Rabbia e tanto odio dopo la notizia della morte del giovane leone Xanda, uno dei figli del leone Cecil, ucciso nel 2015 dal dentista americano Walter Palmer che aveva occultato il collare Gps dell’esemplare.
Stessa sorte riservata al figlio di Cecil. Infatti, stando a quanto riferisce il New York Times, l’esemplare è stato ucciso lo scorso 7 luglio durante una caccia di trofei in un’area a ridosso dell’Hwange National Park nello Zimbabwe. Andrew Loveridge, ricercatore alla Oxford University che ha studiato e osservato per anni Cecil e visto nascere e crescere il figlio Xanda. Il giovane leone è stato ucciso a sei anni e portava un collare Gps per rintracciare i suoi movimenti. “Siamo tutti afflitti dalla morte di un esemplare che abbiamo seguito fin dalla nascita”, ha commentato Loveridge, esprimendo il proprio rammarico nell’apprendere la notizia.
La caccia a Xanda è stata guidata da Richard Cooke, un responsabile dell’azienda RC Safaris. Tuttavia non è chiaro al momento sapere chi abbia ucciso il giovane leone. Cooke ha comunque avuto il coraggio di restituire il collare di Xanda: “E’ stato una persona onesta. Nel restituire il collare ha spiegato la dinamica dei fatti. La battuta di caccia era regolare, non ci sono state irregolarità ”, ha aggiunto Loveridge.
Xanda era uscito dai confini della riserva. Tuttavia, il caso ha sollevato indignazione e la stessa Humane Society International nel ricordare che nel mondo restano meno di 30mila leoni africani, ha commentato che “l’uccisione di Xanda mostra soltanto che i cacciatori di trofei non hanno imparato nulla dall’indignazione che è seguita alla morte di Cecil. Xanda era un leone oggetto di studio, come suo padre, e critico per la conservazione della biodiversità dello Zimbabwe. Per evitare che i leoni si estinguano, è importante che Paesi come lo Zimbabwe prendano le distanze dalla caccia safari”.
L’organizzazione internazionale ha pertanto ribadito che “per bloccare il rischio di estinzione dei leoni, si rivela fondamentale che paesi come lo Zimbabwe applichino delle strategie per contenere il maggior numero di leoni e che allontanino dal settore della caccia al trofeo”.
Il giovane esemplare apparteneva ad un branco di tre femmine con sette cuccioli.