La Vespa guerriera, un insetto da cui star lontani: caratteristiche, habitat e alimentazione della Synoeca septentrionalis.
La Vespa guerriera, il nome di questo insetto dice tutto. Infatti è chiamata guerriera perché è molto aggressiva e quando si sente minacciata sbatte in modo molto intenso le ali facendo un suono che ricorda una marcia dei guerrieri. Mentre l’altro nome che gli viene attribuito è Vespa armadillo, questa volta però si tratta di un nome ispirato dalla forma del suo nido, ma il suo vero nome o meglio il suo nome scientifico è Synoeca septentrionalis.
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La Vespa guerriera è una delle specie più grandi di vespe di carta, (sono considerati vespe di carta, in quanto i loro nidi sono fatti di carta) in particolare la Synoeca septentrionalis o vespa guerriera è una delle cinque specie di vespe del genere Synoeca. Questo insetto risulta essere di dimensioni medi e non supera quindi i 2 cm, risultando la più grande all’interno del genere Synoeca.
Questa vespa si presenta di color nero o blu scuro, con tratti lucidi molto particolari che sembra dargli un aspetto metallico. Possiede un corpo magro ed allungato, le ali di colore scuro o rossastro, sono abbastanza lunghe ma non ampie, ma proprio questa loro conformazione permette alla vespa guerriera di sostenere in volo il suo corpo abbastanza pesante per le sue ali.
La testa di questo insetto, sembra avere un caratteristico triangolo scuro. Inoltre ciò che più la contraddistingue è un temibile pungiglione che la rende molto pericolosa, per il dolore che provoca. In una scala da 1 a 4, il dolore provocato dalla puntura della vespa guerriera vale 4, come quella della formica proiettile.
Questo è ciò che sostiene l’entomologo Justin Schmidt ha creato un sistema a 4 livelli per misurare l’intensità del dolore delle punture di insetto. Il dolore della sua puntura può durare fino a 150 minuti ed è stato descritto come una vera e propria tortura.
Questa vespa è piuttosto aggressiva e quando si sente minacciata, assume un meccanismo di difesa che coinvolge un gran numero di operaie che lasciano il nido per attaccare la possibile minaccia con i loro pungiglioni.
Quando si devono spostare in gruppo, segnano il percorso con i feromoni, questo per facilitare l’orientamento ad ogni elemento del gruppo, oppure sfrega le sue ghiandole in vari punti situati tra i due nidi oppure mastica o lecca le foglie presenti nel tragitto, per comunicare con vespe dello stesso gruppo.
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La Vespa guerriera vive in America centrale e meridionale, ma generalmente è possibile trovarla in Costa Rica, Ecuador, Belize, Panama, Colombia, Guatemala, Nicaragua, Honduras, Messico e Venezuela. L’habitat che questo insetto predilige è ad un’altitudine massima di 300 mt sul livello del mare, si contraddistingue in climi tropicali, come le foreste pluviali, dove l’umidità è relativamente alta ed è in queste condizioni che costruisce il suo alveare sugli alberi.
L’aspetto del suo alveare spesso prende le sembianze di un armadillo ragion per cui questo insetto è anche detto vespa armadillo, sono infatti alveari piatti contro un tronco o su un ramo. Un’altra particolarità è che la Vespa guerriera divide lo stesso albero con un uccello lo Psarocolius montezuma.
Questa convivenza anche se peculiare aiuta entrambi a tenere alla larga i predatori, dal nido e da alveari. La costruzione dell’alveare di questo insetto, inizierà quando lo sciame è arrivato al potenziale cantiere. Costruzione che viene in genere eseguita da un gruppo di lavoratori e, al termine del nido, (che possiede due fori, uno per l’ingresso e uno per l’uscita e che crescerà insieme alla colonia) pochi giorni dopo, la regina avrà deposto le uova nelle celle.
Circa una settimana dopo il completamento del nido, le prime larve iniziano a schiudersi e diventeranno adulte circa 30 giorni dopo la schiusa. Essendo la Vespa guerriera una specie poligama, il numero delle regine tende a variare, e perciò quando il numero delle regine è minimo, il numero delle lavoratrici sarà alto e quindi le femmine cresceranno ovaie che sono ben sviluppate in modo che possano riprodursi come regine.
Quando invece il numero della regina è alto, il numero della lavoratrice è minimo e saranno prese misure per inseminare le femmine che diventeranno lavoratrici.
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Come abbiamo potuto notare in altri articoli, con protagonisti insetti, per quanto riguarda l’alimentazione di questo insetto, c’è una differenza tra la dieta degli esemplari adulti e le larve, ossia il primo stadio dello sviluppo post-embrionale degli insetti, successivamente soggetti poi a metamorfosi.
Infatti la vespa guerriera adulta si nutre di nettare, melata o di un liquido zuccherino prodotto dalle sue larve. Mentre le larve vengono invece nutrite con insetti appositamente uccisi e sminuzzati per essere consumati più facilmente.
Raffaella Lauretta
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