Un toro responsabile dell’uccisione del torero spagnolo Ivan Fandino è stato ucciso tramite impiccagione lo scorso 17 giugno. L’uomo era rimasto gravemente ferito da ‘Provechito’, questo il nome dell’animale, nell’arena di Aire-Sur-l’Adour, nella Francia meridionale. Il possente bovino aveva incornato Fandino, 36 anni, penetrando nel suo petto per ben 15 centimetri e provocando una lacerazione gravissima al polmone destro e ad un rene.
Il toro è stato immediatamente immobilizzato mentre Fandino aveva esortato i suoi soccorritori a fare presto perché sentiva di stare per morire. E infatti il matador è deceduto durante il viaggio per raggiungere il più vicino ospedale. La tradizione vuole che un toro responsabile della morte di un torero venga a sua volta ammazzato. L’impiccagione di Provechito è avvenuta a Irun, una località situata nel nord della Spagna, con l’evento che ha richiamato centinaia di persone. E’ acclarato che l’animale abbia sofferto per diverse ore prima di spirare.
Numerose sono le voci di protesta che ogni anno si levano contro manifestazioni e spettacoli che prevedono l’utilizzo di animali, come per l’appunto la corrida ma non solo: anche diversi pali e giostre dal retaggio medievale e rinascimentale si svolgono periodicamente per esempio da noi in Italia, e non sono pochi i casi in cui degli incidenti avvengono portando come conseguenza anche degli epiloghi tragici, sia per gli animali coinvolti che per le persone. L’anno scorso erano avvenuti altri due casi fatali in Spagna, sempre legati alla corrida. Ed il Parlamento Europeo si è deciso finalmente ad avanzare un emendamento nello scorso mese di ottobre nel quale era stato proposto di tagliare i fondi a tale cosiddetto spettacolo.
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