Uccelli migratori in Italia: quali sono e dove osservarli

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By Santa

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Milioni di uccelli migratori usano l’Italia come ponte naturale tra Africa ed Europa: ecco l’elenco degli uccelli che migrano nel nostro Paese, suddivisi per stagione, e i posti dove è possibile vederli

uccelli migratori
Uccelli migratori: la cicogna (Foto fonte Pixabay)

Ogni anno, due volte l’anno, diverse specie di uccelli migratrici attraversano le coste e i valichi della penisola italiana per raggiungere i luoghi europei di riproduzione e nidificazione. Altre specie invece nidificano in Italia. In questo articolo vedremo quali sono i più comuni uccelli migratori in Italia in base alla stagionalità e dove andare per tentare di vederli all’opera.

Diciamo che alcuni volatili sono in Italia tutto l’anno, altri sono sia stanziali sia migratori; vediamo quali sono a seconda del periodo.

Gli uccelli che migrano in Italia in primavera, estate, autunno e inverno

Uccelli migratori
Uccelli migratori: la cicogna (Foto fonte Pixabay)

I primi uccelli che arrivano nel nostro Paese a primavera sono il biancone e le marzaiole, poi troviamo anche: le rondini, i rondoni, le upupe dall’Africa, l’aquila biancone, le anatre marzaiole, l’albanella minori e le cicogne bianche. Dove vederli? La cicogna bianca nidifica nei centri urbani (da qualche tempo è ritornata anche in Lombardia, a Milano), nelle zone boschive si possono osservare i picchi; nello stretto di Messina si possono contemplare tutti quegli uccelli migratori solo di passaggio dall’Italia, tra cui il falco pecchiaiolo e l’albanella minore.

Con l’arrivo del caldo e quindi della stagione estiva in Italia giungono altre specie di volatili. Tra queste ci sono diversi aironi (airone guardabuoi, airone rosso, airone cenerino, airone bianco maggiore), sterne, gabbiani (come il gabbiano reale) mentre tra i presenti nelle alte quote vi sono il merlo dal collare o gracchio, l’aquila reale e, nelle zone costiere, i limicoli e gli uccelli di palude.

Nella stagione più calda dell’anno si possono osservare uccelli migratori e stanziali come il merlo, il cardellino, le cince, la capinera e il verdone; questi iniziano a riprodursi già a febbraio e volano nei nostri cieli nelle giornate calde. In questo periodo, infine, iniziano a spostarsi verso l’Africa uccelli di palude e uccelli acquatici.

In autunno alcune specie come le rondini, i balestrucci, la cicogna e diversi altri rapaci volano e si dirigono verso l’Africa. Il piccolo falco della regina, invece, nidifica in Italia (soprattutto le isole) e sfrutta, cacciando, il passaggio dei passeriformi migratori che attraversano il Mediterraneo. Dopo la riproduzione migra verso il Sud Africa e il Madagascar dove trascorre l’inverno.

In inverno in Italia arrivano molte specie artiche che decidono di stare da noi tra novembre a febbraio quando le temperature si fanno ancora più rigide nelle località fredde. Si tratta di uccelli del Nord Europa che arrivano nel Mediterraneo. Tra questi abbiamo l’anatra, la folaga, il cormorano, la pulcinella di mare (che raggiunge il Mediterraneo occidentale) e anche stercorari, sule, strolaghe, le gallinelle d’acqua, la beccaccia.

A gennaio tra le Alpi si può osservare il gufo reale e l’allocco degli Urali, in campagna invece arrivano stormi di pavoncelle e pivieri dorati durante tutto il periodo più rigido dell’anno. La civetta e l’allocco comune sono due specie stanziali in Italia; l’aquila anatraia maggiore e il beccofrusone trascorrono in Italia il periodo più freddo.

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S.C.

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