Una strage silenziosa sotto i nostri occhi, per salvare le balene I leader Maori hanno fatto una richiesta impensabile!
Anche se non se sente parlare poi così spesso ogni giorno assistiamo ad una strage silenziosa e che, al di là di quel che potremmo pensare, passa anche dalle nostre mani. Sulle spiagge del Pacifico solo in queste ultime settimane sono state ben 18 le balene trovate morte, un numero elevato che se aggiunto a quello delle balene cacciate per scopi alimentari dalla cina sottolinea come la fine di questi grossi cetacei sia più vicina di quel che immagineremmo. Se per quel che riguarda la caccia delle balene possiamo fare però relativamente poco, per quel che riguarda le morti sospette potremmo fare moltissimo, soprattutto perché la maggior parte di queste sembra essere causata dall’ingestione di troppa plastica, rifiuto ancora abbondantissimo nei mari di tutto il mondo. Come fare per a salvare le balene? Una proposta è appena arrivata proprio dai Leader Maori del Pacifico e sta facendo discutere il mondo.
Alla COP28 i Leader Maori del Pacifico hanno deciso di avanzare una richiesta diretta alle nazioni unite atta a promuovere le balene e designarle come dei veri e propri ambasciatori dell’oceano, un passo storico di cui molti forse non colgono l’importanza ma che, se fosse intrapreso realmente, renderebbe a questi animali una protezione mai ottenuta prima da nessun altro animale.
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Concedere una personalità giuridica significa concedere al tempo stesso determinati diritti, tale designazione darebbe quindi modo alle balene di essere rappresentate legalmente e dunque di concedergli voce nonostante non ne abbiano, almeno per quel che riguarda la difesa dei propri diritti. Le balene sono in questo momento in estrema difficoltà ed il fatto che abbiano bisogno del nostro aiuto è evidente, solo sulle spiagge del Pacifico sono 18 gli esemplari trovati morti nelle ultime settimane, e quasi tutte non per cause naturali ma per colpe imputabili all’uomo.
Che questi enormi esseri viventi muoiano in silenzio non è giusto, questo il concetto che ha portato i leader Maori prima a svolgere delle vere e proprie cerimonie funebri nei confronti dei cetacei ritrovati morti e poi a portarli alla inusuale richiesta. Bisogna ricordare che questi animali sono essenziali per tutto l’ecosistema marino e non solo, questi animali con le loro feci fertilizzano il fitoplancton che oltre ad essere fonte di cibo primaria per l’intera rete alimentare marina, è anche responsabile della produzione di oltre il 50% dell’ossigeno mondiale oltre che dell’assorbimento del 40% dell’anidride carbonica prodotta.
Perdere le balene significherebbe dunque perdere anche la lotta contro il veloce cambiamento climatico a cui stiamo assistendo, arrivando forse ad un punto di non ritorno in grado di mettere in serio rischio tutto il pianeta. La notizia straordinaria è che noi tutti possiamo contribuire a rendere alle balene personalità giuridica e possiamo farlo firmando una petizione online su change.org.
Per salvare il nostro pianeta ogni altro, anche quello che può sembrare più banale, diventa sempre più un passo importantissimo, fare la nostra parte è dunque un dovere imprescindibile e solo con il raggiungimento di una coscienza collettiva sana potremmo uscire da una situazione ormai al limite e salvaguardare la biodiversità e la bellezza del nostro amato pianeta.
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