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Quali sono gli animali da inserire nel proprio laghetto artificiale

Avete deciso di costruire un laghetto artificiale nel vostro giardino? Quali e quanti animali possono abitare questo ecosistema da voi creato

La convivenza di diverse speci all’interno di un laghetto artificiale non è affatto scontata (Foto Unspalsh)

Se hai la fortuna di potere installare una vasca all’interno del tuo giardino o del tuo appezzamento di terra vorrai vederla popolata! Ti consigliamo però di scegliere con cura quali animali inserire all’interno del tuo laghetto artificiale. La sopravvivenza fra diverse speci non è assicurata e la vegetazione che decidi di integrare potrebbe essere a rischio.

Ecco una selezione delle migliori speci ittiche e non che potrebbero sopravvivere all’interno del tuo personale specchio d’acqua. Adattabilità e socievolezza dovranno essere caratteristiche imprescindibili per una fauna che resiste alle rigidità dell’inverno e alle calure dell’estate.

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Quali animali inserire nel proprio laghetto artificiale: pesce rosso primo indiziato

Adattabile e longevo il pesce rosso è fra le prime scelte (Foto Pexels)

La prima scelta è anche la più ovvia. Il carassio dorato, detto anche pesce rosso, è di facile gestione anche all’esterno. I suoi riflessi aranciati e rossi, che a volte virano verso il bianco e il nero, sapranno dare il giusto tocco di colore al vostro laghetto. Una delle poche precauzione che è necessario prendere è assicurarsi del fatto che la vasca sia profonda almeno di 1 metro.

Durante l’inverno infatti questa specie di acqua dolce sceglierà di abitare i fondali della vostra preziosa porzione d’acqua in cerca di caldo. Un altro accorgimento che sarà bene tenere è quello di rompere gli eventuali strati di ghiaccio che si formano sulla superficie del laghetto per far sì che tutte le creature che vi abitino possono avere l’ossigeno necessario per la sopravvivenza.

L’alimentazione dovrà essere monitorata ed è bene non esagerare con i mangimi specifici a lui dedicati dato che questa specie acquatica si ciba anche di vari tipi di insetti ma soprattutto di larve di zanzara. Non mancate mai di osservarlo da vicino perché gli atteggiamenti del pesce rosso sono indice del suo stato di salute. 

Un piccolo esercito di gambusie

Le gambusie sono divoratrici di larve di zanzara (Foto Adobe Stock)

Questi minuscoli guizzanti pesci d’acqua dolce hanno una capacità riproduttiva sorprendente. In men che non si dica potrete trovare la vostra vasca popolata da centinaia di piccole schegge argentee. Questa specie molto diffusa, viene spesso impiegata come naturale bioregolatore nella lotta biologica contro le zanzare in entrambe gli emisferi.

Una lotta che si fa ancora più agguerrita quando si parla di zanzare anofele, portatrici sane della malaria. Questo animale acquatico vanta anche un’invidiabile resistenza a climi particolarmente freddi e caldi e può essere cibato con i normali mangimi per pesci d’acqua fredda.

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Quali animali inserire nel proprio laghetto artificiale: l’eleganza della Carpa Koi

Socievoli e colorate le carpe Koi daranno al vostro stagno un tocco orientale (Foto Unsplash)

Longeve, con infinite gradazioni di colorazioni, socievoli e molto resistenti sono le carpe koi, dette anche giapponesi. Questa specie, sorella della carpa ordinaria, vanta una storia millenaria. Da sempre è stata allevata per scopi decorativi. Non risulta difficile immaginare perché è una scelta molto comune per popolare il proprio stagno.

Pesce di origini antichissime, la simbologia legata alla carpa koi è infinita. Nonostante la loro proverbiale resistenza, queste carpe necessitano di qualche cura in più rispetto ai pesci rossi. Hanno bisogno di più spazio perché possono arrivare a raggiungere anche il metro di lunghezza, più ossigeno e una temperatura più mite dell’acqua.

Anche la loro alimentazione ha bisogno di maggiori attenzioni. Deve essere il più possibile variegata e può essere composta da mangimi industriali presenti in natura, magari di diversi produttori. Assicuriamoci però che il nostro pond sia ricco di alghe, chiocciole e larve, preziosi integratori per la sua dieta.

Durante il momento dei pasti, gli esemplari si abitueranno presto a mangiare direttamente dalle vostre mani. Ma solo una volta che avranno preso confidenza con il nuovo ecosistema che abitano e se non avvertiranno pericoli esterni.

Altre speci ittiche o lumache di acqua dolce?

Le lumache d’acqua dolce svolgono molte funzioni utili all’interno del nostro ecosistema (Foto Adobe Stock)

Due ulteriori alternative compatibili con acque dolci da esterno sono rappresentate dal Leucisco e della Tinca dorata. Il primo, ricercato anche esso nella sua variante dorata, ha bisogno di spazi più grandi e maggior ossigeno rispetto alle speci già citate. Famoso per la sua vivacità il suo aspetto ricorda quello di un cavedano.

La seconda alternativa è una variabile ornamentale della tinca comune. Questi pesci possiedono un carattere molto docile e tranquillo oltre che ad un indole decisamente stanziale. Oramai è infatti noto che anche i pesci possiedono una loro personalità. La loro fantasmagorica colorazione giallo intesa inoltre le porta a essere molto ricercate dagli appassionati. Sono molto attive verso il calare della sera quando si metteranno in moto per cibarsi.

La lumaca stagnalis, conosciuta come lumaca di acqua dolce, sarà per voi una sorpresa. Essendo polmonate, verrà spesso a trovarvi a bordo vasca alla ricerca di ossigeno. Sono inoltre utili assolvendo il compito di spazzine delle vostre acque stagnanti in quanto si nutrono di alghe che potrebbe rovinare fauna e flora del laghetto domestico.

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Quali animali inserire nel proprio laghetto artificiale: le tartarughe d’acqua una scelta impegnativa

Le tartaruga acquatiche sono una valida alternativa ai pesci (Foto Unsplash)

Potreste scegliere di abitare il vostro laghetto con esemplari di tartarughe acquatiche. Una scelta da ponderare bene poiché queste graziose testuggini hanno bisogno di molti accorgimenti per sopravvivere nella maniera corretta in acque domestiche.

Per ospitarle, il vostro laghetto infatti deve essere munito di diverse isolette composte di legno o pietra. Queste zone sospese fungeranno all’animale come appiglio per tornare in superficie e respirare. Lo stagno deve poi essere arrestato da reti che delimitano le zone dove crescono le piante acquatiche da voi scelte. La tartaruga potrebbe cibarsene, anche se di norma predilige i pesci.

La convivenza fra quest’ultimi e questo buffo e longevo animaletto è infatti altamente sconsigliata. Particolare attenzione deve essere prestata poi alla posizione del vostro stagno che dovrà essere esposto simultaneamente a zone d’ombra e parti soleggiate dove l’esemplare potrà decidere di sostare a seconda della stagione.

C.F

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