Tre uomini indonesiani si sono resi autori di un fatto macabro e raccapricciante. Secondo quanto reso presente dal Daily Mail i tre avrebbero prima ucciso, poi macellato, ed infine cucinato e mangiato un orangotango del Borneo, razza tra l’altro ad alto rischio di estinzione. I tre lavorano come coltivatori in un piantagione indonesiana di frutti di palma da olio, e sono stati tutti indagati dalla polizia, che ha fermato altre sette persone, ree di essere presenti al momento dell’uccisione del povero animali e di non aver fatto nulla per evitare questa carneficina.
La Polizia è arrivata ad arrestare gli uomini dopo che le immagini hanno iniziato a circolare sui social network, ed al momento della perquisizione sono stati trovati nell’armadio del campo della piantagione le ossa ed altri resti del povero animale.
L’associazione animalista Centre for Orangutan Protection ha condannato con grande sdegno l’uccisione, scricando la colpa anche sulla società che gestisce la piantagione, per aver dare un permesso in una zona che è da sempre l’habitat naturale degli orangutan. Tutto questo visto che l’espansione delle piantagioni di palma da olio nel Borneo è in qualche modo riconducibile alla distruzione degli habitat naturali degli oranghi, che è progressivamente diminuito negli anni del 50% secondo i dati stimati dal WWF. La notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo grazie al web, e le immagini non hanno lasciato adito a dubbi sulla condotta sregolata di queste persone. Tutti gli autori di questo macabro gesto rischiano ora il carcere. Più grave, ovviamente, la posizione dei tre autori del fatto, che al momento sono soltanto indagati, ma rischiano fino a 5 anni di reclusione se le accuse che pendono sul loro capo dovessero essere confermate in sede di giudizio.