A Hartley Bay, a circa 150 chilometri da Prince Rupert, nella North Coast della British Columbia in Canada, una giovane orca è rimasta incagliata sugli scogli e sono state impiegate ben otto ore per salvarla.
“Piangeva spesso, era straziante sentirla. Fortunatamente, grazie alla marea è riuscita a riprendere il largo”, ha raccontato uno dei volontari del The Cetacean Lab, intervenuti sul posto.
L’orca è stata notata da un ricercatore della Whale Point, Janie Wray che stava effettuando un sopralluogo nella baia e che ha allertato le autorità competenti e le altre associazioni: “Stava chiamando da terra. Aveva un tono molto dolce e triste. E’ così che l’ho notata. Avevo il cuore spezzato”.
I volontari hanno fatto il più possibile per poter mantenere l’orca umida e fresca, versando su di lei continuamente dell’acqua, utilizzando delle coperte e delle lenzuola bagnate.
Lentamente anche il comportamento dell’orca ha iniziato a cambiare quando si è accorta che quelle persone si stavano prendendo cura di lei: “All’inizio era stressata, abbiamo notato la sua respirazione veloce ma dopo una ventina di minuti, il ritmo si è calmato”.
Quando la marea ha iniziato a salire, la squadra di volontari ha impiegato una quarantina di minuti per capire come poter aiutare l’orca a tornare in acqua. Poi fortunatamente, l’acqua è arrivata fino agli scogli e in quel momento i volontari si sono allontanati in modo che l’orca potesse riprendere a nuotare. Appena ne ha avuto modo, l’orca è balzata in acqua, emettendo dei richiami, per ricongiungersi al suo branco che era rimasto nelle vicinanze.
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