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Alla scoperta del tamarino imperatore: il primate dai lunghi baffi

Chi è il tamarino imperatore? Nome altisonante, lunghi baffi bianchi e un musetto simpatico: scopriamo di più su questo curioso primate.

Alla scoperta del tamarino imperatore (Foto Adobe Stock)

Grazie al suo insolito aspetto, il tamarino imperatore non passa certo inosservato. Questo primate deve il suo bizzarro nome ai suoi baffi. Talmente folti e sontuosi, da somigliare a quelli dell’imperatore Guglielmo II di Germania. Qual è l’habitat di questo nobile animale, di cosa si nutre e quali sono le sue sfarzose abitudini?

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Sua altezza il tamarino imperatore

A fare concorrenza ai regali baffi del tamarino imperatore ci pensa la sua coda, lunga ben 40 cm (Foto Adobe Stock)

Il tamarino imperatore è un primate platirrino, appartenente alla famiglia dei Cebidi. Questo animale pesa intorno ai 400 grammi e, oltre ai suoi inconfondibili baffi, presenta una coda lunga 40 cm. La lunghezza del suo corpo, invece, è di appena 25 cm.

Il suo manto appare grigio sul dorso, biancastro sul ventre e rossiccio nella zona del basso ventre e della coda. Curiosamente, il bizzarro appellativo con cui è conosciuto questo primate coincide anche con il nome scientifico della specie: Saguinus imperator.

Infatti, dapprima soprannominato scherzosamente in questo modo, il nome venne tanto apprezzato dagli zoologi che decisero di ufficializzarlo. I baffi del tamarindo imperatore, tuttavia, a differenza di quelli del kaiser, sono rivolti verso il basso.

Contrariamente ad altre specie di primati, come gli oranghi, questi animali non hanno il pollice opponibile. Le loro mani sono nere e con unghie acuminate, simili agli artigli.

L’habitat del tamarino imperatore

Il tamarino imperatore è diffuso in Perù, Bolivia e Brasile (Foto Pixabay)

A dispetto di quanto il nome possa suggerire, questo primate non risiede affatto in una reggia o in un castello. Il tamarino imperatore è diffuso in Perù, Bolivia e Brasile. In particolare, vive nelle foreste pluviali e in quelle alluvionali.

Fino a poco tempo fa, l’habitat di questo animale era inaccessibile all’essere umano. Per questo, il tamarino imperatore non è attualmente in via di estinzione. Tuttavia, negli ultimi anni si registra un decremento del numero di esemplari.

Tra le principali cause, la deforestazione dell’habitat in cui vive, finalizzata alla costruzione di nuove strade e allevamenti, oltre che la cattura a scopo di detenzione in cattività dell’animale. Fortunatamente, il primate si adatta bene anche alle foreste secondarie, ovvero ricresciute dopo che gli ambienti originari erano stati distrutti.

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L’alimentazione del tamarino imperatore

Nella dieta del tamarino imperatore non mancano insetti, fiori e frutta (Foto Pixabay)

Già ci sembra di vederlo seduto a capotavola di un sontuoso banchetto. Di cosa si nutre il tamarino imperatore? Tra le portate principali ci sono gli insetti, in particolare grilli e cavallette. Questo primate è un abile cacciatore, in grado di stanare le sue prete tra i rami degli alberi più sottili, grazie al suo peso piuma e alla sua agilità.

Nella sua dieta non manca la frutta, oltre che nettare, fiori, funghi e germogli. In situazioni di carenza di cibo, il tamarino imperatore si nutre anche di piccoli vertebrati, tra cui rane e lucertole, e uova di uccelli.

Abitudini e riproduzione del tamarino imperatore

Mentre la femmina recupera le energie dopo il parto, i maschi si occupano della prole (Foto Pixabay)

Il primate dagli irresistibili baffi vive in gruppetti compresi tra i 2 e gli 8 membri. A capo dei membri c’è una femmina dominante, che si accoppia con tutti gli esemplari maschi subordinati. A loro spetta il compito di occuparsi della prole sin dai primi momenti successivi alla nascita.

Al pari di ostetrici provetti, questi animali leccano via la placenta dai neonati e li inducono alla respirazione. Dopo il parto, la madre ha il tempo di recuperare le forze, mentre i padri si prendono cura dei piccoli.

Il tamarindo imperatore raggiunge la maturità sessuale a 1 anno e mezzo ed entro i 3 anni di vita si allontana dal gruppo di origine. Si tratta di primati molto territoriali, che vivono tra le chiome degli alberi e amano socializzare.

Tra le loro attività preferite non mancano le coccole, il gioco e i momenti di interazione con i componenti del proprio gruppo, con cui amano rimuoversi a vicenda i parassiti. Infatti, i tamarini imperiali sono particolarmente attenti all’igiene, dedicando ad esso molte ore, proprio come fa il gatto durante la sua pulizia.

Laura Bellucci

 

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