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Tartarughe di acqua dolce: tutte le specie esistenti in natura

Quante specie esistono di tartarughe di acqua dolce? Ecco tutte le tipologie e le relative caratteristiche per guidarti alla scelta della tartaruga che fa per te.

Due esemplari di tartarughe di acqua dolce

Hai pensato di arricchire la tua casa con un bel terracquario che ospiti simpatiche tartarughe d’acqua? Bene, ma la cosa fondamentale da considerare è che si tratta di esseri umani e non vanno trattati come oggetti d’arredamento. Quindi prima di adottarne una è necessario valutare coscientemente se si ha la possibilità di prendersene cura, e non soltanto dal punto di vista economico. Le tartarughe d’acqua dolce hanno le loro esigenze e bisognerà fare attenzione per evitare il rischio di infezioni e morti precoci. Un rettile di questo tipo infatti può vivere, in condizioni ottimali, anche fino a 10 anni di età. Dipende da noi e da quanto impegno avremo per la loro cura e conservazione.

Tartaruga d’acqua: qualche consiglio utile per allevarle

Questi rettili hanno delle esigenze biologiche ben precise e sta al padrone rendere il loro ambiente abitabile e badare alla loro conservazione e alimentazione. E’ fondamentale che la vasca sia abbastanza grande per contenere una o più esemplari di tartarughe, che tendono a crescere e aumentare di dimensioni. E’ preferibile che l’acqua all’interno della vasca sia piovana o minerale, e che sia riscaldata da lampade a raggi UVA e UVB. Inoltre è necessaria una pulizia costante dell’ambiente per evitare il deposito di residui di cibo al suo interno: a tal proposito esistono vasche con apposite pompe di filtraggio. Per la loro alimentazione basteranno pesce, verdure e qualche filo d’erba. Infine per favorire il letargo della tartaruga almeno una volta ogni due anni è necessario abbassare gradualmente la temperatura dell’acqua in inverno e fare in modo che possa risvegliarsi al sole della primavera.

Tartarughe di acqua dolce: tutte le specie in natura

Abbiamo pensato di adottarne una in casa con noi ma non sappiamo quale tartaruga fa al caso nostro. Innanzitutto è bene specificare che esse si distinguono per le macchie ai lati del corpo e per alcune caratteristiche dell’aspetto fisico, come ad esempio gli occhi. Ecco nel dettaglio qualche curiosità in più sulle varie specie di tartarughe presenti in natura e facilmente acquistabili in commercio.

Trachemys scripta scripta

trachemys scripta scripta: caratteristiche

Detta anche: tartaruga dalle orecchie gialle o anche ‘scivolatrice dal ventre giallo’, questa testuggine ha le sue origini in America del nord, negli USA. Dal nome è facile intuire le sue caratteristiche: queste tartarughe hanno delle macchie gialle sulle guance. Il carapace, parte dell’esoscheletro ovvero la parte esterna della testuggine, cambia colore a seconda dell’età: quando è giovane è verde scuro per poi scurirsi fino al nero in età adulta, soprattutto nel sesso maschile. I maschi raggiungono i 15 cm mentre le femmine anche i 25 cm: il sesso dipende dalla temperatura cui sono esposte le uova. Esse infatti se deposte in luoghi con temperature inferiori ai 27˚ daranno alla luce dei maschi, mentre le femmine hanno bisogno di un calore pari o superiore ai 30˚. L’età media in libertà non supera i 20 anni, mentre in cattività può arrivare a superare la soglia dei 40. Amano il sole e sono rettili onnivori.

Trachemys scripta elegans

trachemys scripta elegans

Anche questa testuggine proviene dall’America, e precisamente dall’Illinois fino al Golfo del Messico ma la sua esportazione in Europa, Asia e Australia ha permesso di conoscerla anche qui. Ama laghi, fiumi e corsi di acqua, tanto è vero che è nata sulle sponde del Mississippi: d’estate si rifugia in buche scavate da lei stessa nel fango oppure nei boschi ed erba alta per trovare refrigerio. Non resiste a temperature inferiori ai 3˚, quindi in inverno è importante tenerla al coperto. Deve il suo soprannome di ‘testuggine dalle orecchie rosse’ grazie alle macchie presenti ai lati della testa. Il carapace negli esemplari giovani è verde acceso, per poi diventare marrone in età adulta fino a scurirsi completamente nel nero soprattutto nei maschi. Questi ultimi si distinguono dalle femmine grazie alla coda lunga, robusta e grossa alla base. Le unghie della femmina saranno più corte di quelle maschili e il carapace è più bombato rispetto a quello piatto del maschio. Si tratta di testuggini onnivore, capaci di nutrirsi anche di piccoli invertebrati e vertebrati: prediligono pesce di fresco di lago o di fiume, e con l’età adulta sarà possibile aggiungere alla dieta vegetali e erbe come radicchio, cicoria e basilico (da evitare l’insalata).

LEGGI ANCHE: Come allevare tartarughe di acqua dolce: breve guida pratica

Trachemys scripta troostii

trachemys scripta troostii

Soprannominata ‘dalle orecchie arancioni’, ma il suo nome deriva dal naturalista americano che la studiò, Gerard Troost di Nashville, luogo dove è stata ritrovata. Si differenzia dalla Tarchemys scripta elegans perché le striature colorate sopra la membrana timpanica hanno delle sfumature tendenti all’arancione. Ha caratteristiche esteriori simili alla compagna dalle orecchie gialle: carapace verde acceso nei giovani, che tende a scurirsi nel marrone e nel nero in età adulta. Le differenziazioni di sesso sono evidenti in base alle caratteristiche della coda: lunga, robusta e grossa nei maschi e unghie più corte nella femmina. Il carapace sarà più bombato nella specie femminile e il piastrone sarà giallo con macchie marroni scuro che prenderanno la forma a goccia col passare dell’età. Amano la luce solare diretta, quindi sopportano temperature dai 25˚ ai 30˚ e si nutrono prevalentemente di alghe, girini e gamberetti.

Carettochelys insculpta

Carettochelys insculpta

Il cosiddetto ‘naso di porcello o muso di porco’ caratterizza questa tartaruga della Nuova Guinea e Australia. La tipologia di muso consente loro di respirare sott’acqua. Raggiunge dimensioni notevoli se si pensa che la lunghezza varia dai 70 ai 75 cm e il peso raggiunge anche i 25 kg. Ha un aspetto esteriore che la differenzia notevolmente dagli esemplari sopra-descritti: ha arti larghi e pinniformi, con unghie relativamente corte e il suo carapace non è duro. Infatti la loro particolarità consiste nella pelle morbida che le ricopre. Sono predatori e si cibano volentieri di prede che si trovano in acqua come pesciolini, ma anche chiocciole, frutti e foglie di Ficus.

Clemmys guttata

Clemmys guttata

Si tratta di una tartaruga semi-acquatica che mantiene dimensioni piccole che oscillano dagli 8 ai 15 cm. Prende il nome grazie alla parte superiore che le ricopre: è nera o blu scuro ma è caratterizzata da puntini rotondi e gialli. Queste macchie ricoprono anche la testa, il collo e gli arti- la forma del piastrone specifica il sesso e anche la colorazione del mento e degli occhi: il maschio infatti ha mento abbronzato, occhi marroni e coda lunga e spessa. Le femmine invece hanno il mento giallo, occhi arancioni e coda più corta del maschio; inoltre hanno una quantità di macchie gialle superiori rispetto agli esemplari dell’altro sesso. Per adottarne una è necessario informarsi che non sia frutto di traffici illegali e, dopo essere certo della provenienza, bisognerà avvertire le autorità competenti della sua detenzione.

Sternotherus carinatus

Sternotherus carinatus

La tartaruga del maschio carenata è molto diffusa in commercio grazie alle sue dimensioni ridotte: infatti non supera quasi mai i 16 cm di lunghezza. Il carapace è duro e caratterizzato da ‘disegni’ detti scuti cornei. Ha una forma leggermente bombata e le pareti sembrano cadere ripidamente ai lati per poi finire ai lati con una dentellatura piuttosto pronunciata. Il piastrone invece è giallo e ha una composizione più omogenea, la testa, il collo e sono di un marrone chiaro e cosparsi di macchie nere; i piedi sono palmati e hanno un muso sporgente con narici grandi e pronunciate. Come per gli esemplari precedenti il sesso della tartaruga ha delle caratteristiche specifiche: la coda nei maschi è più larga e scuti della parte posteriore poco pronunciati, mentre le femmine hanno una coda piccola e scuti più evidenti. La caratteristica più sgradevole di questa testuggine è il cattivo odore che emana quando avverte il pericolo: probabilmente usa la puzza come arma di difesa!

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F.C.

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Antonio Papa

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