Ti sei mai chiesto perché i canguri hanno tutti quei muscoli? La risposta è sorprendente! Scopri la muscolatura di questi marsupiali.

Ti sei mai chiesto perché i canguri hanno tutti quei muscoli? In questo articolo, andremo alla scoperta di come funziona la straordinaria muscolatura di questi marsupiali australiani.
Un vero capolavoro della natura che permette loro di compiere salti spettacolari, sfuggire ai predatori e vivere in un ambiente tanto impegnativo quanto affascinante.
Perché i canguri hanno tutti quei muscoli?
I canguri sono tra gli animali più affascinati dell’Australia, sono simbolo di agilità, forza e resistenza. Ma perché i canguri hanno tutti quei muscoli?

Il loro modo di muoversi è davvero speciale, invece di camminare o correre, saltano con grande potenza, coprendo lunghe distanze con sorprendente facilità.
Questo incredibile salto, è possibile grazie ai loro muscoli forti e a un sistema di movimento molto efficiente.
Ciò che rende ancora più impressionante il loro modo di muoversi, è la capacità di farlo con pochissima fatica.
Ogni volta che saltano, i tendini delle zampe immagazzinano energia elastica, che viene poi rilasciata nel salto successivo.
Questo, aiuta i canguri a muoversi senza sforzarsi troppo, permettendo loro di percorrere lunghe distanze senza stancarsi.
È un adattamento perfetto per vivere nell’ambiente ampio e arido che è il territorio australiano.
Le zampe e i tendini: la vera forza dei canguri
Le zampe posteriori di canguri sono vere meraviglie della natura, sono forti elastiche e perfette per saltare.

I muscoli delle cosce e dei quadricipiti, forniscono la spinta iniziale, mentre quelli del polpaccio completano il salto, estendendo la caviglia.
Ma ciò che rende davvero speciali i canguri, sono i loro tendini elastici che agiscono come molle naturali.
Quando atterrano, i tendini si allungano per assorbire l’energia dell’impatto e poi nella fase successiva, rilasciano questa energia permettendo loro di saltare di nuovo e con pochissimo sforzo.
Grazie a questa struttura unica delle zampe e all’aiuto della coda per l’equilibrio, i canguri possono raggiungere una velocità superiore ai 60 km/h e compiere salti, lunghi fino a 9 metri in un solo balzo. Insomma, una combinazione perfetta di forza e agilità.
Il ruolo speciale della coda dei canguri
La coda dei canguri, non è solo una parte del corpo, ma un vero e proprio strumento che li aiuta nei movimenti e nella sopravvivenza, essendo un organo forte e flessibile.
Quando i canguri saltano, funziona come un bilanciere mantenendoli in equilibrio e permettendo loro di controllare con precisione la direzione.
Inoltre, quando si spostano sulle quattro zampe, diventa una quinta gamba spingendo il corpo in avanti e rendendo il movimento più fluido.
Anche nei combattimenti, la coda risulta fondamentale, in quanto durante le lotte tra maschi, funge da supporto per sollevarsi sulle zampe posteriori e dare dei potenti calci.
In altre parole, un vero e proprio strumento che permette loro di muoversi con grande forza, equilibrio e precisione.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema >>>Canguri, possono comunicare con gli esseri umani: ecco come ci riescono
Diversi tipi di canguri: da quello più forte al più debole
Non tutti i canguri hanno la stessa struttura muscolare e di conseguenza non hanno la stessa forza.
Esistono diversi tipi di questi marsupiali e a seconda di dove vivono, hanno una struttura fisica differente.
Il canguro rosso (Macropus Rufus) è il più forte a livello muscolare, grazie alla sua grande dimensione e a muscoli estremamente potenti nelle zampe posteriori.
I suoi quadricipiti e i suoi polpacci, gli permettono di compiere salti lunghissimi con facilità, mentre la coda lo aiuta a mantenere l’equilibrio e a sostenere la forza nei combattimenti.
Al contrario, il canguro delle Paludi (Macropus palustris) ha una struttura più leggera, adatta al suo ambiente fangoso.
Pur essendo agile, non ha la stessa potenza nei salti e i movimenti rapidi del canguro rosso. Inoltre, si sposta in modo più lento e meno esplosivo.