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A quale temperatura il criceto soffre il freddo? Consigli e rischi

Sapete a quale temperatura il criceto sente freddo e qual è la massima? Ecco tutti i rimedi per non correre rischi pericolosi per la sua salute. 

Criceto: a quale temperatura soffre il freddo? Meglio prendere qualche precauzione (Fonte: Pixabay)

Sempre più scelto come animale domestico, il criceto vive ormai nelle nostre case e ci allieta con le acrobazie nella sua gabbietta. Essendo un animale molto delicato, è lecito chiedersi se nei periodi di cambio di stagione e in quelli più freddi dell’anno, il nostro piccolo amico possa ammalarsi a causa delle basse temperature. A quale temperatura il criceto sente freddo e cosa possiamo fare per mettergli a disposizione un ambiente confortevole e al riparo da spifferi d’aria? Ecco in che modo aiutare il nostro piccolo roditore ad evitare i malanni legati al freddo.

Criceto domestico e criceto in natura: il freddo fa la differenza

Questo precetto vale un po’ per tutti gli animali: vi è una bella differenza tra quelli che vivono al sicuro in casa e quelli che invece sono costretti a procacciarsi del cibo e a sopravvivere alle difficoltà in natura. Allo stesso modo vi è una grande differenza tra il criceto abituato a stare all’aria aperta, che ha sempre vissuto in natura e che si è sempre occupato di procacciarsi il cibo da solo, e quello che vive in casa, in cattività, servito e riverito dal suo padrone. Anche la tempra sarà diversa! E’ ovvio che un criceto abituato a stare all’aria aperta sopporterà molto meglio il freddo della stagione invernale, mentre quello abituato al calduccio di casa sarà più esposto a malanni dovuti a sbalzi termici. Insomma se decidiamo di adottare un criceto, dobbiamo essere consapevoli che avrà bisogno di tante cure e che non può ‘cavarsela da solo’. Inoltre è bene specificare che un criceto che vive in casa, non deve essere poi relegato fuori al balcone o nel seminterrato: se lo abbiamo adottato vogliamo che condivida con noi la nostra casa, giusto?

Il criceto soffre il freddo: a quale temperatura?

Se abbiamo adottato un criceto è lecito chiedersi quali sono le condizioni migliori per garantirgli una vita serena e soprattutto al riparo da rischi per la sua salute. Gran parte dei malanni che colpiscono il nostro tenero amico potrebbero derivare proprio dalle basse temperature: una porta aperta all’improvviso o uno spiffero d’aria gelida proveniente dalla finestra potrebbero essere la causa scatenante di un bel raffreddore, che rientra tra le malattie più comuni del criceto. Ma in realtà una notizia potrebbe sorprenderci: il criceto riesce a vivere a temperature anche piuttosto basse e la massima non è poi così alta per noi umani. Infatti un criceto abituato a stare in casa e a condurre una vita piuttosto ‘comoda’ in realtà può vivere tranquillamente in un ambiente che oscilla tra i 16° e i 27° gradi (di massima). Le temperature che mettono a rischio quindi sono quelle troppo basse o quelle troppo alte. E quali sono le conseguenze per la sua salute?

Il criceto soffre il freddo: i rischi degli sbalzi termici

Abbiamo dunque assodato che la temperatura ideale per un criceto deve mantenersi all’interno di questo intervallo termico. Cosa accade se invece è troppo alta o troppo bassa? Il criceto metterebbe a rischio la sua salute: riniti e problemi alle vie respiratorie potrebbero creare danni permanenti, e forse ce ne accorgeremmo quando è troppo tardi. I criceti infatti hanno un sistema respiratorio piuttosto delicato e non riescono a guarire facilmente da polmonite e altre malattie simili, mentre alcuni casi sono pericolosi addirittura per l’uomo a causa di malattie che si trasmettono da criceto a essere umano.

Nel periodo invernale generalmente i riscaldamenti si spengono durante la notte per evitare che l’aria diventi troppo secca ed irrespirabile. Ma il nostro criceto farà eccezione e se abbiamo intenzione di spegnere i riscaldamenti allora procuriamoci una piccola stufa che riscaldi solo la stanza in cui abbiamo messo la gabbietta del nostro amico peloso. Allo stesso modo quando siamo nel pieno della stagione estiva, facciamo attenzione che la temperatura interna alla casa non superi i 26-27˚: proviamo a far arieggiare l’ambiente per evitare che sia troppo caldo e irrespirabile per il criceto. Lo avevamo premesso che adottare un criceto comportava una grande responsabilità!

Il criceto soffre il freddo: i consigli per una temperatura ideale

Criceto soffre il freddo: cosa fare per rendere la vita più facile al nostro roditore preferito? (Fonte: Pixabay)

Cosa possiamo fare quindi per rendere più facile la vita al nostro criceto? Avere un criceto comporta alcune responsabilità, ma è soprattutto con piccoli accorgimenti che possiamo evitare grossi problemi. Ecco quali sono le dritte per non farlo ammalare.

  • Scelta della stanza: se abbiamo deciso di adottare un criceto facciamo in modo che la stanza nella quale abbiamo deciso di collocare la sua gabbietta non sia né troppo calda in estate né troppo umida d’inverno. Al bando quindi garage, sottoscala e cantine! Altrettanto sconsigliati: cucina e bagno.
  • La gabbia: non troppo piccola per evitare di farlo sentire ‘imprigionato’ ma abbastanza grande da consentirgli movimenti ampi e liberi. Magari preferiamo una gabbia con una sorta di terrario: in questo modo il criceto si sentirà più a suo agio in un ambiente che ricorda molto quello naturale. Sia col caldo che col freddo questi animali amano scavare tunnel nel terreno: quindi perché non dare loro l’opportunità di passare il tempo in questo modo?
  • No al chiasso: una stanza troppo rumorosa potrebbe solo disturbare il riposo del nostro criceto. In molti potrebbero pensare che una stanza rumorosa potrebbe far sentire il criceto meno solo, ma in realtà servirebbe solo ad irritarlo ed innervosirlo.
  • Terreno: la possibilità di scavare dei tunnel nel terreno non rappresenta solo un passatempo per i nostri criceti, ma anche un rimedio al freddo. Infatti sotto terra i criceti riescono a sopportare anche le basse temperature, quindi se non abbiamo scelta e dobbiamo posizionare la gabbia in una stanza piuttosto umida mettiamogli almeno a disposizione del terreno!

Insomma se vogliamo garantire al nostro criceto una vita lunga e serena, non dobbiamo fare poi grossi sacrifici, non vi pare?

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F.C.

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Francesca Ciardiello

Laureata in Lettere moderne e in Forme e tecniche dello spettacolo, fin da piccola sono sempre stata affascinata dal mondo animale. In casa mia non sono mai mancati pesci rossi, tartarughe canarini e uccelli di ogni specie. Dal mese di Aprile 2022 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania. Avere la possibilità di scrivere per Amoreaquattrozampe è ogni giorno un’avventura meravigliosa.

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Francesca Ciardiello

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