Vittime di pregiudizi, i topi sono creature davvero sorprendenti: secondo una ricerca scientifica si tratta di animali altruisti.
Associati allo sporco e alle malattie, i ratti suscitano senso di repulsione e, in molti casi, un vero e proprio terrore atavico. Basta approcciarsi a queste creature spogliandosi dei pregiudizi, però, per scoprire quanto in realtà di tratti di animali ricchi di qualità che abbiamo sempre creduto appartenessero esclusivamente alla nostra specie o, al massimo, a cani e gatti. Una ricerca scientifica, infatti, ha scoperto che i topi sono altruisti: ecco cosa sapere.
I ratti sono tra le specie più utilizzate per condurre sperimentazioni spesso dolorose e non necessarie.
Un’argomentazione estremamente profonda e condivisibile con cui Peter Singer, filosofo e saggista, autore del volume Liberazione Animale, confuta le eventuali giustificazioni a sostegno della sperimentazione animale fa leva su due ipotesi:
“[…] o l’animale non è come noi, nel qual caso non c’è ragione di eseguire l’esperimento; oppure l’animale è come noi, nel qual caso non dovremmo eseguire su di lui un esperimento che verrebbe considerato atroce se eseguito su un essere umano“.
Gli animali sono come noi? Nel tentativo di rispondere a questa domanda, una ricerca scientifica ha messo in luce come i topi siano animali altruisti: al proprio tornaconto personale, infatti, preferiscono il benessere di un compagno.
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Un team di ricercatori giapponesi della Kwansei Gakuin University ha condotto un esperimento per verificare se l’altruismo fosse una qualità propria dei ratti.
Gli animali sono stati posti all’interno di una scatola con due scompartimenti, separati da una parete trasparente.
Da un lato, un topo veniva messo all’interno di una pozza d’acqua e doveva nuotare per mantenersi a galla.
Dall’altro, un suo compagno osservava la scena e aveva la possibilità di aprire una sola tra due porticine: quella che avrebbe permesso al compagno di salvarsi dal rischio di annegamento, o una che gli avrebbe consentito di raggiungere un goloso pezzo di cioccolato.
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Incredibile ma vero, nell’80% dei casi, i ratti hanno preferito rinunciare al cibo per aiutare il proprio compagno.
In particolare, gli studiosi hanno osservato che gli esemplari che agivano più velocemente, salvando tempestivamente il topo nella pozza d’acqua, erano gli stessi che, in precedenza, si erano trovati nella stessa condizione di pericolo del compagno.
Questo lascia intendere che i ratti siano in grado di associare il proprio vissuto a quello dei loro compagni di specie, mettendosi nei loro panni e sviluppando un senso di empatia nei loro confronti.
Secondo gli autori dell’esperimento, quindi, l’altruismo potrebbe avere basi biologiche, condivise non solo dai membri della specie umana, ma anche da altri animali.
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