Lo struzzo è un animale che ritroviamo spesso nei film e nei cartoni animati. Riconoscibile molto per il particolare aspetto curioso di un uccello.
Queste che tratteremo sono schede destinate ai bambini, per aiutarli ad apprendere particolari argomenti che nello specifico trattano di animali. Non saremo ne’ i primi ne’ gli unici a trattare questo argomento, ma con l’aiuto di foto e paragrafi semplici, cercheremo di incuriosire e stimolare il bambino, aiutandolo anche visivamente ad assimilare la materia. Oggi andremo a ricostruire, illustrare e rappresentare quello che è l’animale più veloce a due zampe: lo struzzo.
Il suo nome scientifico è Struthio camelus e appartiene alla famiglia Struthionidae.
Esistono 4 sottospecie di struzzo finora individuate dagli esperti. Si tratte delle seguenti varianti di Struthio camelus: australis, molybdophanes, camelus e masaicus.
Alcuni di essi raggiungono i 2 metri e mezzo di altezza, per 120–160 kg.
Possiede occhi molto grandi, quasi sproporzionati, sottolineati da ciglia fitte che proteggono le cavità oculari dalla polvere e dal vento della savana, ha un lungo collo e l’espressione poco intelligente, sottolineata da un becco che sembra più che altro un muso che ricorda il personaggio di Paperino.
Le zampe sono prive di piume ma fornite di 4 dita, due per zampa, con un dito più lungo che è anche munito di un’unghia piatta per favorire la velocità durante la fuga e un’altro più corto per mantenere l’equilibrio.
Il piumaggio generale dello struzzo è color biancastro tendente al giallino. Lo struzzo vive in greggi, ogni gregge ha un maschio dominante e fino a 7 membri.
Il ruolo del maschio dominante è quello di proteggere la mandria. Ha anche una femmina dominante, che sarà l’unica che si accoppierà con il maschio dominante. La vita di uno struzzo è di circa 40 o 45 anni.
Non dovremmo lasciarci ingannare dal suo aspetto dolce e simpatico: trovarsi a tu per tu con uno struzzo, infatti, potrebbe essere pericoloso.
Questo uccello può diventare molto pericoloso, soprattutto nel caso in cui ci identifichi come una minaccia per il suo territorio, per la sua incolumità o per quella dei suoi cuccioli.
Non bisogna dimenticare che un calcio sferrato dallo struzzo ha una potenza davvero enorme, che può causare notevoli danni.
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Dove vive lo struzzo?
Questo uccello è diffuso Africa in particolare nell’area sub-sahariana, Sahel, Corno d’Africa, Somalia, Kenya, Tanzania ed Africa meridionale, ed è stato introdotto in Australia dall’essere umano.
Il suo habitat ideale, infatti, è rappresentato dalle savane africane ricche di vegetazione bassa e clima semi-desertico.
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Lo struzzo diventa maturo a circa tre anni per le femmine e a quattro anni per i maschi, il tutto dipende anche dalla specie di questo uccello.
La stagione della riproduzione dura circa 5 mesi, durante il quale il maschio dominante si accoppia con tutte le femmine del suo gruppo.
Il maschio manifesta il calore con una pigmentazione rosa scarlatta più accentuata nella parte anteriore delle zampe e del becco.
Dopodiché per attirare l’attenzione delle femmine e iniziare un rituale di corteggiamento.
Il maschio si accoccola sui tarsi davanti alla femmina, muove la testa ed il collo, chiude il becco e, con movimenti quasi convulsi ma volontari di tutto il corpo, gonfia straordinariamente la gola e spinge fuori dai polmoni una gran quantità d’aria.
Tutto questo avviene davanti al nido costruito dalla femmina in pochissimi giorni, dove poi depositerà le uova che arrivano a pesare anche 2 chili.
Durante il giorno l’uovo viene covato dalla femmina, mentre di notte lo coprirà con la sabbia. Ogni femmina depone durante tutta la stagione e nello stesso nido un totale di circa 10-40 uova.
Il periodo della cova dura per 42 giorni e si dedica ad essa solo il maschio, se non eccezionalmente sostituito per brevi periodi.
Dopodiché si vedranno i primi pulcini sbucare dalle uova che inizieranno a seguire il gruppo, il quale li proteggerà fino a quando non saranno in grado di provvedere a sé stessi.
Di cosa si ciba l’uccello più grande al mondo?
La dieta dello struzzo è principalmente vegetariana e perciò ciò che predilige sono: radici, foglie e fiori ma in casi estremi non disdegna di mangiare anche piccoli roditori e insetti.
Questo animale è sprovvisto di denti, perciò ingoia i bocconi senza masticarli e tritura il cibo nel suo grande e potente stomaco.
Lo struzzo vive in aree condivise con gli animali al pascolo per un motivo ben preciso, in quanto da questi erbivori lo struzzo ottiene la rimozione del cibo che fa parte della sua alimentazione.
Mentre per gli altri animali del pascolo, lo struzzo torna utile per la sua potente vista essendo abbastanza alti da individuare potenziali minacce, allertando così gli animali al pascolo.
Per fortuna però questo uccello non richiede tanto cibo per svilupparsi normalmente al contrario ingurgita notevoli quantità di acqua, soprattutto gli esemplari giovani (10 litri al giorno) e devono avere a disposizione sempre acqua fresca e pulita, oltre che berne tanta non resiste a non immergersi alla visione di una pozzanghera.
Infine, non ci resta che chiudere il nostro articolo dedicato a questo incredibile uccello con una carrellata di imperdibili curiosità sul suo conto: pronti a scoprirle tutte?!
Si dice che per sfuggire alla minaccia dei predatori, lo struzzo metta la testa sotto la sabbia. Ma è davvero così?
È vero che questo animale si accuccia per terra, appiattisce il suo collo sul terreno arido fino a creare una sorta di ‘scoglio’ in mezzo al deserto ma non lo fanno per paura!
Oltre ad essere animali estremamente veloci, sono anche molto abili nell’arte del mimetismo.
Quindi il comportamento che spesso viene associato alla paura, è solo un modo per somigliare ad un cespuglio o a una roccia e ingannare in questo modo i predatori, a prima vista.
infatti non solo assume questa posizione ma resta anche immobile, proprio per sembrare un ‘oggetto inanimato’.
Dunque quando non può scappare e darsela a gambe, spera almeno di essere ignorato. Ciò non toglie che, una volta passato il pericolo, scappi via per allontanarsi dal predatore.
Ma allora perché si dice che lo struzzo abbia tanta paura da infilare la testa sotto la sabbia?
Probabilmente non si tratta di una precisa volontà di screditare questo animale desertico, bensì il tutto è frutto di una distorsione ottica.
Quando infatti l’uccello si accovaccia e stende la testa e il collo sul terreno, può dare l’illusione, a chi lo guarda a distanza, che stia mettendo la testa sotto la sabbia.
In realtà, però, un comportamento del genere potrebbe nuocere alla sua salute, col forte rischio di morire soffocato, in quanto non respirerebbe.
Poi c’è anche un fattore che riguarda l’alimentazione: cibandosi di semi ed erbe, è probabile che l’uccello porti il becco a terra per frugare meglio nel terreno, chinando il collo. E a guardarlo pare che la testa entri completamente nella sabbia.
Ultimo motivo che riguarda questa posizione assunta dallo struzzo riguarda la cova delle uova: non essendo in grado di costruire dei nidi che riescano ad ospitare uova di quasi 3 kg ciascuna, questi animali adottano una tattica diversa dagli altri uccelli.
Per proteggerle dai predatori di cui sopra, gli struzzi le depongono nel terreno, in modo da garantire loro calore in modo uniforme.
Per metterle sotto terra quindi avranno bisogno di aiutarsi col becco, ragion per cui sembra che mettano la testa sotto la sabbia. In un certo senso lo fanno per far sì che alla prole non accada nulla di brutto, e dunque per proteggere gli altri e non sé stessi.
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