La ragnatela è una sorta di protesi artificiale utilizzata dai ragni per la caccia e non solo: in pratica la continuazione dei loro organi di senso. La vibrazione delle corde fa si che l’aracnide percepisca informazioni circa la preda intrappolata, un potenziale partner o la solidità della tela. Tutto ciò è stato riscontrato due anni fa in uno studio condotto dalle università di Oxford e “Carlos III” di Madrid, ma adesso si è scoperto che i ragni sono anche in grado di “accordare” la loro ragnatela modificandone forma, spessore e tensione, esattamente come si fa con una chitarra od altri strumenti a corda.
La maggior parte dei ragni ha scarsa capacità visiva e sopperisce a questa mancanza sensoriale basandosi sull’amplificarsi di altre qualità naturali, percependo il mondo circostante tramite le oscillazioni della loro tela. Gli studiosi sono riusciti ad elaborare dei veri e propri modelli matematici sulla propagazione delle onde sonore derivate da queste oscillazioni, scoprendo che i ragni utilizzano la loro seta per controllare le ragnatele intessute e migliorarne le proprietà di percezione.
Addirittura possono modificare la direzione di propagazione delle vibrazioni e capire in quale punto esatto la loro preda viene avviluppata, proprio come se stessero osservando il tutto coi loro occhi pur essendo in pratica privi di una efficace percezione visiva.