Sindrome delle gambe rosse nella rana, una condizione da non sottovalutare quando decidi di aggiungere un anfibio al tuo stagno.
La sindrome delle gambe rosse nella rana è un’infezione diffusa anche nei rospi e nelle salamandre.
È piuttosto riconoscibile in quanto si manifesta un colore rossastro negli arti, in particolare nella parte inferiore delle zampe e dell’addome dell’anfibio.
Le rane maggiormente soggette alla sindrome delle zampe rosse sono quelle denutrite o di nuova acquisizione che sono tenute in acqua di scarsa qualità o in altre condizioni ambientali non ideali.
Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento di questa condizione negli anfibi e in particolare la rana.
Solitamente la causa della sindrome delle gambe rosse nella rana è il batterio Aeromonas hydrophila che si trova negli alimenti o nell’acqua contaminati ma può anche essere presente nell’aria.
Tuttavia, anche virus e funghi possono essere i motivi di questa colorazione degli arti.
Questo batterio provoca nella rana l’arrossamento delle zampe e dell’addome dovuto alla dilatazione (o stiramento) dei capillari sottocutanei.
I segnali che la rana o l’anfibio in generale manifestano quando si verifica in essi la sindrome delle gambe rosse, possono essere diversi.
I sintomi sono:
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Per poter stabilire una diagnosi il veterinario inizialmente procederà con una valutazione fisica dell’anfibio.
Ragion per cui dovrà tenere presente i segni di infezione diffusa, che potrebbe includere infiammazione o cellule morte localizzate nel fegato, nella milza e in altri organi addominali.
Dopodiché eseguirà gli esami del sangue o dei fluidi corporei per rilevare la presenza dell’organismo che causa l’infezione.
A seconda poi della causa sottostante della malattia, procederà con la terapia adeguata.
Perciò, nel caso in cui la sindrome delle gambe rosse nella rana sia dovuta al batterio Aeromonas hydrophila, il veterinario prescriverà antibiotici per l’anfibio.
È fondamentale intervenire tempestivamente è fermare il focolaio che potrebbe innescare una patologia severa.
Come sempre, la migliore delle soluzioni ha a che fare con la prevenzione.
Mantenere un habitat sano e pulito dove far vivere le rane, vuol dire assicurare un buono stato di salute e una lunga vita per questi esseri viventi che possono essere anche piuttosto longevi (12 anni circa).
Per poter far ciò, occorre raccogliere regolarmente gli escrementi che si possono accumulare e creare un ambiente malsano.
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Raffaella Lauretta
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