Il basilico è un alimento indispensabile in alcune ricette, per noi ma non per tutti gli animali. La tartaruga può mangiarlo?
Se finalmente, dopo tanti sacrifici, siamo riusciti a comprarci una casa con un bel giardino perché non prendere con noi una bella tartaruga? Sarebbe un animale domestico ideale perché meno impegnativo di un cane ma altrettanto socievole e ci terrebbe tanta compagnia, anche perché è longevo. Certamente ha le sue esigenze da tener conto, in primis una corretta alimentazione. Non possiamo pensare “basta che sia erba” e dargli da mangiare qualsiasi verdura, potremmo causare danni alla sua salute.
Il basilico alla tartaruga: da evitare o no?
Innanzitutto dobbiamo sapere che la tartaruga, in natura, può essere addirittura onnivora. La maggior parte delle tartarughe domestiche, però, è esclusivamente erbivora ma il suo apparato digerente è molto delicato e non può mangiare ogni verdura.
Prima di capire se possiamo dare alla nostra tartaruga, che chiameremo Franklin, il basilico è opportuno considerare l’ambiente in cui vivrà il rettile.
Un conto è se abbiamo un giardino a disposizione e Franklin può curiosare tutto il giorno e mangiucchiare un po’ di piante ed un po’ di fiori variando sempre. Un altro conto è se la nostra casa sia un appartamento e la tartaruga vivrà in un terrario.
È ovvio che, vivendo in un giardino, avrà la possibilità di assaggiare specie diverse di piante e verdure, assimilare vitamine e minerali, godere della luce del sole e fare anche movimento, importante perché aiuta la digestione.
Tuttavia bisogna far attenzione a ciò che nasce nel nostro giardino: molte piante possono essere tossiche per Franklin o causargli un avvelenamento.
Quando, invece, l’alimentazione della tartaruga dipende esclusivamente da noi perché vivrà in un terrario dobbiamo sapere che per circa il 90% ha bisogno di verdure, il resto frutta ed ortaggi, ma anche qui non vanno bene tutti.
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Il basilico
Il basilico è una pianta aromatica della famiglia delle Lamiacee ed è tra le piante a foglia larga che il nostro Franklin può mangiare. Tuttavia è bene variare e non dare sempre basilico, anche perché avendo un sapore particolare può non essere gradito.
È, però, una pianta dalle tante proprietà ed anche alla nostra tartaruga apporterebbe benefici:
- Aiuta la digestione: sappiamo che la tartaruga ha l’apparato digerente tipico degli erbivori ma in miniatura. Per questo motivo spesso ha difficoltà a digerire, non solo perché magari ha mangiato qualcosa che gli ha procurato indigestione ma anche se ha mangiato troppo. Il basilico l’aiuterebbe soltanto.
- È un ottimo antispasmodico: favorisce l’eliminazione di gas intestinali e rilassa i muscoli coinvolti nella digestione, quei muscoli che quando si contraggono troppo causano dolori o coliche.
- Aiuta a rilassare l’organismo ed agevola un benessere generale.
La tartaruga, dunque, può mangiare il basilico e gli apporterebbe solo benefici. Il basilico non comporta nessun rischio per Franklin, forse non lo mangerà nemmeno perché profumato.
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Consigli utili
Dopo esserci assicurati di garantire un ambiente idoneo e privo di pericoli per il nostro Franklin, è bene ricordarci che comunque la tartaruga non è né un gatto né un cane.
Anzi, spesso occorre controllare la situazione se il nostro cane dovesse andare nella zona in cui vive la tartaruga di terra perché, seppur involontariamente, potrebbe fargli del male. È importante che somministriamo alla tartaruga frutta e verdure idonee ma crude e senza condimenti.
Franklin è molto ghiotto e non disdegnerebbe nulla, benché meno due patate al forno ma sarebbe un cibo pericoloso per la salute della tartaruga, così come alimenti troppo zuccherini: porterebbero la tartaruga ad accumulare peso rischiando l’obesità (leggi anche La tartaruga è obesa: come capire e cosa fare quando la testuggine è troppo grassa).
Allo stesso modo è importante sapere che la tartaruga necessita di un grande apporto di calcio, che possiamo dargli grattugiando un osso di seppia sul suo cibo, ma di poco fosforo.
Bisogna anche favorire una giusta esposizione al sole: il sole stimola la produzione della vitamina D che, a sua volta, stimola l’assorbimento del calcio, indispensabile per la crescita del carapace perché una carenza di calcio provocherebbe gravi problemi.
Un’altra raccomandazione è quella di non dare cibo umido alla tartaruga, di provvedere spesso alla pulizia del suo ambiente e di bilanciare al meglio la dieta: più è colorata e più è varia.
Se notassimo che la nostra tartaruga non sta crescendo tanto, che non mangia, mangia poco o mangia troppo ed è inattiva è bene recarsi dal veterinario e chiedere consigli: potremmo aver sbagliato noi qualcosa o forse lei si è accidentalmente ferita.
Ad ogni modo, per fare colpo su Franklin, soprattutto se è la nostra prima tartaruga domestica, basta non esporlo mai a rischi inutili per la sua salute, garantendogli cure necessarie ed amore infinito.
Lui contraccambierà alla grande e, più ce ne saremmo presi cura, più crescerà forte e sano e vivrà a lungo.
Michela