La Rana dendrobates detta rana freccia blu, dotata di un potente veleno. Vediamo quali le caratteristiche, l’habitat e l’alimentazione.
La Rana dendrobates il cui nome scientifico Dendrobates tinctorius var. azureus, comunemente detta rane freccia o rana freccia avvelenata, in quanto gli indios Chocho sudamericani estraggono il veleno che questa rana produce, per usarlo nella caccia, che usano fare con cerbottane e dardi avvelenati. Basta immagine che un semplice graffio di una punta cosparsa col materiale velenoso di una “Phyllobates terribilis” per provocare la morte di una scimmia in pochissimi istanti.
La famiglia di appartenenza della Rana in questione è quella delle Dendrobates, dell’ordine Anura, che comprende diverse specie tutte contraddistinte da una colorazione appariscente e da una gravissima velenosità. Le specie più comuni sono la D.auratus, la D.histrionicus, la D.lehmanni, la D.leucomelas, la D.pumillo e la D.tintorius.
La Rana dendrobates è una piccola rana, con una lunghezza compresa tra i 3 ed i 4,5 cm, può arrivare ad un massimo di 6 cm. Possiede una pigmentazione dorsale nera e un disegno di forma e dimensione variabile, la colorazione va dal bianco al giallo intenso, mentre gli arti e la zona ventrale generalmente sono blu elettrico.
Questa anfibio è molto territoriale e conduce per lo più una vita diurna occupando lo spazio che va dal livello del suolo ai 3-4 metri d’altezza, spostandosi tra la lettiera di foglie, i cespugli ed i tronchi d’albero. Ha una fase larvale (girini) in cui sono acquatici, e respirano attraverso le branchie, ma al momento della metamorfosi sviluppano i polmoni e cominciano a respirare come tutti gli altri animali terrestri.
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La Rana dendrobates è specie originaria del Suriname, in prossimità del confine con il Brasile, presente nelle aree boscose e isolate, spesso circondate da praterie aride. Queste rane velenose vivono anche nelle foreste pluviali del Sud e del Centro America.
In questi scenari ambientali la temperatura e l’umidità sono costanti all’80% quasi tutto l’anno, ma se la percentuale di umidità dovesse scendere troppo, le rane possono disidratarsi e morire in breve tempo. Ragion per cui per diverse specie la temperatura deve essere almeno di 22°, solo pochi ed eccezionali esemplari vivono nelle foreste più fredde sui pendii delle montagne.
Per quanto riguarda invece gli esemplari in cattività, per la rana dendrobades che vive in un terrario, bisogna sapere che la struttura per riuscire a mantenere la temperatura ideale e l’umidità giusta deve essere costruita in vetro o in plexiglass (gli esperti consigliano il vetro che non perde trasparenza e forza rispetto al plexiglass, un materiale meno resistente).
Le dimensioni e la forma del terrario, invece variano a seconda della specie e dal numero di esemplari ospitati, ad esempio per 4-5 esemplari di Rana dendrobates occorre un terrario di circa 60X60X80h, arredato da uno strato di terriccio coperto da qualche sasso piatto, una piantina, dei ramoscelli, qualche foglia e una petri come raccolta d’acqua (da cambiare quotidianamente)
Da tenere ben presente che questo anfibio è sempre alla scoperta di piccoli fori per poter evadere perciò prima di inserirle all’interno assicuriamoci che non ci siano buchi che possano avallare la fuga di questi animali che all’esterno potrebbero disidratarsi e morire nel giro di poco tempo.
Per quanto riguarda la stagione degli amori, la riproduzione in natura avviene generalmente durante la stagione delle piogge. In questo periodo i maschi si azzuffano tra loro ed emettono un suono vocale, che subisce una maggiore intensità quando nei paraggi c’è una femmina piena di uova. Questo suono serve ad attirarla ed è come un invito quasi a convincerla ad avvicinarsi.
Questo tipo di corteggiamento può durare anche delle ore, dopodiché una volta che la femmina ha ceduto, il maschio la porta nel luogo scelto per la deposizione che consiste in una piccolissima raccolta d’acqua, che può essere anche una foglia caduta con all’interno dell’acqua, ma con una qualsiasi cosa che li possa tenere al coperti o comunque all’ombra.
La particolarità è che fra il maschio e la femmina non si consuma un rapporto, ma si limitano a deporre i loro prodotti sessuali sulla stessa foglia. Le uova sono da 2 a 6 per le Dendrobates e sarà il maschio a restare di guardia e sempre lui si occuperà di trasferire i girini in una raccolta d’acqua una volta che le uova si saranno schiuse.
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La Rana dendrobades è un animale che possiamo definire famelico, ciò che in grado di mangiare appartiene davvero ad una varietà inverosimile di prede, nonostante le sue dimensioni non siano poi così grandi.
La sua alimentazione è basata su drosophile (soprattutto Drosophyla hydei) e collemboli ma accetta senza alcun tipo di problema anche prede di dimensioni leggermente maggiori come micro camole del miele e della farina, afidi e Tricorina tormentosa, piccoli insetti, come grilli, acari, formiche, piccoli ragni, tarme, moscerini della frutta e farfalline. Tutto ciò per questa rana non costituisce nessun tipo di limite, in quanto lo rapporta alla grandezza della sua bocca.
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Raffaella Lauretta
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