Lo scioglimento dei ghiacci artici rappresenta un vero e proprio dramma silenzioso in corso d’essere ormai da decenni. Questo fenomeno praticamente inarrestabile è dovuto al riscaldamento globale, attuato in prima istanza dall’uomo. Ma a pagarne le più immediate conseguenze sono gli animali e la fauna delle zone più fredde della Terra, come ad esempio gli orsi polari.
Questi giganteschi mammiferi dal manto bianco già sono presenti da tempo nella lista delle specie del pianeta più esposte al rischio di estinzione, ed ora devono fare i conti pure con un altro fattore che ne sta minacciando in maniera sera il loro habitat naturale.
Durante la conferenza scientifica ‘ArcticNet’ che si è svolta a Winnipeg, in Canada, i ricercatori dell’Istituto Polare Norvegese e della Manitoba University canadese hanno lanciato un allarme preoccupante che vede gli orsi polari trasformarsi in prede: lo scioglimento dei ghiacci infatti li mette a serio rischio nei confronti degli squali della Groenlandia e delle orche che vivono nei mari freddi del nord.
Il ritiro dei ghiacci dal Polo Nord è aumentato ad un ritmo molto preoccupante negli ultimi anni, e questo costringe gli orsi a doversi spostare in acqua per molto più tempo allo scopo di cacciare e procurarsi del cibo, con la loro dieta costituita principalmente da foche. E di conseguenza questo espone gli stessi orsi al pericolo di finire nello stomaco dei grandi predatori marini.
La sparizione dei ghiacci poi contribuisce da sempre a mantenere equilibrio nella catena alimentare locale, con le orche in particolare che non si avventurano tra le acque fredde. Ma senza ghiacciai le stesse diventano una minaccia molto seria per altre specie come i narvali, i beluga, le foche ed altre.
Di recente è stata ritrovata la mascella di un orso polare nello stomaco di uno squalo della Groenlandia, e questo fenomeno è destinato ad aumentare, sovvertendo le gerarchie alimentari nel Polo Nord. A proposito di orsi polari, ha fatto molto discurere l’esposizione di un povero animale in un centro commerciale in Cina. Ecco le sue condizioni adesso.