Il tuo coniglio non smette di lacrimare e ha problemi agli occhi? Ecco cosa c’è da sapere e come alleviare questo suo fastidio.
I problemi agli occhi nei conigli purtroppo sono piuttosto frequenti, hanno numerose cause scatenanti e un sintomo piuttosto evidente: la lacrimazione continua e abbondante. In realtà il problema potrebbe anche non essere legato necessariamente agli occhi, bensì ad altri problemi di salute che si ‘manifestano’ con la lacrimazione. Ecco dunque quali possono essere le probabili cause e tutti i segreti per risolvere il problema.
Apparentemente gli occhi del coniglio non sono così diversi da quelli degli altri mammiferi, se non fosse per una particolarità: i globi oculari sono posizionati di lato, in modo da poter avvisare meglio e in fretta la preda da catturare. Questa posizione ‘strategica’ consente loro di poter avere un ampio spettro visuale per individuare il pericolo. Il lato negativo è una alta sensibilità alla luce, tanto da rendere necessaria una sorta di membrana tripla a proteggere l’occhio: due esterne e una interna, invisibile all’occhio umano, che svolge la sua funzione protettiva solo di notte. Ed è proprio questa ultima palpebra, grazie alla ghiandola di Harder, la responsabile di quella secrezione biancastra che si vede spesso nei suoi occhi, che viene raccolto e ‘smaltito’ dalla palpebra inferiore. Infatti un forellino presente al suo interno ha la funzione di drenare questo liquido, che però consente all’occhio di restare sempre ben idratato.
Le lacrime del coniglio sono bianco-lattiginose e anche piuttosto dense. Nonostante il pelo magari bianco del coniglio, esse sono ben visibili, in quanto bagnano la parte attorno all’occhio, irritandola. Non solo imbrattano il pelo ma ne consumano la pelle: infatti se non risolto in tempo questo problema può lacerarla e creare delle croste difficili da rimuovere. La lacrimazione eccessiva viene detta anche ‘epifora’: essa si manifesta dapprima creando una zona umida attorno all’occhio del coniglio e alle palpebre. Le lacrime del coniglio possono essere sierose, mucose o purulente. Con la prima tipologia di lacrime la pelle attorno all’occhio si fa umida, con la seconda inizia ad infiammarsi, con la terza invece consuma il pelo fino a creare delle vere e proprie zone di alopecia. La conseguente perdita di pelo rende la pelle molto delicata e sensibile ad infiammazioni e macerazione.
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Se pensiamo che la lacrimazione sia dovuta solo ad un motivo, come ad esempio un’allergia, ci sbagliamo di grosso. I conigli sono animali molto delicati e sono soggetti a questo tipo di problema molto di frequente, ma è importante individuare la causa esatta per poter agire correttamente con la terapia. Vediamo quali sono i motivi più comuni che spingono il coniglio a lacrimare eccessivamente, a partire dalla causa più probabile.
Il condotto lacrimale, detto anche dotto naso-lacrimale, ha la funzione fondamentale di drenare il liquido prodotto dall’occhio. Grazie a lui le lacrime fuoriescono da esso e si riversano direttamente sul musetto del nostro coniglio. Quando questo meccanismo si inceppa, le lacrime inizieranno a bagnare la faccia dell’animale in modo permanente. Ma come si ostruisce il dotto naso-lacrimale? Può succedere in seguito a una rinite, dove il pus prodotto dall’infiammazione del naso occlude il passaggio al liquido lacrimale. Oppure la causa potrebbe essere un problema dentale: infatti il suddetto dotto incontra le radici dei denti interni e la radice dell’incisivo superiore. In caso di malformazioni dentali dunque la radici dei denti si allungano e vanno a toccare il dotto lacrimale, disturbandone il funzionamento ottimale.
E’ naturale che il coniglio sia esposto a batteri ed infezioni, data la sua costante abitudine di mettere il musetto ovunque e spesso alla ricerca di paglia fresca. Anche la sua gabbietta e i luoghi che è solito frequentare possono diventare un covo di batteri: per questo è fondamentale tenere sempre pulito il suo habitat e procurargli sempre della paglia fresca ogni giorno. Quando il problema è appena agli esordi è importante avere sempre a portata di mano del collirio: magari facciamoci consigliare dal nostro veterinario!
Polveri, pulviscoli della paglia e altre micro particelle possono irritare l’occhio del coniglio: una situazione ancora più rischiosa se pensiamo che l’animale può procurarsi da solo delle lesioni. Infatti questo animale, così come il gatto ha l’abitudine di leccarsi, provvedere alla sua pulizia autonomamente e con l’aiuto delle zampe. Ma queste, dotate di unghie, sono delle armi pericolose che possono graffiare e lacerare la sua pelle. Le lacrime infatti sono una sorta di difesa dell’occhio contro queste irritazioni che tendono a disidratare il globo oculare.
Quando si hanno problemi legati alla chiusura dell’occhio, ovvero quando la palpebra sporge troppo verso l’interno (Entropion) oppure verso l’esterno (Ectropion), è come se questo rimanesse aperto e dunque disidratato. Allo stesso modo se le ciglia sono rivolte verso l’interno graffiano l’occhio in continuazione, irritandolo.
Come sempre il miglio alleato in queste situazioni è il veterinario di fiducia, che saprà consigliare il collirio più adatto alla problematica del nostro coniglio. Subito dopo l’esperto potrà procedere alla diagnosi: dapprima cercherà di escludere una congiuntivite, in seguito ordinerà una radiografia ai denti, per escludere uno dei suddetti problemi. Una volta individuata la causa, sempre dietro prescrizione medica, si potrà procedere a una cura a base di antinfiammatori e antibiotici.
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F.C.
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