Il rinoceronte è spesso rappresentato nel cinema, nel mondo dello sport e nel mondo dei cartoni animati, grazie alla sua stazza e imponenza.
Queste che tratteremo sono schede destinate ai bambini, per aiutarli ad apprendere particolari argomenti che nello specifico trattano di animali. Non saremo ne’ i primi ne’ gli unici a trattare questo argomento, ma con l’aiuto di foto e paragrafi semplici, cercheremo di incuriosire e stimolare il bambino, aiutandolo anche visivamente ad assimilare la materia.
Oggi andremo a ricostruire, illustrare e rappresentare quello che è il gigantesco mammifero dell’Asia e dell’Africa, il rinoceronte.
Il rinoceronte appartiene all’ordine dei perissodattili e alla famiglia dei rinocerontidi. La caratteristica più vistosa del rinoceronte a parte la gigantesca stazza simile a quella dell’ippopotamo, è data dalle corna (uno o due a seconda della specie) che a differenza di quelle degli altri mammiferi, sono situate sulla parte anteriore del muso, subito dietro al naso e quando sono due non sono poste una accanto all’altra, ma di seguito.
Un’altra particolarità delle corna è la loro struttura: sono infatti costituite da una sostanza cornea uguale a quella che abitualmente forma i peli, tanto che si potrebbero correttamente definire come grandi ciuffi di peli saldamente fusi tra loro. Come altri mammiferi di taglia colossale, ad esempio l’elefante e l’ippopotamo, il rinoceronte possiede una pelle quasi priva di peli, straordinariamente spessa e robusta.
In una specie, il rinoceronte indiano (Rhinoceros unicornis), la pelle forma profonde pieghe in corrispondenza delle spalle e dei fianchi e presenta vistosi protuberanze simili a borchie, assumendo in questo modo un aspetto simile ad una corazza. Il tronco è massiccio e pesante, sembra sostenuto a fatica dalle quattro zampe.
In realtà si tratta solo di un’impressione, dato che il rinoceronte, oltre a reggersi benissimo, è anche in grado di raggiungere in corsa velocità ragguardevoli di circa 45 km orari su brevi distanze. Il rinoceronte è un essere vivente assai longevo e, un adulto sano, può facilmente raggiungere i 60 anni di età. In media misura dai 240 ai 315 centimetri, nel caso di un esemplare del tipo bianco.
Un maschio di Sumatra può persino superare i 335, arrivando fino ai 420 cm. Per quanto riguarda il peso, quest’ultimo raggiunge gli 800 kg, mentre il rinoceronte bianco quadruplica questa misura, fino ai 3600 kg, motivo per cui è il secondo animale terrestre più grande al mondo. Le orme di questo animale hanno forma di trifoglio, poiché ha il dito centrale del piede più lungo del normale. Ciò serve come punto di appoggio.
Lo stile di vita del rinoceronte varia a seconda della specie: le due specie africane, il rinoceronte bianco e il rinoceronte nero, si incontrano nelle praterie, ma, mentre la prima vive sempre in branchi discretamente numerosi (da tre a sette esemplari), la seconda predilige la vita solitaria.
Diverse sono invece le abitudini delle tre specie asiatiche: il rinoceronte indiano, infatti vive soprattutto nelle regioni paludose, mentre il rinoceronte di Giava e quello di Sumatra frequentano abitualmente le foreste.
Tutti e tre vivono comunque in coppie più o meno isolate. In Africa un’attenta politica protezionistica ha per il momento garantito la sopravvivenza di questi enormi mammiferi della Savana, ma tutte le specie asiatiche sono seriamente minacciate dall’estinzione, in quanto cacciati per le loro corna a cui gli orientali attribuiscono poteri medicinali.
La minaccia più grande per il rinoceronte è costituita dal bracconaggio: moltissimi esemplari vengono uccisi per ottenere il corno d’avorio, dall’elevato valore. Va però specificato che i rinoceronti possono tranquillamente sopravvivere anche senza i corni.
I maschi adulti cercano il contatto con le femmine solamente durante il periodo del calore. Alcune specie, per esempio il rinoceronte bianco e quello indiano, a volte formano coppie stabili che, nel tempo, danno origine a gruppi sociali più ampi.
Il periodo di gestazione del rinoceronte varia a seconda delle specie e va da 15 a 18 mesi, alla nascita i piccoli pesano circa 60 chilogrammi. L’allattamento dura un anno, malgrado i nuovi nati incomincino a pascolare già dopo pochi giorni. I maschi raggiungono la maturità sessuale intorno ai 5 anni, le femmine intorno ai 3.
Questo mammifero deve soddisfare, ogni giorno, un fabbisogno alimentare non indifferente, per via della sua immensa mole. Ciò di cui ha sicuramente bisogno, nella zona in cui vive, è grande disponibilità di acqua e molto cibo.
La morfologia del labbro superiore del rinoceronte bianco si adatta perfettamente alle sue abitudini alimentari: piatto e largo circa 20 centimetri, consente infatti all’animale di tagliare con estrema facilità l’erba di cui si nutre, ma anche di rami e ramoscelli, come l’elefante, ma ama anche cardi, ginestre e via dicendo.
Ma in questo caso esistono delle sensibili differenze a seconda dell’habitat ma anche all’interno di specie viventi nello stesso territorio. Per fare un esempio, i rinoceronti neri si nutrono delle foglie basse degli alberi mentre quelli bianchi preferiscono brucare l’erba.
Nonostante la sua dimensione, non mangia la carne e non l’ha mai mangiata. Non è quindi un predatore e potrebbe convivere in tutta serenità con altri animali nel suo habitat naturale, ma purtroppo, il rinoceronte è in via d’estinzione e perciò preda dell’uomo per il suo pregiato corno.
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