E’ solo una pecora! In realtà è molto di più!

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By Beatrice Masi

Non solo Cani e Gatti

Quando si tratta di descrivere un animale con qualità umane noteremo subito come le pecore non siano animali ben visti ne tanto meno ben considerati! Anzi in milioni di anni, uno degli insulti peggiori che si poteva ricevere era: “Sei come le pecore, pauroso e stupido!”.

Ovviamente ci viene da pensare queste perchè il comportamento delle pecore dall’esterno potrebbe sembrare quello dei animali remissivi, privi di personalità, inetti..e invece non è così! Malgrado l’uomo viva con l’ovino da ben 13 milioni di anni, ancora non tutti sanno descrivere il carattere della pecora.

Intelligenti a confronto:

Nel 2001 uno studio di Keith Kendrick, docente della University of Electronic Science and Technology in Cina, ha rivelato che una pecora può riconoscere e ricordare i volti di almeno cinquanta simili per almeno due anni, e ci sono prove che è in grado di distinguere un viso umano imbronciato da un sorriso, e anche di mostrare predilezione per quest’ultimo.

Un pecora per amica:

Con uno studio condotto negli anni ’90, i ricercatori dell’Università della California hanno invece messo in evidenza la loro complessa vita sociale: alcuni montoni osservati per tre anni stabilivano solide amicizie e si prendevano cura l’uno dell’altro nel momento del bisogno, per esempio intervenendo in aiuto dei compagni più deboli o supportandosi a vicenda nella lotta.

Distruttivo come una pecora:

Ma uno dei lati meno noti delle pecore è forse il meno piacevole. Secondo la FAO ci sono oggi sul pianeta circa 1,2 miliardi di esemplari, e questo sta avendo effetti disastrosi in quelle zone del mondo con una ricca fauna selvatica. Ad esempio in Kenia, la pecora sta facendo dei danni di una certa rilevanza. Sta finendo e mangiando quasi tutta la flora del territorio lasciando così a secco elefanti, mufloni, zebre e antilopi, i quali si nutrono di una vegetazione ricca. Secondo uno studio del 2016, dal 1977 al 2016 la fauna selvatica nel Paese africano è diminuita del 68%, a fronte di un aumento della popolazione ovina del 76 per cento.

Ovviamente descrivere le pecore in questo senso potrà aiutarci a non sottovalutare quest’animale come uno stupido e remissivo ovino.

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