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Umani e Virus B delle scimmie come riconoscere i sintomi e agire

Molto pericoloso, addirittura mortale: cos’è il virus delle scimmie, come si trasmette e quanto è rischioso per l’uomo.

Il Virus delle scimmie che interessa la specie dei macachi (Canva-Amoreaquattrozampe.it)

C’è chi ne ha paura per un famoso film ma ora pare che potremmo temere alcune specie per le patologie che sono in grado di trasmettere: si tratta del virus delle scimmie, un patogeno non frequente ma che si è rivelato estremamente pericoloso per l’uomo. Tutto quello che dovremmo sapere su una malattia che sta terrorizzando l’essere umano dopo il primo caso cinese.

Virus delle scimmie: il caso di Hong Kong (e non solo)

Il ‘responsabile’ appartiene alla specie dei macachi, e trasmette un virus noto anche con il nome di Herpesvirus simiae o Herpes virus B: dal nome è chiaro che si tratta di un virus trasmesso dalle scimmie, lo stesso che sta terrorizzando il mondo dopo il primo caso cinese. Un uomo di Hong Kong di 37 anni è stato infatti colpito da questa patologia in seguito a una escursione in un parco, durante la quale è stato appunto aggredito da una scimmia.

Il virus si trasmette con contatti tra macachi (Canva-Amoreaquattrozampe.it)

Ma di cosa si tratta? E’ un virus scoperto nel 1932 dal dott. William Brebner, il primo ad essere infettato da un macaco, che morì a causa di questa infezione. Il virus a DNA a doppio filamento è stato poi successivamente analizzato dal dott. Albert Sabin. Pare che esso i macachi, anche quando non mostrano alcun sintomo o effetto dell’infezione: non a caso infatti è molto difficile capire se un primate ne è infetto oppure no. Ma purtroppo per noi, non vale lo stesso nell’uomo, anzi in alcuni casi ne ha addirittura decretato la morte. Il numero delle morti purtroppo dal 1932 è salito a 21, tanto che la percentuale di decessi è circa dell’80%.

Virus delle scimmie: come si trasmette e come si manifesta

Sappiamo che gli uomini infettati sono stati aggrediti, ma in che senso? Non si tratta solo di graffi e lesioni più o meno profonde da parte delle scimmie ma anche di un contatto con le loro secrezioni di occhi, naso e bocca dei primati infetti (saliva, feci e urine). Il Center for Disease Control and Prevention ha elencato i sintomi iniziali che si possono manifestare in questi casi, simili a uno stato influenzale, e si tratta di:

  • alte temperature,
  • dolori muscolari,
  • mal di testa,
  • senso di spossatezza,
  • brividi,
  • vesciche nella zona colpita o graffiata.

Se non curata, si potrebbero manifestare sintomi anche più gravi come:

  • episodi di nausea e vomito,
  • fiato corto,
  • crampi addominali.

Questi segnali si possono manifestare entro una fascia temporale di un mese ma anche in meno di una settimana. E se trascurata, l’infezione potrebbe raggiungere l’apparato cerebrale con lesioni e danni al sistema nervoso.

Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema >>> Coronavirus e animali: a rischio scimmie e mucche sacre nel Nepal

C’è una cura per il virus dei macachi?

Ad oggi non esiste un vaccino che possa prevenire questo virus B (il cui genoma è molto simile a quello del Virus di Sant’Antonio), ma è molto importante evitare il contagio non solo tra scimmia e uomo ma anche tra le stesse scimmie. Ma cosa fare se ci si dovesse disgraziatamente imbattere in una scimmia infetta? E’ fondamentale lavare la ferita con acqua e sapone e lasciare la ferita sotto l’acqua corrente per più di un quarto d’ora.

Quando un macaco infetta attacca l’uomo può trasmettergli il virus delle scimmie (Canva-Amoreaquattrozampe.it)

Esistono per fortuna dei farmaci antivirali che possono essere assunti una volta scoperta l’infezione, utili in ogni caso di virus erpetico: ma bisogna assumerli subito per frenare l’infezione, poiché quando ‘si aspetta troppo’ l’infezione raggiunge rapidamente il cervello divenendo mortale in molti casi.

Francesca Ciardiello

Laureata in Lettere moderne e in Forme e tecniche dello spettacolo, fin da piccola sono sempre stata affascinata dal mondo animale. In casa mia non sono mai mancati pesci rossi, tartarughe canarini e uccelli di ogni specie. Dal mese di Aprile 2022 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania. Avere la possibilità di scrivere per Amoreaquattrozampe è ogni giorno un’avventura meravigliosa.

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Francesca Ciardiello

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