La tosse del canarino è più frequente di quanto si pensi ma, come tutto, ci sono dei motivi che la scaturiscono. Quali sono e come si può curare
Spesso accade che molte reazioni di animali ci lascino interdetti e soprattutto, che non sia possibile queste possano essere vere. Uno degli esempi più tipici è la tosse del canarino. Che cosa sappiamo di questa problematica? Non è semplice reperire dei testi in merito a questa patologia e non è facile neanche trovare dei veterinari specializzati in grado di risolvere il problema definitivamente.
I problemi respiratori di un uccellino possono dipendere da diversi fattori: infezioni batteriche, colpo d’aria, virus oppure possono essere causate da un motivo ben più grave come la acariasi respiratoria. E’ possibile capire se si tratta di questa malattia attraverso dei sintomi ben precisi ed è necessario per cui fare molta attenzione all’uccellino e alla sua respirazione. La malattia in questione è causata da un artropode molto diffuso, lo Sternostoma tracheacolum. Quali sono questi sintomi? Respirazione affannosa, rumorosa e naso tappato con attacchi di tosse.
I sintomi citati sono quelli più diffusi ma qualora avvenisse un peggioramento di questi, soprattutto durante la notte, c’è una grande probabilità che si tratti di acariosi. La fase di emergenza è sicuramente quella in cui tutti i sintomi elencati possono portare a debilitazione e inappetenza. Non riconoscere questi sintomi o addirittura non curarli, porta con sé una grave conseguenza, ovvero quella di lasciare che il canarino si spenga dopo una lunghissima agonia.
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La prima raccomandazione che viene fatta qualora il canarino dovesse presentare questa patologia, è quella di non farlo entrare in contatto con altri esemplari. A seguire, si può parlare di consigli base come ad esempio la pulizia della gabbietta che deve avvenire con questi prodotti: candeggina e particolari spray che verranno consigliati dal veterinario e che verranno utilizzati non soltanto per disinfettare la gabbia, ma possono essere usati anche per i pavimenti, i muri e tutte le superfici che può toccare l’uccellino.
Una volta pensato all’ambiente casalingo, è tempo di dedicarsi agli oggetti che vengono utilizzati costantemente dal canarino, come: abbeveratoio, mangiatoia e giochi vari. I prodotti scelti per disinfettare non devono essere usati in quantità eccessive per evitare di creare danni alla salute dell’animale.
Nel caso in cui la situazione del canarino sia più grave, si possono acquistare sempre su consiglio del veterinario, delle gocce che possono essere applicate sulla testa e sulla pelle, mai sulle piume. L’effetto non sarà immediato, è bene quindi seguire un programma di applicazione del medicinale e di igienizzazione per garantire una pronta guarigione del canarino.
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Isabella Bellitto
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