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Quando la libertà arriva dopo 53 anni di sfruttamento: Rhea riscopre la vita

Rhea, Mia e Sita

Gli avevano fatto una promessa e l’hanno mantenuta quando nel mese di novembre dello scorso anno, lo hanno dovuto lasciare solo, portando via i suoi due compagni di vita. E’ la storia di tre elefanti, Mia, Sita e Rhea sfruttati per tutta la vita in un circo a Tamil Nadu, in India. I tre animali erano detenuti a catena quando non lavoravano. Una vita senza tempo, fatta di abusi, fin dall’infanzia, maltrattamenti, punizioni con privazione di cibo e di acqua. Le zampe deformate per via dei lacci, lo spirito e l’intelligenza, annullati. Una condizione terribile che ha provocato nei tre elefanti pesanti traumi psicologici e ha fatto sì che creassero tra loro un forte legame con il quale si sono sostenuti a vicenda in tutti questi anni di schiavitù.

Per fortuna, lo scorso anno, sono intervenuti i membri dello staff di Wildlife SOS che gestiscono un santuario ad Agra, nello stato di Uttar Pradesh. L’associazione era arrivata a riscattare gli esemplari, ma all’ultimo minuto, per problemi nella documentazione ha solo potuto portare via due elefanti, Mia e Sita: “Abbiamo dovuto prendere una delle decisioni più sofferte, quella di lasciare una delle tre sorelle in quel circo. Mia e Sita avevano però bisogno di cure veterinarie più urgenti, per cui con il cuore spezzato, abbiamo lasciato Rhea, senza però fargli una promessa, quella che saremmo tornati a prenderla”, scrive l’associazione.

A distanza di sei mesi, è giunta la lieta notizia e i volontari dell’organizzazione animalista sono tornati a prendere Rhea, ripercorrendo quei 700 chilometri per portarla finalmente a casa: un elefante anziano, di circa 53 anni, che finalmente potrà assaporare negli ultimi anni della sua vita un po’ di libertà e soprattutto scoprire l’affetto delle persone.

Il recupero e l’arrivo di Rhea nel santuario dove ha ricongiunto le sorelle è stato un evento commovente per lo staff della riserva che ha condiviso sulla pagina Faceook dell’associazione una serie  di fotografie e d’immagini di Rhea durante il trasferimento verso la libertà.

“La cosa più importante è che Rhea adesso avrà bisogno della compassione degli altri elefanti, soprattutto delle sue sorelle che dovranno aiutarla a recuperare lo stress mentale che si è acuito negli ultimi mesi dopo la separazione da Mia e Stia, sentendosi abbandonata da loro. Ha bisogno di amore e di sentirsi curata”, sottolinea la Wildlife SOSO.

Sul profilo Facebook è possibile vedere tutte le tappe del viaggio di Rhea verso la libertà mentre vi proponiamo un piccolo video di Rhea che reagisce con piccoli gemiti alle coccole di un volontario che ha ottenuto migliaia di visualizzazioni in pochissime ore.
Un filmato dolcissimo che ci fa capire quanto ogni essere vivente deve essere rispettato e amato.

lotta75

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