Topolini domestici: tutte le varietà in commercio e le caratteristiche

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By Francesca Ciardiello

Non solo Cani e Gatti

Cane e gatto? No, grazie! Da oggi vanno di moda i topolini. Ecco quali sono quelli più scelti come animali domestici e le loro peculiarità.

Topolini domestici
Topolini domestici: tutte le varietà e le caratteristiche

E’ sempre più in espansione la scelta dei topolini come animali di compagnia: questi ratti infatti piacciono a tutti, grandi e piccini. I roditori, dotati di grande intelligenza, sono un’attrattiva per i loro padroni e in cambio riescono a dimostrare grande affetto e simpatia, oltre ad essere molto puliti. Ma prima di adottarne uno conosciamo tutte le caratteristiche delle varie razze: potrebbero sorprendervi! E in più qualche consiglio utile su come prendersi cura di questi simpatici ratti da compagnia.

Topi domestici e topi selvatici

Ci sono topi e topi! A chi storce il naso all’idea di prendere in casa un roditore, ebbene potreste sorprendervi per le qualità di questi roditori, appartenenti alla famiglia dei Muridi. Essi si differenziano sia nell’aspetto sia nel carattere dai loro ‘simili. Ecco quindi cosa dobbiamo sapere per poter distinguere un topolino domestico da uno selvatico o da un toporagno. Magari in seguito potremmo imparare ad apprezzarli di più e magari averne meno terrore.

Topo domestico

Pelo corto e lucente, il cui colore varia dal marrone chiaro al nero-grigio così si presenta il topolino domestico ai nostri occhi. E’ completamente ricoperto da questo manto peloso tranne in alcune zone, quali zampe, orecchie, coda e punta del muso. Oltre a non avere il pelo queste parti hanno un colore rosato ben visibile e una copertura liscia. Possono raggiungere una lunghezza che oscilla tra i 7 e i 10 centimetri, e un peso che varia dai 20-25 grammi. Un’altra varietà, compresa sempre nei topi domestici, è quella dei topi di laboratorio che sono spesso bianchi e grossi, tanto da raggiungere anche i 65 grammi di peso.

Toporagno

toporagno
Esemplare di toporagno

Più simile alla talpa che al topo in realtà, questo animale che non è un ratto ma appartiene alla famiglia dei soricomorfi, ha un aspetto fisico molto particolare, soprattutto per la forma del muso: esso è piuttosto allungato e ‘a punta’. Ma anche il pelo è molto differente: oltre al colore grigio chiaro- grigio scuro, esso ricopre anche gli occhi piccoli tanto da rendere meno sviluppata la vista. Superano in lunghezza i topi domestici, poiché raggiungono anche i 17 centimetri per un peso inferiore, massimo di 17 grammi. Le loro zampe a cinque artigli li rendono particolarmente aggressivi, soprattutto con gli insetti di cui si nutrono. Ma in realtà anche per l’uomo possono esserci dei pericoli: le mascelle producono un veleno letale per gli altri roditori, e molto fastidioso per l’umano. Inoltre la morsa del toporagno è piuttosto stretta, quindi è bene starsene alla larga!

Topo selvatico

Topo selvatico
Esemplare di topo selvatico

Il suo corpo e la sua coda hanno quasi la stessa lunghezza, di circa 9 cm ciascuna. Il manto marroncino o grigio può presentare sulla zona della pancia una macchia gialla. Inoltre le sue orecchie hanno una forma tondeggiante e occhi grandi e neri, oltre ad avere le zampe posteriori decisamente più lunghe di quelle anteriori. Ha una particolarità davvero sorprendente: pur di sfuggire a chi tenta di acciuffarlo, questo topo è in grado di spezzarsi la coda per scappare alla morsa.

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Topi domestici: come si distinguono

Quando si intende ‘topo da compagnia’ è improprio parlare di ratto: a differenza dei secondi, i primi hanno una lunghezza decisamente inferiore che non supera i 10 centimetri. I ratti invece partono dai 13 cm fino ad arrivare anche ai 27 cm: una bella differenza! Ma tra topolini domestici come si distinguono gli uni dagli altri? In base al colore del loro pelo.

Albino: pelo bianco candido e occhi rossi dovuti ad albinismo. Il tipico topo da laboratorio

topo albino
Esemplare di topo albino

Bone: stesso pelo bianco ma senza la malattia genetica sopracitata, di conseguenza hanno occhi neri.

topo bone
Esemplare di topo bone: gli occhi sono neri

Blue: il suo pelo grigio ha delle sfumature blu

Russian blue topo
Esemplare di topo russian blue

Beige: il colore del manto somiglia a un bianco sporco

topo beige
Esemplare di topo Beige

Dove: il pelo è grigio chiaro

Topo Dove
Esemplare di topo Dove

Recessive Yellow: il manto oscilla tra varie sfumature di rosso fino al color sabbia scuro, giallognolo.

Recessive yellow
Esemplare di Recessive Yellow

Come prendersi cura di un topolino domestico

Una volta adottato noterete che il topolino domestico è davvero di grande compagnia, grazie alla sua simpatia e socievolezza. Amano stare insieme agli umani e hanno sempre tanta vitalità, se vivono nelle condizioni ottimali. Come rendere la loro vita sana e lunga, fino a 3-4 anni? Attraverso una corretta alimentazione e con piccoli accorgimenti.

Cibi adatti

Sono animali onnivori, dunque mangiano di tutto ma ciò non vuole dire non curare la loro dieta. Nei negozi per animali è facile trovare dei sacchetti di mangimi fatti apposta per loro: il tutto è a base di cereali. Inoltre prediligiamo sempre alimenti freschi come le verdure, come sedano, carote, ravanelli, zucchine, zucca. Inoltre non dimentichiamo talvolta qualche pezzo di formaggio, un po’ di uova e carne, come il prosciutto cotto. Come ci sono gli alimenti da evitare per cani e gatti, anche i topolini devono assolutamente stare alla larga dal cioccolato, oltre che dagli agrumi, frutta secca e carne cruda. Preoccupiamoci sempre di riempire il contenitore dell’acqua.

Cure e attenzioni

Non si tratta di un cane o un gatto, ma anche il topolino ricerca le attenzioni del padrone. E’ importante che abbia un contatto con la mano umana, che dovrà saperlo maneggiare con cura senza stritolarlo poiché potrebbe farsi male. Facciamo in modo che ci conosca gradualmente per evitare che possa spaventarsi: da solo si convincerà a salire sulla mano. Inoltre non dimentichiamo la cura e la pulizia del suo ambiente: è utile cambiare la carta di giornale che ricopre il fondo della gabbietta ogni giorno, per evitare che i bisogni si accumulino e possano creare infezioni e malattie.

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F.C.

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