Che sia per una vacanza o per un trasloco è bene sapere come affrontare il viaggio del coniglio: ecco quali sono i trucchi.
Se vi state chiedendo se è il caso di portare in vacanza il nostro coniglio la risposta non è sempre affermativa. A parte nei casi di forza maggiore come un trasloco o una vacanza più lunga di quanto lui possa sopportare, è meglio non costringerlo agli spostamenti. Il coniglio non ama cambiare casa, soprattutto nei periodi estivi quando il sole è forte e il colpo di calore è dietro l’angolo. Se però abbiamo deciso di portarlo con noi, allora è bene informarsi su tutti i passaggi da seguire per viaggiare serenamente col nostro amico peloso.
Viaggio col coniglio: a cosa fare attenzione
I conigli sono animali molto sensibili, quindi meglio evitare il sole per i colpi di calore: quindi al di sopra dei 25˚ meglio evitare di esporli. Quando abbiamo deciso il luogo di destinazione è bene informarsi se vi è la necessità di portare con noi dei permessi, dei documenti e delle certificazioni riguardanti il nostro piccolo amico. Anche i mezzi di trasporto devono essere informati della presenza dell’animale e delle dimensioni della gabbia nella quale lo trasporteremo.
Per essere più sereni sarà bene informarsi sulla presenza di veterinario e guardia medica: meglio essere previdenti. Anche un piccolo kit da viaggio per le emergenze per il viaggio può essere un’ottima idea, naturalmente da preparare prima.
Documenti da viaggio del coniglio
Ecco una breve lista di documenti ufficiali e certificazioni da tenere sempre con sé ogni volta che si decide di intraprendere un viaggio in compagnia del nostro coniglio. Attenzione a valutare bene anche i tempi di richiesta degli stessi, per evitare di aspettare troppo a lungo e rischiare di compromettere l’intero viaggio per i tempi di attesa. Ogni padrone di conigli deve possedere (e portare) il libretto sanitario, sul quale saranno segnate tutte le vaccinazioni (da effettuare regolarmente secondo il calendario), il documento di buona salute rilasciato dall’ASL locale, da richiedere a ridosso della partenza (poiché vale solo pochi giorni).
Dotarli di microchip può essere una buona idea: non è obbligatorio ma è prudente che sia installato nel coniglio in caso di fuga. Un ultimo accenno alle vaccinazioni: è bene provvedere, anche quando un viaggio non è ancora in previsione, alle vaccinazioni contro mixomatosi e MEV (malattia emorragica virale): in questo modo si eviteranno rischi inutili.
La valigia del coniglio: cosa portare in viaggio
Dopo aver preparato i nostri bagagli, riserviamoci il tempo necessario per preparare anche la ‘valigia’ del nostro coniglio. Attenzione a non dimenticare i medicinali di primo soccorso, soprattutto quelli per scongiurare (o risolvere) un blocco intestinale. Portiamo anche qualche snack da dargli da mangiare durante il viaggio: fieno, pellet e verdure. Oltre alle vivande portiamo con noi anche coperte e teli per ripararlo dai colpi d’aria.
Il coniglio nei vari mezzi di trasporto: ecco cosa valutare
Se viaggiamo in aereo il coniglio potrebbe non sopravvivere alla stiva: sia per la temperatura sia per il buio. Piccoli animali di solito possono essere portati come bagaglio a mano. Mentre se scegliamo in treno i conigli nella loro gabbietta-trasportino di dimensioni non superiori 70x30x50 viaggiano gratis. In nave le condizioni variano a seconda della compagnia, che gestisce il trasporto di animali in modo diverso. E’ probabile che possa viaggiare solo sul ponte della nave, anche perché il garage potrebbe raggiungere temperature molto elevate. Stesso discorso per le compagnie aeree.
Su qualsiasi mezzo si scelga di viaggiare, tranne nel caso del treno, preoccupiamoci della prenotazione del coniglio, del pagamento di supplemento, delle dimensioni del contenitore che non deve nemmeno superare gli 8 kg di peso.
Viaggi in auto? Allora preoccupati solo del caldo: il coniglio si raffredda facilmente ma soffre anche le alte temperature. Come il gatto rischia il colpo di calore, poiché non ha ghiandole sudoripare da cui far uscire il caldo interno. Accendiamo l’aria condizionata che rinfrescherà l’abitacolo: naturalmente agevoliamo il viaggio con soste frequenti e ricopriamo il fondo del trasportino con dei teli o della carta assorbente per eventuali bisogni.
Viaggio con il coniglio: gli accessori
A prescindere dalla meta e dal mezzo di trasporto, è meglio potare con noi un recinto portatile, facilmente riponibile in borsa, sia per lasciare il coniglio libero di gironzolare durante le eventuali soste, sia per soggiornare poi in piena comodità. Portiamo con noi anche del pellet in più con cui ricoprire la lettiera e puliamo bene prima della partenza la cassetta dei bisogni.
Ricordiamoci dell’acqua: il coniglio potrebbe bere anche solo durante le soste, ma conviene portarla con noi. Anche il suo giochino e qualche altro passatempo potrebbero rendere più familiare l’ambiente del viaggio e il futuro soggiorno di vacanza. Se le soste possono essere frequenti possiamo procurarci anche pettorina e guinzaglio, se vogliamo farlo uscire dalla gabbia.
Infine ricordiamoci di portare una scopa e paletta incorporata, un rotolo di carta assorbente per pulire e asciugare il fondo della gabbia, dei sacchetti per i rifiuti e un beverino da usare come bottiglia (in cui verseremo l’acqua da far bere al coniglio).
Cosa fare durante il viaggio con il coniglio
Dato che i conigli non amano i viaggi è bene tranquillizzarlo con la nostra presenza: facciamoci vedere, accarezziamolo e facciamogli sentire che siamo accanto a lui. Se non abbiamo la possibilità di sederci accanto a lui sul sedile posteriore perché siamo alla guida, cerchiamo almeno il contatto vocale: parliamogli, comunichiamo con lui. Il tono di voce deve essere sempre calmo e pacato per evitare di agitarlo ulteriormente. Se notiamo in lui irrequietezza fermiamoci per calmarlo.
Se si mostra calmo e pacato allora premiamolo sia durante il viaggio sia durante le pause: chicchi di uvetta, pellet e altri pezzi di frutta. In questo modo capirà che si sta comportando bene e si rilasserà.
Viaggio con coniglio: un rapido spostamento in autobus
Meglio non irritare gli altri passeggeri, dati gli spazi ristretti e le condizioni di viaggio non sempre delle migliori. Meglio evitare viaggi che durano più di un’ora, non portare accessori voluminosi e informarsi precedentemente sulle condizioni di viaggio degli animali a livello comunale, provinciale o regionale.
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F.C.
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