Conosci il topo canguro? Si tratta di un animale dal nome e dall’aspetto particolare: scopriamo di più su questo curioso roditore.
Già il nome è tutto un programma: il topo canguro. Del resto, il suo aspetto ricorda un bizzarro incrocio tra un roditore e un marsupiale, grazie alle sue lunghe zampe posteriori. Chi è questo simpatico esserino, dove vive e di cosa si nutre? Scopriamolo insieme, valutando se è possibile adottarlo come animale domestico.
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Il topo canguro appartiene alla famiglia degli Eteromiidi, che include roditori di piccole e medie dimensioni, provenienti dal continente americano. Nonostante il nome, in realtà, questo animale ha poco da spartire con i marsupiali.
L’unica caratteristica che condivide con i canguri, infatti, sono lunghe zampe posteriori, che gli permettono di spostarsi saltando. Con i suoi balzi, questo roditore riesce a raggiungere oltre un metro di altezza.
Le zampe anteriori del topo canguro, invece, sono più piccole e servono per afferrare il cibo. Anche la lunghezza della coda dell’animale non è indifferente: infatti, essa misura la metà delle dimensioni del corpo del roditore, che si aggirano intorno ai 16 cm.
In particolare, questa parte del corpo serve sia per mantenere l’equilibrio durante i salti, sia come zona in cui accumulare riserve di grasso. Tuttavia, non è ancora stato accertato che il topo canguro appartenga alla categoria degli animali che vanno in letargo.
Dove vive il topo canguro? Questo animale abita in zone aride e pre-desertiche, come gli ambienti della California e del Nevada. Infatti, grazie al colore del suo manto, di tonalità grigio-avana, è perfettamente in grado di mimetizzarsi tra la sabbia.
Questo roditore si adatta molto bene ai climi aridi e secchi. Per proteggersi dai suoi predatori, scava dei rifugi nella sabbia, distribuendoli in maniera strategica in varie zone del suo territorio. Del piccolo animale si nutrono donnole, coyote, rettili e rapaci notturni, come il gufo.
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Di cosa si ciba questo piccolo roditore? La sua alimentazione è principalmente granivora, ovvero costituita da semi, radici e foglie. Inoltre, può nutrirsi occasionalmente di insetti. Vivendo in un ambiente arido, come tutti gli animali del deserto non ha bisogno di bere.
Infatti, riesce a assorbire i liquidi necessari direttamente dai cibi ingeriti. Oltre ad accumulare scorte alimentari nella coda, ha l’abitudine di conservare il cibo all’interno delle proprie tane, disseminate in vari punti del suo territorio.
In questo modo, se un animale dovesse scovare uno dei suoi nascondigli, questo piccolo e astuto roditore non rischierebbe di rimanere completamente senza scorte.
Sei rimasto incantato da questo simpatico piccoletto e stai pensando di adottarlo come animale domestico? In questo caso, devi sapere che il topo canguro è ben diverso dai comuni topolini domestici.
Infatti, si tratta di un animale selvatico. La maggior parte degli esemplari venduti, quindi, sono stati catturati. Essendo nati liberi, questi roditori non sono propensi al contatto con l’uomo. Inoltre, le esigenze del topo canguro sono numerose e difficili da soddisfare in cattività.
Ad esempio, l’animale ha bisogno di esposizione al calore e alla luce del giorno, oltre che di ampio spazio a disposizione, in cui muoversi, correre lunghe distanze e poter fare esercizio fisico. Anche la sua dieta è problematica, in quanto è a base di radici e semi degli Stati Uniti.
Oltre alla gestione impegnativa del topo canguro, tieni in considerazione che un animale selvatico in fase di cattura potrebbe morire dallo spavento. Tra gli ulteriori fattori per cui è altamente sconsigliato adottare un topo canguro come animale domestico c’è il fatto che si tratta di una specie a rischio di estinzione.
Laura Bellucci
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