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Tartaruga marginata: la testuggine terrestre Europea più grande

La tartaruga marginata, nota anche come tartaruga sarda, è la più grande tra le testuggini che popolano le regioni del Bacino del Mar Mediterraneo.

Questa testuggine, essendo originaria dell’area mediterranea, il nostro clima è l’ideale per allevarla all’aperto.(Foto Pixabay)

Tartaruga marginata è la più grande del genere Testudo. Questa testuggine, essendo originaria dell’area mediterranea, il nostro clima è l’ideale per allevarla all’aperto, soprattutto nel centro-sud.

Non è infatti opportuno farla vivere in un terrario. Ha bisogno di spazi ampi come giardini per esplorare ciò che la circonda. È indispensabile però provvedere ad una recinzione per evitare che scappi e soprattutto evitare che possa essere aggredita da altri animali domestici.

La superficie ideale è di almeno 10 m2 per tartaruga. La presenza di bassi cespugli permette di creare indispensabili ripari e zone d’ombra. Per quanto riguarda il periodo di letargo, l’ideale è procurarsi un contenitore di dimensioni adeguate, che può essere rappresentato da una scatola di cartone o di legno.

Bisogna lasciargli delle fessure per l’aria, un substrato fatto di paglia, foglie secche o pezzi di giornale, sistemandolo all’interno di un altro contenitore più grande con le stesse caratteristiche del primo e ponendoli poi in un posto sicuro della nostra casa, che possa raggiungere una temperatura di circa 5 gradi, non meno.

Caratteristiche della tartaruga marginata

Una principale caratteristica ossia una forte svasatura del margine posteriore della corazza.(Foto Pixabay)

La tartaruga marginata ha una dimensione di circa 25 a 35 cm e un peso di 2,5 a 5 kg, con una principale caratteristica ossia una forte svasatura del margine posteriore della corazza, non presente nei soggetti giovani, che permette in modo molto semplice di identificarla.

La struttura corporea della tartaruga marginata è composta in questo modo: piastrone è giallo, e su ogni scuto è presente una caratteristica macchia nera a forma di triangolo con la base rivolta anteriormente e l’apice verso la coda.

Lo scuto sopracaudale non è diviso. Il carapace è nero o bruno scuro permette alla tartaruga di assorbire rapidamente il calore dai raggi del sole, al fine di regolare la temperatura corporea. Le areole centrali e laterali sono solitamente gialle, ed è presente una banda gialla sugli scuti laterali.

La testa è molto scura; le zampe sono scure o marrone giallastre. Sulla parte posteriore delle cosce può essere presente un piccolo tubercolo, come pure sulla punta della coda. Riconoscere il maschio dalla femmina è molto semplice.

Il margine posteriore della corazza nelle femmine è meno sconfinato, inoltre il piastrone della femmina è liscio. Il maschio adulto è leggermente più grande, e presenta un restringimento a metà della corazza. Ha una longevità da 50 a 60 anni (alcuni scienziati stimano che potrebbe vivere più di 100 anni).

Habitat e riproduzione

Quali cibi umani vanno bene per la tartaruga? (Foto Pexels)

La tartaruga marginata la possiamo trovare in aree collinari e montuosi con una fitta vegetazione, composta principalmente da macchia e boschi ben esposti al sole, fino a 1.600 metri sul livello del mare.  La testuggine marginata, nota anche come tartaruga sarda, è la più grande tra le testuggini che popolano le regioni del Bacino del Mar Mediterraneo.

Si tratta di una grossa tartaruga di terra di cui, attualmente, si riconoscono tre sottospecie: la Testuggine Marginata Marginata, la Testuggine Marginata Weissingeri e la Testuggine Marginata Sarda. In Sardegna e in qualche località della Toscana esistono popolazioni introdotte da secoli.

In merito alla riproduzione, la tartaruga marginata, raggiunge la maturità sessuale intorno all’età di 8 o 9 anni e nel periodo primaverile, avviene il risveglio dal letargo. Il corteggiamento ha inizio dal maschio che rincorre la femmina, la insegue e la colpisce delicatamente sul carapace.

Nel momento in cui la femmina accetta il corteggiamento, si posiziona per la monta. Durante l’accoppiamento il maschio emette un verso caratteristico che, poi è anche l’unico verso emesso da questa testuggine. La femmina depone le uova in più volte nei mesi tra maggio e luglio.

L’incubazione dura circa tre mesi e a seconda della temperatura d’incubazione viene determinato il sesso del nascituro (se la temperatura è inferiore ai 32 gradi nasceranno dei maschi, se invece è superiore si avranno delle testuggini femmine).

Le piccole tartarughe, per uscire dall’uovo rompono il guscio, con un corno posizionato sulla testa, che perderanno inseguito. Alla nascita i piccoli pesano circa 20g.

Hanno una colorazione molto più chiara, abbastanza variabile, con il carapace marrone chiaro con un disegno più scuro sui margini anteriore e laterale degli scuti centrali e laterali. Fin dalla nascita, è facile riconoscerli per via del tipico disegno a triangoli scuri degli scuti del piastrone.

Alimentazione della tartaruga marginata

L’alimentazione ideale della tartaruga, è composta dalle piante che crescono spontaneamente in prati e giardini.(Foto Pixabay)

La tartaruga marginata è prevalentemente erbivora. L’alimentazione ideale della tartaruga, è composta dalle piante che crescono spontaneamente in prati e giardini: erba, trifoglio, tarassaco, piantaggine, fiori e le foglie di fico d’India.

Si riposa durante le ore calde della giornata e parte per il cibo alla fine della giornata. In inverno, la testuggine va in letargo per un breve periodo e in questa fase il suo metabolismo rallenta e gli consente di fare a meno del cibo. Nel caso della tartaruga marginata domestica abbia a disposizione abbastanza di questo tipo di alimento non necessita di altri alimenti o di integrazione.

Bisogna stare attenti a non somministrare alimenti ricchi di proteine come: cavoli (di vari tipi), ravizzone, lattuga, prezzemolo, foglie di carota, cardo, peperoni dolci rossi e verdi, zucchini, fagioli, piselli, frutta.

Tutti gli ingredienti devono essere sminuzzati in pezzi proporzionati alla taglia della testuggine, mescolati in un ampio recipiente e ricoperti con un integratore multi-minerale e vitaminico di qualità e con carbonato di calcio. Senza dimenticare di lasciare sempre a disposizione una ciotola di acqua fresca.

Raffaella Lauretta

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Raffaella Lauretta

Sono una giornalista pubblicista, con una passione profonda per gli animali. Sono regolarmente iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Scrivo articoli su problematiche di salute degli animali, curiosità e argomenti legati alla promozione dell'adozione responsabile degli animali domestici. Nel tempo libero amo fare volontariato nelle strutture e rifugi per animali meno fortunati.

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