Come riconoscere e alleviare lo stress degli animali esotici? Una serie di istruzioni a riguardo e tutti i segnali da non sottovalutare.
Quando si decide di adottare un volatile, in particolare un animale esotico, spesso si pensa solo a quanto emozionante sia avere in casa un esemplare così poco ‘comune’. In effetti è così sia che si tratti di un iguana, o di un uccello o un pesciolino tropicale, è facile che tutti questi animali abbiano un problema comune: lo stress. Questa patologia può essere causata da vari fattori, ma è fondamentale non sottovalutarla e mettere in pratica subito i rimedi più efficaci. Quindi inizieremo a distinguere tutti i sintomi e le cause dello stress degli animali esotici per procedere con i consigli su come risolverli.
E’ ovvio che trattandosi di una categoria, e non di una specifica tipologia di animali, questi sintomi possono essere più o meno evidenti in base all’esemplare. Ma in sostanza si tratta di segnali comuni a tutti gli animali, che li mostrano in una situazione di malessere generale. Se notiamo che il nostro animale esotico ha uno di questi atteggiamenti, non esitiamo a chiamare il veterinario e a risolvere la causa più probabile del suo disagio. Facciamo dunque attenzione ai fattori elencati di seguito.
Quando un animale esotico viene catturato, e quindi viene prelevato dal suo habitat naturale , per finire in un negozio per poi essere venduto, di certo accusa questo cambio repentino. Si tratta di un vero e proprio trauma che l’animale può fare fatica a superare. Pensiamo poi al momento in cui viene comprato e trasportato dal negozio alla casa: insomma potrebbe non avere mai il tempo per ambientarsi. Questa è solo una delle cause che potrebbe scatenare una condizione di stress negli animali esotici, vediamole tutte di seguito.
Stress degli spostamenti: sia che si trasporti dal suo habitat naturale al negozio, sia da quest’ultimo alla casa dell’acquirente, l’animale potrebbe essere sottoposto a grande stress. Lo stress è dovuto non solo al cambiamento di habitat ma anche alle condizioni di trasporto: spesso sono stipati in contenitori di cartone, gabbie dove mancano spesso aria e spazio.
Contenitori troppo piccoli: così come durante il trasporto, anche quando arrivano in negozio o in una casa gli animali possono essere costretti a stare tutti insieme e stipati in un’unica gabbia o contenitore. Lo stress potrebbe derivare anche da ambenti troppo spogli o privi di qualsiasi oggetti che possa distrarli e divertirli.
Igiene e cura dell’habitat: anche questo fattore è assolutamente importante da valutare. Si deve sempre procedere con le operazioni di pulizia della gabbia, facendo particolare attenzione agli angoli e alle zone più difficili da pulire. Utilizziamo dei detergenti naturali, che non siano troppo aggressivi per l’animale che vive al suo interno. Inoltre ricordiamoci sempre di fornire cibo, acqua e oggetti che possano rendergli il tempo più piacevole.
Per evitare lo stress e altre patologie che possono influire sullo stato psico-fisico dell’animale, è fondamentale conoscere la sua specie e capire di cosa ha bisogno. Prima di portarlo a casa è bene attrezzarsi con un habitat idoneo e attrezzato, comprare gli alimenti giusti per la sua dieta e capire in che modo instaurare e gestire il rapporto con l’esemplare. Scegliamo sempre luoghi tranquilli per posizionare la sua gabbia, lontani da fonti di rumore e traffico della strada. Inoltre nella stessa gabbia creiamo dei nascondigli che l’animale può utilizzare per nascondersi.
Evitiamo inoltre di far convivere troppi animali nello stesso contenitore sia per ragioni di spazio sia di convivenza pacifica: lo stress degli animali esotici può portarli ad innescare lotte per la territorialità e aggressioni con specie magari non ‘compatibili’.
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F.C.
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