La tartaruga Kinosternon subrubrum o tartaruga scatola, un rettile che ha qualcosa in comune con la puzzola. Ma cosa? Scopriamolo insieme.
La Kinosternon subrubrum o tartaruga scatola, in comune con la puzzola ha un atteggiamento che assume in fase di difesa, ossia la possibilità di sprigionare un liquido maleodorante che allontana il predatore.
La tartaruga scatola è una tartaruga a cui piace essere attiva di notte, mentre di giorno preferisce nascondersi e dormire. È molto sfuggente, ama molto insabbiarsi oppure nascondersi sotto le piante mimetizzandosi.
Sembrerebbe timida ma sta di fatto che come la maggior parte delle tartarughe odia essere maneggiata. Infatti assume il nome di tartaruga scatola, proprio perché in caso di pericolo ritrae di scatto testa, zampe e coda nella corazza, che chiude ermeticamente con i lembi del piastrone munito di due cerniere mobili.
La Kinosternon Subrubrum è la tartaruga più piccola al mondo. Generalmente misura circa 12 cm, anche se è difficile che superino i 10 cm sia per i maschi che per le femmine. Il suo colore è bruno con una varietà di colore più chiaro, ma il carapace può essere di vari colori.
Dal color oliva al marrone chiaro e/o scuro al quasi nero e fino al color giallastro per la Steindachneri. Inoltre può presentare dei punti e/o delle strisce gialle. La testa ha una forma allungata e, osservando la parte superiore si può notare una forma triangolare.
Anche il piastrone è relativamente grande e possiede 2 cerniere mobili, varia molto nei colori, la stessa sottospecie può avere colori che vanno dal nero al giallo, dal rosso fino all’arancio. I suoi scuti pettorali sono divisi e assumono una forma simile ad una V. L’aspettativa di vita di questo animale è di circa 100 anni e le femmine possono produrre uova fino a 50 anni.
La Kinosternon subrubrum o tartaruga scatola, è una tartaruga nord-americana-orientale. È possibile vederla in natura a New York, nel Long Island e per l’intero stato della Florida e la costa del Golfo verso ovest, attraverso tutti gli stati della costa del Golfo, a nord attraverso la valle del Mississipi occidentale tra cui Tenessee e Kentucky, Indiana del sud (colonia isolata nel nord-ovest Indiana) e Illinois, estremo sud est del Missouri, Arkansas e continuando verso ovest attraverso Oklahoma orientale, centrale e Texas.
Mentre in cattività questo rettile ha bisogno di un laghetto di almeno un metro e con un fondo sabbioso e la riva scoscesa. L’allestimento dovrà prevedere una ricca vegetazione e anche dei tronchi e delle radici dove la tartaruga potrà trovare un appiglio per risalire.
Insomma un habitat confortevole dove effettuerà anche il letargo da novembre a marzo, per favorire la riproduzione di questa specie. La femmina al compimento del quarto anno di vita risulta essere sessualmente fertile ma la completa maturità sessuale la raggiungerà solo al compimento del settimo anno di vita.
Mentre il maschio, proprio come abbiamo precedentemente accennato, subito dopo il letargo è più riproduttivo e va in cerca della femmina, per l’accoppiamento.
La femmina successivamente all’accoppiamento deporrà in media circa 4-5 uova e la deposizione può avvenire anche in due tempi a distanza di qualche mese. Dopo 90 giorno avverrà la schiusa e nasceranno i piccoli di circa 3 cm ma già molto resistenti.
La dieta della tartaruga Kinosternon Subrubrum deve essere molto varia, anche se è principalmente un animale carnivoro, saltuariamente si nutre anche di vegetali. Questo rettile predilige i seguenti alimenti: insetti, vermi, camole, lombrichi, grilli, lumachine oltre a molluschi, crostacei, latterini, acquadelle, gamberetti decongelati e qualsiasi altro tipo di pesce d’acqua dolce.
Ancor meglio sarebbe dar loro del pesce vivo, come guppy, pesci neon e alborelle. Mentre una volta al mese, si può somministrare della carne bianca. Inoltre è fondamentale lasciare a disposizione un osso di seppia nell’acquaterrario, principale fonte di calcio, essenziale per il rafforzamento delle ossa.
È consigliabile fornire la dosa del cibo in mattinata in modo tale che potrà trascorrere il resto della giornata al sole il che favorirà la digestione. Un punto da sottolineare riguarda la quantità di cibo, sempre meglio non esagerare e tenere sotto controllo gli esemplari laddove fossero più di uno, sono frequenti le liti per il cibo.
La quantità di cibo si può dosarla secondo la consueta regola: dobbiamo dargliene tanto quanto è grande la loro testa visto che lo stomaco che possiedono ha più o a meno la stessa grandezza. Per i primi 2 anni di età si può alimentare la tartaruga ogni giorno, lasciando sempre un giorno di digiuno alla settimana, dopo 4/5 mesi si può iniziare ad alternare i giorni mentre dopo il secondo anno di età si può alimentare la tartaruga ogni 3 giorni.
Questo perché la tartaruga piccola ha una digestione molto veloce rispetto a quella adulta. E anche l’alimentazione è diversa rispetto a quella adulta, la piccola si nutre di larve di zanzara, piccoli pezzettini tagliuzzati di pesce d’acqua dolce e del pellet piccolo vitaminico.
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