Orrore in Colorado, dove i titolari di una riserva naturale hanno abbattuto undici dei loro esemplari, ospitati all’interno dell’area di 17 ettari, nota come la Lion’s Gate, situata a 150 chilometri da Denver, nella contea di Elbert. Secondo le indiscrezioni trapelate dai media, i proprietari, lo scorso 20 aprile hanno sottoposto ad eutanasia tre leoni, tre tigri e cinque orsi. Tutto sarebbe scaturito da problemi burocratici per cui a causa della decisione di una commissione della contea, i titolari della riserva, John Laub e Peter Wenney, hanno dichiarato “di essere stati costretti all’abbattimento”.
La commissione avrebbe negato lo spostamento della riserva in un altro luogo visto che a causa di continue emergenze e allagamenti, l’area non era più sicura. Pera salvare gli esemplari, era stata anche lanciata una petizione online. La commissione ha però respinto la richiesta di spostamento della riserva, spiegando che la richiesta “non conteneva piani di emergenza chiari che assicurassero la sicurezza sia degli animali che dei residenti nelle zone limitrofe”. Tuttavia, veniva precisato che un’altra riserva era disposta ad accogliere gli animali della Lion’s Gate qualora non fosse stato in grado di garantire la sicurezza degli esemplari.
I proprietari avrebbero invece continuato la loro attività senza tener conto del parere della Commissione: “Per via di questo, la notizia dell’abbattimento da parte di Lion’s Gate di tutti gli animali, in tempi così rapidi dopo la nostra decisione, è stata uno shock”.
I titolari della Riserva hanno poi giustificato di aver soppresso gli esemplari della Lion’s Gate, in quanto essendo anziani e disabili, non sarebbero sopravvissuto in un altro luogo. Decisione che ha sorpreso Pat Craig, direttore del Wildlife Sanctuary di Keenesburg: “Nel caso specifico di Lion’s Gate, trattandosi di pochi animali, sarebbe stato facile spostarli in un’altra riserva”, ha sottolineato in un’intervista radiofonica, precisando che “sono certo che molte organizzazioni sarebbero state felici di aiutarli”.
Una volontaria che negli ultimi due anni ha lavorato presso il Lion’s Gate è intervenuta a favore dei titolari della piccola riserva, precisando che i due proprietari erano devastati e che la Commissione che ha negato di essere al corrente che gli animali sarebbero stati soppressi, in realtà era al corrente che l’eutanasia era una delle ipotesi alla quale andavano incontro gli animali. Infine, secondo le indiscrezioni, quello che avrebbe spinto la commissione ha respingere la richiesta di spostamento della riserva, sarebbero state le lamentale di alcuni residenti per i rumori degli animali selvatici di notte.
Il caso ha sollevato un’ondata di polemiche e Lion’s Gate è stato obbligato a chiudere il sito e la pagina facebook della riserva per non essere preso d’assalto dalle critiche degli utenti.
Il Lion’s gate ha diramato un comunicato nel quale ripercorre tutta la vicenda e pubblica le immagini degli esemplari abbattuti a causa della burocrazia (clicca qui per consultarlo).
Lion’s Gate Animal Sanctuary in Agate announced had euthanized five #bears, three #lions and three #tigers. https://t.co/nv2eC9qKRQ @CNN
— PAWS Pet Foundation (@SupportPets) 28 aprile 2017