La tartaruga d’acqua dolce è un fantastico animale domestico, ma dobbiamo creare un habitat adatto alle sue necessità, per vivere una vita felice insieme.
Una tartaruga di acqua, come molti animali domestici, ha bisogno di un habitat particolarmente specifico. Questo a causa delle sue necessità primarie, come l’acqua e una lampada che possa riscaldarla, ma non solo. Vediamo allora tutti quelli che sono i passaggi per creare un perfetto habitat in cui far vivere la nostra tartaruga di acqua, per una vita lunga e felice insieme.
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Prima di costruire un habitat, dobbiamo capire cosa serve alla nostra tartaruga d’acqua. Per prima cosa, avrà bisogno di un recinto adatto alle sue dimensioni.
Deve essere abbastanza grande perché la tartaruga possa avere spazio per nuotare, assorbire il calore della lampada termica, e per muoversi un po’ nel recinto.
Cerchiamo di capire quindi quanto può diventare grande la nostra tartaruga.
Una tartaruga il cui guscio ha un diametro di 20 cm avrà bisogno di un recinto da 300 litri circa. Per ogni tartaruga aggiuntiva, dobbiamo calcolare altri 75 litri in più.
Inoltre, possiamo usare una copertura per tenere fresca una zona del recinto, fissandola sulla parte superiore del recinto così che faccia ombra.
Passiamo ora ad aggiungere una lampada riscaldante. Poiché le tartarughe d’acqua sono rettili, hanno bisogno di una fonte di calore per regolare la temperatura corporea.
Per questo, abbiamo bisogno di una lampada termica, oltre che un termometro che possa garantire che la temperatura della zona riscaldata sia tra i 26,5 e i 29,5 ° C.
Le lampade termiche sono luci a spettro UVA, che vanno usate in una zona del recinto dove la nostra tartaruga potrà rilassarsi. Ma avrà bisogno anche di una luce UVB.
Installiamo entrambi i tipi di lampada, con un timer che possa regolare le due fonti di calore come succede in natura con il sole, anche in base alle diverse stagioni.
Procediamo ora a determinare di quanta acqua avrà bisogno la nostra tartaruga. Dipende ovviamente dal tipo di tartaruga che abbiamo:
Dobbiamo installare anche una forma di riscaldamento per l’acqua, così che resti a 25,5 ° C. Tra le varie specie di tartaruga però, possono esserci lieve differenze in questo senso.
Abbiamo bisogno anche di un filtro che possa mantenere pulita l’acqua. E un blocco di zolfo solubile può essere utile per trattare l’acqua e tenerla libera da possibili malattie.
La migliore acqua da usare per il nostro recinto è quella senza cloro, ideale per la nostra tartaruga d’acqua.
A questo punto, decidiamo di installare qualche pianta e decorazioni per rendere più abitabile e confortevole l’habitat della nostra tartaruga d’acqua.
Le piante sono l’ideale per rendere il recinto più naturale possibile, e daranno alla nostra tartaruga un senso di sicurezza. Possiamo anche acquistare tante decorazioni.
Esistono in commercio tanti tipi di decorazioni e accessori: dalle rampe su cui la tartaruga potrà arrampicarsi risalendo dall’acqua, fino a oggetti in legno e pietra.
Possiamo usare piante artificiali o vere, ma attenzione perché le tartarughe potrebbero mangiarle. Anche le piante finte possono essere scambiate per cibo.
Assicuriamoci quindi che le piante che utilizziamo non siano velenose per la specie di tartaruga che abbiamo. Inoltre, le decorazioni devono essere pulite e asciutte.
Inoltre, non è necessario usare un substrato nel recinto (ghiaia o sabbia). Renderebbe anche più difficile tenere pulito l’habitat della nostra tartaruga d’acqua.
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Per prima cosa, quando prendiamo un recinto (usato o nuovo) dobbiamo assicurarci che sia pulito. Puliamo con una spugna per acquari, usando solo acqua pura.
Non utilizziamo prodotti chimici, e evitiamo delle spugne abrasive che possono graffiare il vetro permettendo così la contaminazione da alghe.
Aggiungiamo le piante (anche se non sono necessarie, come dicevamo per il substrato). Che siano reali o artificiali, vanno aggiunte dopo il substrato se eventualmente utilizzato.
Usare piante vive nell’acqua potrà aiutare ad aumentare i livelli di ossigeno mentre la tartaruga nuota. Ancora una volta, assicuriamoci che non siano piante velenose.
Se notiamo che la tartaruga mangia le piante artificiali, sostituiamole con quelle vere (sempre adatte alla sua specie), per evitare problemi.
Installiamo ora la rampa o una piattaforma su cui la tartaruga potrà riposare e rilassarsi. Possiamo usarne una acquistata, o una pezzo di roccia o legno posizionato nel recinto.
Teniamo presente che questa “zona relax“ deve trovarsi al di sotto della lampada riscaldante, quindi posizioniamola dove poi vogliamo installare la lampada.
Aggiungiamo gli accessori per l’acqua (riscaldamento, filtri e il blocco di zolfo necessario alla pulizia). Questo va fatto prima di aggiungere l’acqua.
Assicuriamoci che il riscaldamento per l’acqua sia totalmente sommerso una volta aggiunta l’acqua.
Cerchiamo inoltre di usare un filtro che sia pensato per gestire il doppio della quantità di acqua che utilizzeremo, così da funzionare perfettamente.
Aggiungiamo quindi l’acqua dopo aver completato tutti i passaggi precedenti. Non usiamo acqua con cloro o acqua di rubinetto.
Lasciamo riposare l’acqua per 24 ore, così che possa perdere tutto il cloro contenuto in essa. Si può usare anche un additivo commerciale per questo.
Per migliorare la salute della nostra tartaruga, possiamo anche aggiungere all’acqua degli integratori vitaminici.
Installiamo quindi una copertura per tenere fresca una zona del recinto, e le lampade riscaldanti.
Sopra la copertura, installiamo le luci UVA e UVB, con il timer per le ore diurne e posizionate al di sopra della “zona relax” di cui abbiamo parlato prima.
Prima di inserire la nostra tartaruga nel recinto, lasciamo tutto in funzione per 24 ore. In questo tempo potremo verificare che tutto funzioni correttamente.
A questo punto, possiamo posizionare delicatamente la nostra tartaruga d’acqua nel suo nuovo habitat, mettendola nell’area relax. Lasciamola sola a familiarizzare con la nuova casa.
Aggiungiamo tutte le possibili scelte di cibo, sempre in base al tipo di alimentazione della nostra tartaruga d’acqua (erbivora, vegana, onnivora, ecc).
F. B.
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