A fine maggio è stato lanciato un nuovo progetto promosso dal rifugio animale TheGreenplace alle porte di Roma e dal team della Certificazione Etica VEGANOK. L’iniziativa “Oasi VEGANOK” intende creare una rete di rifugi per esseri senzienti vittime di violenze o a rischio macello.
La rete dei rifugi, come ad esempio quella dei Santuari, spesso è poco nota e con molte difficoltà, un cittadino, armato di buone intenzioni riesce a mettersi in contatto o ad individuare dei rifugi per animali domestici, per cui figuriamoci nel caso in cui volesse riscattare un animale da corte che ha ben tutte altre esigenze e necessità altri tipi di spazio. Nel 2014, non a caso, venne creata la rete dei santuari, alla quale ora segue l’iniziativa di The Greenplace e Veganok che rilanciano il tema con il progetto “Oasi Veganok”.
Il progetto mira alla creazione di una rete di rifugi per accogliere gli animali. Thegreenplace diventerà il primo esperimento pilota e si prevedono pertanto degli ampliamenti del rifugio e l’avviamento di corsi di formazione dei volontari. Thegreenplace in tal senso diventerà anche sede per il coordinamento con le altre Oasi non solo sul territorio italiano ma anche europeo.
Un progetto ambizioso, nato dalla passione di chi da anni si sta prodigando per la tutela e la protezione degli animali: esperti e rappresentanti del rifugio TheGreenplace, adesso prima Oasi VEGANOK, Associazione Vegani Italiani Onlus e la Società Benefit VEGANOK che concorreranno insieme per un obiettivo, quello di migliorare la condizione degli animali, condividendo un patrimonio prezioso e iniziare a cambiare la percezione delle persone e il loro approccio nei riguardi degli animali, non solo domestici, promuovendo iniziative.
“La gestione di quella che viene comunemente definita Oasi o Santuario genera problematiche che pochi conoscono e ancor meno sono in grado di affrontare in modo corretto. La prima OASI VEGANOK da me diretta, affronta e risolve questioni complesse ogni giorno. Il nostro obiettivo è migliorare noi stessi, migliorare le condizioni degli animali non umani ospitati e condividere con sempre più volontari e anche con i responsabili di altre Oasi questo patrimonio di esperienze. Noi vogliamo crescere, abbiamo questo sogno e desideriamo che il nostro lavoro riesca a cambiare la società. Per questo abbiamo pensato, sul piano pratico ad incentivare le visite delle persone, per favorire il più possibile la convivenza tra animali umani e non umani”, ha dichiarato Marco Biondi, fondatore di Thegreenplace.
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