Un video diventato virale in pochissimi giorni nel quale si vede un giovane condor andare incontro ad un uomo per salutarlo e abbracciarlo. Il filmato come prevedibile ha riscosso un successo incredibile in rete tanto da attirare l’attenzione dei media.
La vicenda si svolge nella provincia di Neuquen, in Patagonia, Argentina. Immagini impressionanti e rare che mostrano tutta l’umanità e la dolcezza nello scambio di affetto anche con specie particolari come in questo caso un condor e un uomo.
In realtà, l’uomo in questione si chiama Edgardo Dellagaspera e il piccolo condor in realtà è stato trovato da cucciolo quando era appena un pulcino e aveva una zampa ferita: “E’ arrivato da noi con una zampa ferita. Non è grave. Ma ogni volta mi si avvicina quando lo chiamo e mi vede”, ha raccontato Dellagaspera, precisando in merito al mito che si è creato in rete che “le persone esagerano: il condor non è venuto giù dal cielo per salutarmi in quanto deve ancora imparare a volare”.
Negli ultimi anni, Dellagaspera ha aiutato ben quattro esemplari di condor e per poterli far ambientare e crescere, ha sempre insegnato ai condor a trovare da mangiare, lasciando le carcasse di animali sparse per l’azienda.
Tuttavia, il caso ha attirato l’attenzione degli esperti dell’Ecoparco di Buenos Aires che hanno contattato Dellagaspera pretendendo di prendere il piccolo condor.
“Il condor è nato e cresciuto qui e questo è il suo habitat naturale. In questo momento può già volare da solo e tra pochi giorni sarà in grado di allontanarsi e vivere nella Condorera a pochi chilometri da qui”, ha tenuto a ribadire Dellagaspera, esprimendo il proprio disappunto rispetto alla posizione espressa dalle autorità di Buenos Aires che vogliono prelevare l’esemplare.
“Hanno detto che lo vogliono trasferire in un luogo più adatto ma qui il condor vive all’aperto e siamo vicini al suo habitat naturale e sta imparando ad orientarsi e a riconoscere l’ambiente. Non siamo d’accordo con l’intromissione delle autorità”, ha poi concluso Dellagaspera.
E come non dare ragione a quest’uomo che per diversi mesi è riuscito non solo a curare il piccolo condor ma anche ad abituarlo a cibarsi da solo e ad effettuare i primi voli, rispettando la specie e i suoi tempi. Sarebbe un vero e proprio trauma per questo condor allontanarsi dal suo habitat ed è triste pensare che le autorità possano intervenire, spezzando un legame di affetto e soprattutto interferendo in quello che pare essere uno sviluppo equilibrato dell’animale.
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