Le scimmie capiscono cosa pensiamo: lo svela uno studio

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By Laura Bellucci

Non solo Cani e Gatti

Uno studio ha svelato che le scimmie capiscono cosa pensiamo: ecco come fanno questi animali a capire cosa ci passa per la testa.

Scimmie capiscono cosa pensiamo
(Pixabay)

Molto spesso gli animali ci sorprendono, perché mostrano qualità e caratteristiche che siamo convinti appartengano esclusivamente alla nostra specie. Questo è decisamente il caso: le scimmie capiscono ciò che pensiamo, dimostrando di essere in grado di intuire le nostre mosse e i nostri obiettivi. Scopriamo di più sull’affascinante ricerca che ha raggiunto una conclusione tanto sorprendente.

Le scimmie capiscono ciò che pensiamo: ecco come fanno

Gli esseri umani hanno la facoltà di attribuire agli altri membri della loro specie intenzioni, credenze e desideri.

animali e risata
(Foto Adobe Stock)

Questa capacità, nota come teoria della mente, è stata a lungo concepita come ciò che differenzia la nostra specie rispetto agli altri primati.

In realtà, però, un gruppo di scienziati esperti in cognizione animale ha scoperto che non è proprio così: anche i nostri lontani cugini, infatti, sembrano essere in grado di comprendere la mente altrui.

In particolare, tra le doti più sorprendenti c’è la capacità di attribuire agli altri delle credenze che si rivelano essere false.

Finora questa facoltà non era mai stata dimostrata: del resto, oltre ad essere particolarmente sofisticata, si scontra con difficoltà di natura pratica perché è difficile mettere a punto degli esperimenti che siano in grado di dimostrarla.

Un gruppo di primatologi ha escogitato un complesso test volto a verificare questa abilità.

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Gli sbalorditivi esiti dell’esperimento

Gli scienziati hanno appositamente creato un video basato sulla tecnologia dell’eye-tracking.

scimmia avvicina gatto domestico reazione bellissima
Scimmietta (Pixabay)

Questa tecnica consente di tracciare in modo preciso la direzione dello sguardo e, di conseguenza, i punti in cui si focalizza l’attenzione dell’animale.

Il team di ricerca ha realizzato una sorta di soap-opera in due puntate, elaborata in modo che potesse destare l’interesse delle scimmie.

Nella prima “puntata”, un attore travestito da scimmia, soprannominato King Kong, coinvolge un essere umano in una lotta, per poi sotto uno di due covoni di paglia, mentre l’uomo non lo osserva.

Nel secondo episodio, lo stesso attore travestito da primate si trova in una gabbia e ruba una pietra a un visitatore, per poi nasconderla sotto una scatola, spostarla sotto un’altra e, infine, portarla via.

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Al termine di entrambi gli episodi, la figura umana che non ha assistito alle gesta di King Kong cerca rispettivamente di scovare la scimmia sotto il covone o la pietra sotto la scatola.

Tra le specie a cui sono stati mostrati i video ci sono:

  • 19 scimpanzé;
  • 14 bonobo;
  • 7 orangotanghi.

La maggior parte dei primati ha fissato il punto in cui sapeva che l’essere umano sarebbe andato a guardare, nonostante fosse consapevole del fatto che si trattava dell’area sbagliata.

Questo dimostra che le scimmie sono in grado di capire che le informazioni in loro possesso possono non coincidere con quelle di qualcun altro, mettendosi nei suoi panni e seguendo il suo ragionamento.

Si tratta di una facoltà decisamente degna di nota: basti pensare che nei cuccioli di essere umano non compare prima dei 4 anni.

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