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Tartarughe, non tutte si possono tenere a casa: quelle domestiche e quelle vietate per legge

Ci sono specie di tartarughe che non si possono tenere in casa perché vietate per legge, mentre altre che sono domestiche. Ecco quali sono.

Tartaruga Testudo graeca (Pixabay – Canva – Amoreaquattrozampe.it)

Tra gli animali domestici più amati troviamo le tartarughe. Questi piccoli rettili si distinguono in oltre 300 specie in tutto il mondo. La maggior parte sono di terra, mentre alcune sono d’acqua.

Questo vuol dire che, in base a dove vivono, hanno le loro caratteristiche e le loro esigenze specifiche. Moltissime persone, invece di un cane o di un gatto, preferiscono tenere in casa una o più tartarughe.

Attenzione, però: quando si parla di tartarughe, non tutte si possono tenere in casa. Questo concetto è essenziale per conoscere quelle che effettivamente sono domestiche e quelle che sono, invece, vietate per legge.

Alcune specie sono protette, la legge ha stabilito delle regole ben precise. Quindi, è assolutamente fondamentale avere tutte le informazioni prima di allevare in casa o in giardino una tartaruga. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sull’argomento.

Tartarughe, non tutte si possono tenere a casa: cosa dice la legge su questi rettili

Ci sono diversi motivi che portano una persona ad avere una tartaruga in casa: può averla acquistata in un negozio, forse l’ha ricevuta in regalo oppure le è capitato di trovarla per caso.

Piccola Testudo hermanni boettgeri (Adobe Stock – Amoreaquattrozampe.it)

Diciamo subito che la prima regola da tenere sempre presente è non prendere una tartaruga trovata per strada o in qualsiasi altro ambiente.

Le scelte in questo caso sono solamente due: spostarla se si trova in pericolo, ad esempio spostandola dall’asfalto all’erba; chiamare i Carabinieri Forestali se è ferita o in condizioni particolari.

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Prendere dal suo habitat naturale una tartaruga è punibile con sanzioni, anche molto salate, o, addirittura, con l’arresto. Molto dipende dalla specie del rettile, naturalmente.

Negli altri casi, quindi se acquistata o se ricevuta in regalo, la prima cosa da fare è informarsi sulla specie alla quale appartiene l’animale. Questo è il primo passo per capire se si può tenere o se si tratta di una specie che non può, per legge, stare in un ambiente domestico.

In secondo luogo, conoscere la specie e le caratteristiche permette di prendersene cura nel modo corretto. Ogni tipo di tartaruga ha dei bisogni e un’alimentazione specifici.

Quali sono le tartarughe di terra e d’acqua che si possono considerare animali domestici

Ci sono due tipi di tartarughe: quelle di terra e quelle d’acqua. Tra queste ce ne sono alcune specie che sono da considerare a tutti gli effetti animali domestici e sono molte le persone che se ne prendono cura nella loro casa o nel proprio giardino.

Testudo horsfieldii (Adobe Stock – Amoreaquattrozampe.it)

Le tartarughe di terra considerate animali domestici sono:

  • tartaruga greca o Testudo graeca: rettile che inizialmente era diffuso in Europa e Africa, ma ad oggi presente in tutto il mondo, è vegetariana;
  • tartaruga di Horsfield o Testudo horsfieldii: ghiotta di piante, in letargo in inverno, lunga non più di 20 cm;
  • tartaruga di terra o Testudo hermanni boettgeri: la più diffusa nelle case, erbivora;
  • tartaruga sarda o Testudo marginata: arriva a 30 cm di lunghezza, erbivora che va in letargo in inverno.

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Tra le tartarughe d’acqua, invece, è preferibile scegliere sempre quelle d’acqua dolce. In particolare:

  • Tartaruga del muschio comune (Sternotherus odoratus): specie semi-terrestre dell’America del Nord;
  • Tartaruga palustre punteggiata (Clemmys guttata): semi-acquatica e carnivora che necessita di uno spazio molto grande;
  • Tartaruga palustre dipinta (Chrysemysemys picta): ha bisogno di un acquario molto grande e va in letargo quando le temperature scendono sotto i 10 gradi;
  • Tartaruga dal ventre rosso a collo corto (Emydura subglobosa): specie dell’Australia, carnivora che va in letargo nella stagione fredda.

Le tartarughe marine sono a rischio di estinzione, quindi, è preferibile non tenerle in casa.

Le tartarughe da non tenere in casa e le specie da denunciare

Alcuni esemplari non possono assolutamente essere venduti e distribuiti. Mentre per alcuni è necessario avere tutta la documentazione e denunciarne il possesso.

Trachemys scripta (Pixabay – Amoreaquattrozampe.it)

Occorre fare particolare attenzione alle specie esotiche. Dal 2018 è entrata in vigore una norma che vieta il possesso della tartaruga dalle orecchie rosse come si vede in foto.

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Il nome scientifico è Trachemys scripta. Tutte le sottospecie sono sottoposte al divieto di riproduzione, distribuzione, vendita e rilascio in natura.

Chi già possiede questo tipo di tartaruga, ovviamente, compresi tutti gli incroci, deve denunciarne il possesso al Ministero dell’Ambiente ma può continuare a tenerle.

Diana Cavalieri

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Diana Cavalieri

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