La salmonellosi nel porcellino d’India, è un’infezione batterica rara nelle cavie ma non impossibile. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.
Attualmente, nelle famiglie di tutto il mondo, sono diffusi animali domestici diversi dai soliti che abbiamo sempre allevato.
Non è raro quindi vedere tra le braccia di un bambino un porcellino d’India o altri roditori simili.
Il porcellino d’India anche detto cavia domestica, è un animaletto di piccole dimensioni, appartenente alla famiglia dei cavidi, originario del sud America, nella regione delle Ande.
Si tratta di un roditore che può vivere generalmente in gabbia ma non ama restare da solo.
Inoltre come tutto il resto degli animali necessita di determinate cure e attenzioni, in quanto anch’esso è soggetto a patologie e infezioni.
In questo articolo andremo a conoscere le problematiche della salmonellosi nel porcellino d’India e come curarla.
Le cause della salmonellosi nel porcellino d’India sono legate all’ingestione di cibo e acqua contaminati da feci infette, urina e materiale da lettiera o tramite il contatto diretto con porcellini d’India infetti, topi selvatici o ratti che trasportano i batteri della salmonella.
Ma anche le verdure fresche possono essere una fonte di batteri della salmonella.
Si tratta tra l’altro di una zoonosi, ovvero una malattia che l’animale può trasmettere all’uomo.
Ecco perché l’infezione nel porcellino d’India deve essere ben gestita con le dovute attenzioni e tutta la cautela possibile per evitare il contagio.
I sintomi che danno dimostrazione della presenza del batterio della salmonella nel porcellino d’India possono essere diversi ma purtroppo confusi con i sintomi di altre patologie.
I segnali sono i seguenti:
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Per poter effettuare una diagnosi corretta il veterinario venire a conoscenza della storia completa della salute del tuo porcellino d’India fino all’insorgenza dei sintomi.
Dopodiché procedere con l’osservazione dei sintomi e a seguire con degli esami specifici, che riguardano un profilo ematico completo e l’analisi delle urine.
Infine procederà con la raccolta dei campioni fecali per la coltura e l’identificazione di laboratorio.
I risultati ottenuti dal laboratorio, individueranno i batteri specifici responsabili dell’infezione. Questo potrà determinare una diagnosi definitiva e certa.
Stabilita la diagnosi il veterinario procederà con una terapia di supporto attraverso liquidi e integratori di elettroliti e, in alcuni casi, possono essere utilizzati farmaci antibiotici.
Ancor prima del trattamento dovrà avvenire l’isolamento da eventuali altri compagnai di gabbia del porcellino d’India, onde evitare il contagio.
È importante sapere che l’infezione da salmonella può essere trasmessa non solo ad altri animali, ma anche agli allevatori umani dell’animale infetto.
Ragion per cui è fondamentale seguire le misure igienico-sanitarie appropriate per evitare il contatto con i batteri della salmonella, come ad esempio indossare guanti monouso e lavarsi accuratamente le mani e gli indumenti.
Cosa possiamo fare per evitare che il porcellino possa essere infettato dal batterio della salmonella? Il minimo che possiamo fare è una pulizia regolare della gabbia della cavia e rimuove eventuali feci e urina.
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Raffaella Lauretta
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