Un episodio di una certa importanza è avvenuto in Puglia, con una tartaruga salvata dai volontari del Centro recupero tartarughe marine WWF di Molfetta, in provincia di Bari. Era stata la Capitaneria di Porto del capoluogo pugliese a richiedere il loro intervento, dopo aver ricevuto una segnalazione nella quale si segnalava la presenza del rettile, una tartaruga della specie Caretta caretta, in un tratto di spiaggia. L’animale era del tutto avvolto dal catrame ma per fortuna respirava ancora. Con tutta probabilità non è stata portata lì dal mare ma si pensa che sia stata abbandonata. La zona interessata dal ritrovamento della tartaturuga salvata ed alla quale è stato dato il nome di ‘Pèce’ si trova subito al di sotto di via Alfredo Giovine. Adesso si trova ospite del Centro Recupero Tartarughe Marine del WWF proprio a Molfetta e continuerà a restare lì in osservazione fino a quando non recupererà le forze. Il fatto è accaduto poco dopo Natale.
Sempre le tartarughe erano finite al centro dell’attenzione in un’altra vicenda risalente a tre anni fa e che ha avuto un risvolto ulteriore il mese scorso, in un caso che riguardava la detenzione illecita di due esemplari di questi animali assieme ad una grossa iguana e ad altre specie esotiche. Sotto accusa è finito un 29enne con la passione per gli animali rari: il giovane ne teneva diversi di loro in casa oltre alla stessa iguana ed alle succitate due tartarughe, appartenenti alla variante dalle guance rosse. In tutti i casi la Legge stabilisce che è illegale ospitare in qualità di animali domestici esseri simili. Il fatto si era verificato proprio in Puglia, nel comune salentino di Tiggiano, in provincia di Lecce.
Invece in un altro recente episodio, decisamente più divertente e scanzonato. Anche stavolta come protagonista ci sono delle tartarughe, precisamente della specie africana. Si chiamano Fiona e Shrek, dal nome del celebre cartone DreamWorks, e sono ospitate nello zoo di Irkutsk, una città della Russia situata in Sibera. Ebbene, le due hanno provato a fuggire dal terrario dove sono ospitate, rompendo anche il vetro di protezione, ma poi erano state ritrovate. Ci si è avvalsi dell’opera del gatto Pagnotta per ostacolare un loro secondo tentativo di fuga.
A.P.
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