Non solo quelli domestici poiché l’uomo ormai vive con molti animali selvatici anche in città: quanto sono pericolosi e cosa aspettarsi da questa convivenza.
Non è una novità che l’uomo conviva con specie di animali che non sono domestici o che comunque lo sono diventate col tempo, ma anche con quelli abituati a vivere nel loro habitat naturale. Ma ultimamente vi sono fin troppi animali selvatici in città ed è facile ritrovarli per le strade accanto a case, negozi e prefabbricati industriali. Vediamo quali rischi comporta questa convivenza e cosa fare per non mettere in pericolo la nostra salute.
Animali selvatici in città: quali ‘sono in mezzo a noi’
Ma quali animali ormai si sono allontanati dal loro habitat selvaggio per vivere tra i palazzi delle nostre città? Ci sarà capitato sicuramente di vedere o sapere di famiglie di cinghiali per le strade delle metropoli, così come basterà alzare gli occhi al cielo per notare che insieme ai ‘soliti’ colombi ci sono anche dei gabbiani, che si avvicinano prepotentemente ai cumuli di spazzatura spesso lasciati nelle vie.
Restando in tema di volatili, potremo notare cornacchie, piccioni e pipistrelli, ma anche pappagallo monaco e parrocchetto dal collare; tra gli insetti molta paura fa il calabrone asiatico mentre sui marciapiedi saranno frequenti ratti delle chiaviche e topi di campagna. Seguono tassi, volpi, istrici e martore, sempre più vicini alle città anche per la loro (spesso incontrollata) espansione, che ‘ruba’ terreno alle aree rurali e dunque ai loro habitat naturali.
Ma non si tratta solo di animali portatori di malattie ma anche di creature che vanno a danneggiare spesso l’intero ecosistema preesistente, perché si faranno la lotta con le specie che vi abitavano in precedenza: non a caso vengono anche definiti ‘animali alieni’ in Italia, poiché avulsi dal nostro territorio.
Come sono arrivati in mezzo a noi? In realtà ci sono sempre stati ma la differenza è che, col passare del tempo, essi hanno sviluppato una paura sempre inferiore dell’uomo, avvicinandosi a lui prepotentemente: se prima noi umani venivamo considerati dei predatori, oggi sembrano quasi non temerci affatto. E’ anche vero che lo scopo di questi animali selvatici non è quello di fare la lotta all’uomo o di attaccarlo, bensì di cercare cibo e riparo nelle zone della città.
Troppi animali selvatici in città: i rischi ad essi correlati
Non si tratta solo del rischio di farci rubare dal gabbiano la carne che magari abbiamo messo a scongelare al sole sul balcone di casa ma anche delle malattie che questi animali selvatici portano, infestando ambienti, animali e ovviamente anche uomini. Non si tratta solo di malattie ma anche di rischi che coinvolgono la popolazione nella vita quotidiana: pensiamo ad esempio agli incidenti che grosse creature come i cinghiali possono provocare per le strade trafficate di una metropoli o della paura incontrollata dell’uomo che spesso lo porta ad avere reazioni ‘esagerate’ percepite da questi animali come una minaccia per se stessi e i loro cuccioli.
Come avviene il contagio con questi animali? Non sempre serve il contatto diretto, come ad esempio un morso, ma anche quello indiretto con feci e urine o con gli agenti patogeni esterni di cui sono portatori (virus, batteri, zecche, pulci, flebotomi), da cui non sono protetti neppure gli altri animali, quelli domestici.
Quali sono le patologie più comuni correlate alla presenza di questi animali selvatici in città? Oltre alle reazioni allergiche e ai problemi gastro-intestinali, c’è un alto rischio di bartonellosi, rickettsia e leptospirosi (soprattutto dai roditori sopra citati).
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Troppi animali selvatici in città: come agire e come prevenire i rischi
Favorire la caccia non è naturalmente una soluzione opzionabile, ma bisogna invece agire sulle cause che portano questi animali a invadere le nostre città: ad esempio se la causa dell’avvicinarsi dei gabbiani sono i cumuli di immondizia, il problema da risolvere sarà l’emergenza rifiuti che allontanerà il rischio dei volatili.
La gestione della spazzatura però non dovrà solo essere delegata alle istituzioni ma partire anche dal singolo cittadino: non si dovranno abbandonare rifiuti (in piccole o grandi quantità) in strada, non lasciare cibo a disposizione degli animali, prevenire possibili infestazioni con derattizzazione e igienizzazione delle strade e delle aree naturali.
Insomma la lotta a questi animali non è e non dovrà essere la soluzione, anzi è importante imparare a conoscere queste specie selvatiche per rispettare le loro abitudini, senza danneggiarli e creare inevitabilmente occasioni di scontro e di pericolo per entrambi.