Quando una donna di nome Mongkol Plus ha notato un macaco ferito vicino a Bangkok, Thailandia, era rimasta sorpresa che l’animale fosse ancora vivo. Qualcuno aveva sparato la scimmia con una freccia che si era conficcata profondamente tra gli occhi dell’animale. Inoltre la donna aveva di catturare la scimmia, ma questa si è spaventata ed è saltata in un lago per scappare.
“Ovviamente non sapeva che sarebbe stato salvato”, ha dichiarato Tom Taylor, che collabora con la Wildlife Friends Foundation Thailand (WFFT), che sta contribuendo al salvataggio del macaco. Ma la signora Plus era determinata ad aiutare la scimmia, che lei ha ribattezzato Rocket, e alla fine l’ha presa e portata d’urgenza da un veterinario.
“La freccia ha attraversato il suo cranio, quasi colpendo il suo cervello e la sua colonna vertebrale” – ha detto Taylor – “Avrebbe potuto ucciderlo immediatamente”. Il veterinario, però, è riuscito a salvare la vita di Rocket. Il macaco ora sta bene, ma secondo quanto spiegato da Taylor altre scimmie non sono così fortunate. In Thailandia, infatti, molte vivono nei centri urbani e spesso sono soppresse dagli uomini, “regolarmente perseguitate come parassiti”.
Ora Rocket deve affrontare però un altro problema, infatti l’animale è in sovrappeso e anche in questo caso la colpa è dell’uomo. Spesso i macachi vivono in aree urbane densamente popolare e vengono nutriti con cereali e altri snack, alimenti che se vanno bene per gli esseri mani, sicuramente portano questo tipo di scimmie a diventare obese.
Il macaco è una specie spesso vittima di diversi episodi di violenza, come accaduto allo Takagoyama Nature Zoo di Chiba, nel Nord del Giappone, dove 57 di questi esemplari autoctoni, detti anche “scimmie della neve”, sono stati abbattuti in quanto è stato scoperto che gli esemplari erano portatori di geni di una specie di macaco “aliena”, ovvero originaria di altri paesi, tra cui India e Cina.
Secondo quanto si apprende, alcuni esemplari di macachi giapponesi sarebbero scappati dal loro recinto per accoppiarsi con altre specie presenti nel parco zoologico, i macachi Rhesus, considerata invasiva nel territorio nipponico e bandita in Giappone dal 2013.
Di recente la Russia ha fatto sapere di avere intenzione di inviare un macaco su Marte. Sergey Orlov, il direttore dell’Istituto Medico di Primatologia di Sochi, ha affermato alla nota agenzia di stampa russa Interfax: “Abbiamo deciso di preparare un macaco per un viaggio su Marte. Per ora cominceremo l’addestramento e le simulazioni qui sulla Terra”.
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