Quando una tartaruga è domestica e vive in casa, va in letargo oppure no? Se te lo stai chiedendo, qui troverai la risposta.
Con l’arrivo dei mesi freddi, molti proprietari di tartarughe si chiedono se i loro piccoli amici vadano in letargo anche in casa. La risposta non è scontata, poiché dipende dal tipo di tartaruga e dalle condizioni ambientali che possiamo offrire loro. Scopriamo insieme quali sono le regole da seguire e i rischi da evitare per garantire il benessere delle nostre tartarughe durante l’inverno.
Le tartarughe sono animali ectotermi, ovvero la loro temperatura corporea varia in base alla temperatura dell’ambiente circostante. In natura, quando il clima si fa più freddo, molte tartarughe iniziano a prepararsi per il letargo, una fase durante la quale rallentano il metabolismo, smettono di nutrirsi e restano quasi immobili. Questo meccanismo di sopravvivenza permette loro di risparmiare energie e proteggersi dal freddo, sopravvivendo alla mancanza di cibo invernale.
Ma cosa succede se la tartaruga vive con noi in casa? La questione del letargo domestico dipende in gran parte dalle condizioni ambientali. Nelle nostre case, solitamente, la temperatura è mantenuta stabile tra i 18 e i 22 °C, molto più alta rispetto ai 5-10 °C necessari affinché la tartaruga entri in letargo. Di conseguenza, le tartarughe non vanno in letargo in casa, ma rischiano invece di entrare in uno stato di ipotermia, caratterizzato da apatia e mancanza di appetito. Questo può essere pericoloso e portare l’animale a una lenta sofferenza.
Se la tua tartaruga sembra letargica in casa, probabilmente non sta andando in letargo ma soffre di freddo. In questo caso, è importantissimo aggiungere al terrario lampade riscaldanti e termostato, mantenendo la temperatura intorno ai 26 °C con un punto caldo che raggiunga i 30 °C.
Se decidi di far fare il letargo alla tua tartaruga di terra in casa, devi predisporre uno spazio adatto. Trova una zona con una temperatura stabile tra 5 e 10 °C, come una cantina o un garage riparato. Prepara una scatola di legno o cartone riempita di terriccio leggermente umido e ricoperta di foglie secche o trucioli di legno. Assicurati di fare dei buchi per permette l’entrata di aria, poi copri il contenitore per evitare intrusioni da parte di roditori o altri animali domestici che potrebbero far del male alla tartaruga.
Prima di mettere la tartaruga in letargo, è fondamentale che abbia digiunato per almeno un mese per svuotare l’intestino. Qualsiasi residuo di cibo potrebbe infatti causare infezioni durante il periodo di inattività. Ma non tutte le tartarughe, come abbiamo detto all’inizio, vanno in letargo. Ad esempio per le tartarughe d’acqua, come la Trachemys, il letargo domestico è praticamente impossibile da realizzare.
In natura, queste tartarughe si immergono nei laghetti o nei fiumi e si nascondono sotto foglie e detriti per mantenere una temperatura stabile tra i 5 e i 10 °C. Riprodurre queste condizioni in casa è difficile, poiché sarebbe necessario un acquario con una profondità di almeno un metro e una temperatura dell’acqua molto bassa. In casa, le tartarughe d’acqua non dovrebbero mai entrare in letargo, ma è necessario garantire loro un ambiente riscaldato con lampade e riscaldatori per mantenere la temperatura ideale dell’acqua sopra i 24 °C.
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