Rodeo amaro: specie rara ornamentale dei laghetti nei giardini

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By Raffaella Lauretta

Non solo Cani e Gatti

Il Rodeo amaro pesce dai magnifici riflessi metallici grigioazzurri. Vediamo le caratteristiche di questa specie ornamentale da laghetto.

(Foto AdobeStock)

Il Rodeo amaro è una specie appartenente alla famiglia dei Ciprinidi, molto apprezzata per il suo notevole aspetto, la sua livrea argentata e la forma romboidale.

Per questo motivo, sono in tanti gli appassionati che adorano abbellire i loro laghetti nei giardini, con questi meravigliosi esemplari di pesci ornamentali.

Conosciamo meglio le caratteristiche, le origini, l’habitat e cosa mangia il Rodeo amaro.

Caratteristiche del Rodeo amaro

Il Rodeo amaro è un piccolo pesce originario dell’Europa orientale e dell’Asia occidentale.

rodeo amaro
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La sua distribuzione dipende dalla presenza di molluschi bivalvi del genere Unio e Anodonta che la femmina utilizza come sito di deposizione.

Si tratta di un pesce di piccola taglia dal corpo alto e compresso, misura circa 8 cm. Sui fianchi presenta delle sfumature rosate e sul ventre bianco dei toni rosa o rosa-giallastri.

Inoltre, è presente una striscia verde-azzurra interessa il fianco dalla base della coda fino all’altezza della pinna dorsale, mentre sul dorso mostra un colore grigio verdastro, che può variare fino al nerastro.

Generalmente i maschi sono più grandi delle femmine e nel periodo di frega i maschi a differenza delle femmine, sviluppano tubercoli nuziali sulla testa, da ogni lato del muso e sopra gli occhi.

Invece, la femmina sviluppa un ovipositore vicino all’apertura genitale che può essere più lungo del corpo.

Ogni femmina depone da 40 a 100 uova del diametro di circa 3 mm. Dopo circa 2 o 3 settimane avviene la schiusa. Gli avannotti lasciano il loro rifugio dopo il riassorbimento del sacco vitellino ovvero all’incirca dopo 2-3 giorni.

Per la riproduzione, il rodeo amaro maschio e femmina utilizzano bivalvi, dove la femmina deposita le uova e il maschio lo sperma per fecondarle.

L’età massima di questa specie è 5 anni, anche se sono soggetti a predazione da parte di bisce d’acqua, uccelli ittiofagi e pesci predatori. Inoltre possono contrarre malattie virali, batteriche e micotiche anche gravi.

Origini e habitat

Il Rodeo amaro predilige acque a corrente lenta con fondali di sabbia fine o uno strato sottile di fango.

rodeo amaro
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Difficilmente è possibile incontrarlo in acque a corrente più sostenuta, proprio perché vive presso le rive tra la vegetazione sommersa e semisommersa. In cattività è possibile tenerlo in piccoli laghi e stagni.

Cosa mangia il Rodeo amaro

La dieta del Rodeo amaro è basata su alghe filamentose, diatomee, la componente vegetale anche se predominante non è esclusiva, come infatti non disdegna piccoli crostacei, vermi, larve di insetti, oltre a uova di altri pesci, come il rutilo e la carpa.

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Malattie comuni dei pesci

Come tutti gli esseri viventi di questo mondo, anche la specie Rodeo amaro è soggetta a qualche malanno o comunque alle principali patologie che colpiscono i pesci.

Le principali malattie dei pesci sono:

  • Infezione da Aeromonas e Pseudomonas: malattia causata da questi patogeni si riconosce dalla corrosione delle pinne, dalla necrosi e poi dalla perdita completa della parte del corpo colpita;
  • Lesioni, ulcere e simili: infezioni batteriche esterne e interne possono presentarsi nei modi più diversi;
  • Micosi (Achlya): infezione primaria può essere ad esempio di natura batterica ed è facilmente riconoscibili grazie alle loro forme simili a batuffoli di cotone;
  • Occhi sporgenti nel pesce (esoftalmo): uno o entrambi gli occhi sporgono in modo particolare dalla testa. Le cause riguardano un peggioramento della qualità dell’acqua e la mancanza di vitamine nel mangime;
  • Parassiti: malattia dei puntini bianchi (ictioftiriasi), causata dall’Ichthyophthirius multifiliis;
  • Pidocchio del pesce (Argulus): un parassita grande un centimetro con un corpo rotondo, appiattito;
  • Proliferazioni ulcerose sul corpo, ulcere della pelle: sono batteri ubiquitari che si trovano nell’acqua o nel corpo del pesce. In circostanze ambientali negative possono proliferare in maniera vertiginosa e portare problemi;
  • Sanguisuga del pesce (Hirudinea):si attaccano alla pelle del pesce,succhiando il sangue provocando infezioni fungine o batteriche;
  • Verme ancora (Lernea): parassita lungo fino a 20 mm venga chiamato “verme” in realtà è un crostaceo;
  • Vermi della pelle e delle branchie (trematodi);
  • Viremia primaverile, SVC / viremia / eritrodermatite: malattia virale nei pesci che appare di solito in primavera, in laghetti con temperature tra 10 e 20 °C;
  • Avvelenamento: causato da del cibo avariato, una pianta velenosa o prodotti chimici nl cibo. La malattia si manifesta rapidamente e c’è un’alta probabilità di morte.

 

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