Con l’approssimarsi dell’estate cominciano a manifestarsi anche i primi, piacevoli ed a volte decisamente sorprendenti casi di schiusa delle uova di Tartarughe Caretta Caretta, uno degli esemplari più caratteristici della fauna del Mar Mediterraneo. Nonostante questi splendidi rettili siano esposti a forte rischio, per fortuna riusciamo ad assistere anche ad episodi come quello che sulla spiaggia di Eboli, comune in provincia di Salerno, ha visto la scoperta di ben 75 uova deposte. Si tratta di un doppio record: questo nido infatti, oltre ad essere il più cospicuo mai individuato da queste parti, rappresenta anche il più precoce, dal momento che la schiusa è prevista tra poco meno di due mesi, verso i 50 giorni e quando sarà ormai agosto.
Questo però potrebbe essere un sintomo di un qualcosa di negativo, legato cioè all’aumento della temperatura delle acque del Mediterraneo e nel globo in generale, cosa che comporta un cambiamento di abitudini e di comportamenti negli animali. Per i ricercatori e gli esperti del settore la priorità ora è proteggere a tutti i costi il nido, ed in questo senso il personale del Centro Recupero Tartarughe Marine dell’Anton Dohrn hanno impiantato nell’area interessata dei sensori per monitorare in maniera costante sia le condizioni ambientali che interessano il nido, oltre ad una rete di protezione celata sotto alla sabbia, allo scopo di ridurre a zero l’eventualità di sottoporre le uova a degli impatti traumatici tali da comportarne la rottura accidentale.
Fondamentale in tutto questo è stata anche l’ENPA di Salerno, che con i propri volontari ha tenuto costantemente sotto controllo il territorio grazie anch al supporto delle autorità locali.
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