da ridere – VIDEO
- Proprio come il cane anche lei prima era domestica: incredibili scoperte sulla volpe in Argentina
- Il particolare lupo con le zampe lunghe di cui nessuno conosce l’esistenza
- Il business delle zanne di giaguaro che alimenta il mercato della droga
- Nido di cicogne sulla ciminiera: anche quest’anno i piccoli di Pina e Raul nasceranno nella loro casa
- Un viaggio epico intorno al mondo, l’avventura del piccolo uccello migratorio
La biodiversità è a rischio così come gli ecosistemi. Nella lista rossa delle specie in via di estinzione si allunga ogni anno. Un esempio è l’estinzione di diverse specie di uccelli, come un piccolo pappagallino originario dell’Australia dal piumaggio arancione e verde. (di Elisabetta Guglielmi)