Stitichezza nel furetto una condizione talvolta patologica per il nostro animaletto domestico. Vediamo come possiamo aiutarlo a superarla.
Gli animali sono molto simili agli esseri umani e sotto molto aspetti in particolare le problematiche di salute, differiscono davvero molto poco.
Nel caso ad esempio della stitichezza, questa condizione molto spesso si ripresenta sia negli adulti che nei bambini e in questo caso anche nel furetto.
Ad oggi occorre fare molta attenzione alle patologie di questa nuova categoria di animali domestici, considerando che oramai, da tanto sono presenti nel nostro Paese.
In questo articolo, ci occuperemo, in particolare, della stitichezza nel furetto.
La stitichezza colpisce in modo particolare i soggetti in condizioni debilitate ma ciò non toglie che può colpire qualsiasi esemplare anche se sano.
Il risultato però non cambia, in pratica succede che le feci del furetto non riescono a percorrere il resto dell’intestino, indurendosi sempre di più e non riuscendo a scivolare, restano bloccate al suo interno.
Il furetto ha uno stomaco semplice molto dilatabile, e sebbene possa vomitare, non sempre quando ingoia un corpo estraneo lo fa. L’intestino tenue è corto e questo implica un rapido transito gastrointestinale (3-4 h).
Si tratta di un animale carnivoro al quale occorrono proteine e grassi per coprire il fabbisogno calorico giornaliero. È opportuno sapere che non digerisce bene le fibre e nemmeno i carboidrati complessi.
Tuttavia la causa principale della stitichezza nel furetto può essere la presenza di corpi estranei definiti in medicina “tricobezoari” (dal greco trix-tricos pelo e bezoar corpo estraneo), noti comunemente come palle di pelo.
Questi si collocano nel tratto gastrointestinale del furetto che viene ostruito da queste masse di pelo che l’animale ingerisce durante la pulizia giornaliera leccandosi e che non riescono ad essere eliminate.
Altre cause potrebbero essere le malattie gastrointestinali o malattie croniche che colpiscono il colon possono causare infiammazione del retto o dell’ano, che a sua volta può portare a defecazione dolorosa e sanguinamento del colon.
I segnali che il furetto lancia per farci capire che qualcosa al suo corpicino non va come dovrebbe, sono chiari, ovvero:
Laddove il furetto non riesca ad eliminare gli ammassi di pelo che ostruiscono parzialmente o completamente il tratto gastro-intestinale è opportuno rivolgersi quanto prima al proprio veterinario di fiducia.
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La diagnosi da parte del veterinario è presto fatta, poiché i sintomi risultano piuttosto chiari.
Il trattamento che il veterinario si appresterà ad effettuare per risolvere il problema del furetto, consiste nello stesso tipo di terapia che si utilizza anche come prevenzione.
Si tratta di prodotti agiscono come un lassativo ed aiutano l’intestino a rimuovere il pelo ingerito e che occlude.
Somministrerà al furetto questo prodotto usato anche per i gatti (circa 2/3 cm) tre o quattro volte alla settimana per via orale.
Occorre fare attenzione a non esagerare con la somministrazione, poiché un eccesso di materiale può provocare problemi di assimilazione.
Tuttavia se i sintomi precedentemente descritti, persistono per più di due giorni, è consigliabile, portare l’animale a controllo, in quanto potrebbe trattarsi di una patologia gastrointestinale, come precedentemente accennato.
In questo caso il veterinario dovrà intervenire con antibiotici, farmaci antinfiammatori e/o lassativi, a seconda della causa alla base della malattia del furetto.
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Raffaella Lauretta
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