Le spese per i nostri animali domestici sono diventate insostenibili? Ecco la novità contro il caro vita: come funziona il nuovo bonus veterinario.
I padroni amano i loro animali domestici e provano a non far mancare loro mai nulla, dalle cose fondamentali per la loro sopravvivenza a quelle secondarie; tuttavia a volte il caro vita può arrivare alle stelle anche per prodotti e servizi relativi ai nostri amici a quattro zampe. Ecco che per fortuna arriva in soccorso dei padroni il nuovo bonus veterinario: come funziona e come fare per averlo.
Ormai sarebbe ingiusto individuare come animali domestici solo cani e gatti, poiché si sono ‘fatti strada’ anche molti Pets che prima non erano considerati domestici. Eppure Fido e Micio restano tra le prime scelte dei futuri padroni e sono anche quelli su cui è possibile fare una stima delle spese annue per ciascun padrone.
Nella popolazione italiana, è stato stimato che almeno 62 milioni di persone si prendono cura di animali domestici nella propria casa e che la percentuale di coloro che possiede un cane è di circa il 44%, poi ci sono quelli che hanno un gatto per un totale del 35% e il resto altri animali. ma quanto costa mantenere uno o l’altro esemplare? La stima suggerita si aggira intorno ai:
Tali spese, se sommate alle altre relative alla famiglia e a quelle per gli imprevisti, possono realmente scoraggiare i futuri nuovi padroni dall’occuparsi di nuovi animali domestici. Prima di adottarne uno è infatti fondamentale sapere quanto costa mantenere i nostri cuccioli.
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In che modo il Governo aiuta le famiglie in difficoltà con le spese degli animali domestici? Solitamente non si tratta di una cifra corrisposta sul conto del padrone bensì di una detrazione fiscale pari al 19%. Essa va calcolata sulle spese veterinarie e farci; il limite è di un massimo di 550 euro su un reddito ISEE inferiore a 35mila euro.
Non c’è alcuna domanda da presentare poiché, essendo una detrazione fiscale, potrà essere calcolata direttamente nella dichiarazione dei redditi sulla piattaforma online dell’INPS. Gli animali domestici che rientrano nella detrazione sono cani e gatti, ma anche conigli e criceti per i quali si sono sostenute spese mediche e veterinarie.
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A differenza del bonus animali precedentemente descritto, il Comune di Carpi ha pensato di stanziare un fondo destinato ai padroni di animali domestici di 10mila euro. A costoro sarà corrisposta una somma di massimo 150 euro (200 se l’animale è stato adottato da un canile-gattile) all’anno e per massimo due animali domestici per famiglia.
Ne avranno diritto coloro che:
A differenza dunque del bonus ‘tradizionale’, questa cifra versata direttamente sul conto dovrebbe costituire un incentivo in più ad adottare un animale domestico, ma soprattutto a mettere un freno al dilagante fenomeno dell’abbandono.
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