Tagliare le unghie al coniglio sembra un’impresa impossibile? Ecco come renderlo più semplice senza correre il rischio di fargli del male.
Prendersi cura del coniglio vuol dire anche fare delle cose che sembrano imprese titaniche, come ad esempio tagliargli le unghie. Quando diventano lunghe ed ingestibili è necessario armarsi di tronchesine per renderle più corte. Noteremo, e questo i padroni dei conigli possono confermarlo, che la crescita delle unghie è davvero notevole e più crescono più sono utili al roditore per scavarsi la tana e difendersi dal potenziale nemico. In questo modo l’unghia si consuma, ma talvolta non basta e occorre l’intervento del padrone. Ecco come fare per non correre rischi.
Il coniglio utilizza le sue unghie come una vera e propria arma di difesa, ma anche come ‘zappa’ per scavarsi comodamente un rifugio. In questo modo le unghie tendono ad accorciarsi da sole, ma naturalmente in casa (a meno che non si abbiano ettari di terreno disponibili), è davvero difficile che il coniglio sia così impegnato nell’operazione di scavatura da consumarsele. Anche all’interno della gabbia il fondo, ricoperto di tutolo di mais o fieno non permettono alle unghie di limarsi più di tanto.
Tagliarle diventa necessario in quanto le unghie del coniglio tendono a crescere molto e completamente storte, mettendo a rischio la sua stessa incolumità e quella degli altri. E’ altrettanto importante usare delle tronchesine adatte e comode da impugnare: la mano non dovrà tremare. Se le unghie diventano troppo lunghe il coniglio inizierà a zoppicare oppure preferirà non muoversi per non sentire dolore. Le unghie storte inoltre tenderanno sempre a crescere così, anche quando verranno tagliate.
Altro rischio è che un’unghia troppo lunga possa incastrarsi da qualche parte e strapparsi da sola: a quel punto inizierebbe a sanguinare copiosamente. Un coniglio che sente dolore inoltre rischia di soffrire di inappetenza, con conseguente blocco dell’intestino e meteorismo. Ecco dunque perché è necessario accorciarle e qual è il modo per farlo senza correre rischi inutili.
Credete di non essere pratici con le tronchesine e temete di poterlo ferire? Ecco allora come fare per essere certi di non correre rischi. Innanzitutto nessuno nasce esperto ed è normale avere un po’ di timore al principio. Basterà guardare mani esperte che lavorano per imparare a capire in che modo si tagliano le unghie del coniglio senza fargli del male. Chi meglio di un veterinario saprà farci vedere come utilizzare le tronchesine?
Dovrete imparare non solo come si maneggiano le tronchesine, ma anche come tenere ben fermo il coniglio e cosa non fare. Le prime volte quindi osservate come lavora l’esperto, successivamente potrete provarci da soli ma sempre sotto la sua supervisione. Una vota acquisita manualità e dimestichezza potrete farlo da soli in casa.
La prima cosa da fare è tentare di calmare il coniglio per evitare che si agiti durante l’operazione di taglio. Avere un coniglio che scalcia, si muove e si contorce renderà il lavoro difficile anche la più esperto dei veterinari. I rischi sono innumerevoli: potrebbe graffiarsi, tagliarsi oppure addirittura correre il rischio di fratturarsi arti e colonna vertebrale.
La cosa migliore da fare è immobilizzare il coniglio, magari chiedendo l’aiuto di qualcun altro in casa. Da soli potrebbe essere davvero molto pericoloso, perché il coniglio potrebbe sfuggirci di mano da un momento all’altro e ferirsi con le lame. Un coniglio più calmo sarà di certo più semplice da gestire: quindi in bocca al lupo!
Meglio approfondire brevemente in che modo tenere un coniglio per essere certo di non ferirlo. Innanzitutto meglio stare seduti e mettere una mano sotto il torace del coniglio. Se qualcuno si offre di aiutarvi in questa operazione fate in modo che le dita per tenere ben ferme le dita degli arti anteriori, mentre con l’altra mano si tengano salde le zampe posteriori. Il corpo del coniglio dovrà poggiarsi al torace del padrone e così si potrà iniziare a tagliare le sue unghie. Naturalmente se il coniglio è calmo e sereno potrete farlo anche da soli.
Una volta afferrata la tronchesina, prendere un dito del coniglio e tenerlo fermo fino a quando non si sarà impugnata l’unghia. Non andare mai oltre la parte rosa del suo dito: potrebbe facilmente sanguinare, quindi soffermarsi solo sulla parte bianca. Meglio procedere con cautela perché se inavvertitamente il coniglio si ferisse, sarebbe difficile conquistare la sua fiducia per farsi nuovamente tagliare le unghie.
Una volta tranquillizzato il coniglio, sarà più semplice osservare da vicino la parte da tagliare. Afferrata delicatamente una zampa basterà fare una leggera pressione sui polpastrelli: in questo modo si renderà più netta a distinzione tra unghia e parte dell’attaccatura del dito. Le unghie usciranno fuori in tutta la loro lunghezza e forma.
La parte più scura, rosata, è la parte viva dell’unghia stessa, mentre quella chiara, biancastra quasi trasparente, è composta di sola cheratina: è questa quella da tagliare.
Tagliare la parte rosa del dito del coniglio vorrà dire tagliargli un vaso sanguigno. Altri rischi sono legati al modo di tenere l’animale, ovvero procurandogli delle fratture nel tentativo di tenerlo fermo, oltre a procurargli un notevole stato di stress. Quindi se l’operazione di taglio delle unghie diventa un incubo per il coniglio sarà più difficoltoso tenerlo calmo la prossima volta.
In tutti i negozi di articoli per animali sarà facile trovare delle tronchesine che fanno al caso nostro le normali forbici che utilizzano gli umani rischierebbero di tagliare male l’unghia e magari di spezzarla: la stessa potrebbe spaccarsi e provocare dolore al coniglio. Altra ‘arma’ necessaria nell’operazione di taglio delle unghie è il disinfettante: procuriamoci una garza e una bottiglia o della polvere disinfettante per una possibile ferita. Infine per rendere la seduta del coniglio meno scomoda, stendiamo sulle nostre gambe un asciugamani oppure una morbida coperta.
Anche uno snack potrebbe aiutarci, soprattutto quando sarà il momento di immobilizzarlo e tenerlo tranquillo. Un altro consiglio per evitare che possa agitarsi e rendere il lavoro più difficile è quello di tranquillizzarlo utilizzando la nostra voce e magari accarezzarlo di tanto in tanto.
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F.C.
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