Tartarughe di terra tutto quello che c’è da sapere
Non solo cani e gatti fanno parte dell’universo degli animali domestici. Anche le tartarughe di terra sono una simpatica compagnia, dal carattere docile e creature tranquille. Ovvero, animali ideali per chi ama la calma e rilassarsi in giardino o in terrazza.
Tuttavia, come ogni specie, le tartarughe di terra hanno delle specifiche esigenze etologiche e delle abitudini per restare in buona salute e in cattività hanno delle esigenze di spazio che bisogna considerare
Indice
Esistono diverse razze di tartarughe di terra e tra le più comuni troviamo la Testudo Hermanni, la Testudo Graeca e la Testudo Marginata.
La Testudo Hermanni o testuggine di Hermanni
Prende il nome da un medico e naturalista francese. Questa specie è una delle più comuni e diffuse Mediterraneo. Arrivano a 100 anni.
Testudo marginata
E’ di media grandezza, arriva a 45-50 cm. Nota come tartaruga sarda, è presente sia in Sardegna che nel Peloponneso, in Grecia. Le sue squame marginali posteriori sono allungate e ciò la distingue dalle altre specie terrestri.
Testudo graeca
La tartaruga graeca o moresca è molto diffusa nel Mediterraneo, tra Italia, Spagna, Turchia, Grecia, Algeria e in alcune isole del Mediterraneo. Simile alla Hermanni dalla quale si distingue per piccoli prolungamenti cornei presenti ai lati delle zampe.
Dal 1992 è obbligatorio denunciare il possesso di una tartaruga di terra alle autorità competenti, i Carabinieri Forestali o il Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie Minacciate di Estinzione (CITES), in base alla legge 150/92. Tuttavia, dal dicembre 1995 non è più possibile denunciare esemplari appartenenti alla specie. Se la specie non è stata denunciata non esistono sanatorie e il detentore che non ha presentato la denuncia entro la data in vigore è in violazione. La sanatoria non è valida nemmeno per i nuovi nati,.
Il decesso dell’animale deve essere segnalato alle autorità, entro 10 giorni dalla morte della tartaruga.
Oggigiorno, non è possibile acquistare esemplari di tartarughe di terra, né cedere e adottare gratuitamente, se non denunciati. Per acquistare, donare o adottare una tartaruga è pertanto fondamentale presentare un’istanza al Servizio Certificazione CITES che fornirà l’apposita certificazione senza la quale si incorre nel reato di bracconaggio o traffico di animali esotici.
Il costo di un esemplare di tartaruga di terra può variare dai 100 ai 200 euro, variabili anche in base alla razza di tartaruga. L’acquisto può essere effettuato solo presso allevamenti specializzati.
Come ogni animale, è importante conoscere la specie, le sue esigenze, la sua alimentazione e le cure necessarie prima di accoglierlo in casa. E’ fondamentale garantire le esigenze della specie, curando ogni aspetto per una giusta sistemazione.
Si tratta di una specie che non sopporta il freddo umido. Le tartarughe necessitano un luogo asciutto e spazioso. Laddove non è possibile la luce solare diretta, sarà pertanto fondamentale installare nell’ambiente destinato alla tartaruga, una lampada a raggi UVB che contribuiscono alla sintesi di vitamina D, in modo che la tartaruga possa assimilare il calcio.
L’ideale è che la tartaruga abbia a disposizione un ambiente dove possa esporsi liberamente al sole.
Garantire anche zone ombreggiate dove possa trovare un riparo quando il caldo è eccessivo.
L’area esterna destinata alla tartaruga deve essere recintata e protetta da eventuali minacce di predatori.
E’ importante che la tartaruga abbia sempre acqua fresca a disposizione per la corretta idratazione. La ciotola deve essere bassa, con una profondità che non superi i 2 centimetri, per evitare che possa annegare.
E’ inoltre da considerare che le tartarughe terrestri raggiungono grosse dimensioni per cui si deve valutare con attenzione la possibilità di realizzare uno spazio adeguato all’aperto d’estate e chiuso d’inverno.
L’alimentazione della tartaruga di terra è prevalentemente vegetale. La tartaruga di terra è erbivora anche se in natura capita che si cibi di artropodi come le chiocciole, soprattutto in periodi di aridità dell’habitat naturale.
La dieta deve essere variegata e si basa su verdure fresche e frutta (in piccola percentuale).
Le quantità di erba e foglie e di ortaggi e frutta devono variare e non vanno somministrati in misura uguale.
E’ importante fare attenzione ai pesticidi e fertilizzanti, per cui controllare la provenienza e lavare bene prima di somministrare alle tartarughe.
La tartaruga di terra ha bisogno di una dieta che si basa su molto calcio e poco fosforo, per questo non tutti i vegetali sono adatti per la sua dieta. Favorire pertanto alcune erbe ricche di calcio e povere di fosforo e che possono essere ingerite in grande quantità.
Tra le altre erbe e foglie si annoverano la Forbicina, la foglia del fico d’india, la Piantaggine, l’Erba Medica, la Lupinella e il Crespigno.
La somministrazione della frutta e degli ortaggi va ridotta a 1-2 volte al mese in piccole quantità.
Ortaggi:
Frutta:
Cocomero– E’ ottimo per le tartarughe, in quanto ricco di calcio, privo di grassi e povero di azoto. Contiene molta acqua e zucchero, per cui va somministrato con moderazione.
Chicchi d’uva– Hanno un buon rapporto calcio-fosforo e sono poveri di grassi. Come tutta la frutta va somministrato con moderazione.
Ananas- essendo privo di grassi è un buon dessert per le tartarughe. Pulire bene la fetta per evitare di ferire l’animale e tagliare a piccole porzioni.
Tra gli altri frutti consentiti sempre in quantità moderata: ciliegia, fico, fragola, kiwi, lampone, mela, pera, melone e prugna.
La tartaruga di terra purtroppo non evita i cibi che le fanno male e tende a mangiare qualsiasi cosa. Tuttavia ci sono alimenti nocivi per la sua salute anche letali in grandi quantità.
Sono assolutamente vietati:
Ci sono alcuni sintomi che indicano un problema di alimentazione, tra i quali la deformazione del carapace. Gli scuti ovvero i quadretti che formano la carapace non sono più lisci ma iniziano a formare piccole piramidi. La carapace assume un effetto bombato e ciò indica che l’alimentazione è sbagliata per cui gli organi della tartaruga sono a rischio.
Nel periodo invernale, la tartaruga va in letargo, per poi risvegliarsi a primavera. Disporre una casetta o un riparo dove possa riposarsi nell’arco di questo periodo senza essere disturbata.
Tuttavia, considerando il clima mite mediterraneo o quando si tratta di tartarughe in cattività, non si parla propriamente di letargo quanto di un periodo di sonnolenza e inappetenza per cui vi è un rallentamento delle funzioni vitali.
Leggi anche–>La tartaruga si risveglia dal letargo: cosa fare e cosa evitare
Infine, è fondamentale ricordare che la tartaruga terrestre è un animale longevo che arriva a 100 anni, a differenza delle tartarughe di acqua che vivono 30 anni di media. Per questo è importante pensare anche al futuro della tartaruga.
Inoltre, anche se sembra meno impegnativa rispetto ad altre specie, la tartaruga terrestre richiede un impegno economico sia per la sistemazione dell’ambiente come il terrario o terracquario che per le cure veterinarie che siano controlli periodici o in caso di imprevisti come malattie o incidenti. Non vi sono molti veterinari specializzati anche se ormai la medicina dei rettili fa prova di cure avanzate. E’ dovere curare un esemplare che sta male.
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C.D.
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